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martedì 28 ottobre 2008

Trecentomila fucili

Questo é un post che ho publicato tempo fá su Bonarcado net, mi pare sia un tema ancora attuale finché non ci libereremo, con le prossime elezioni, di tutti loro.

Trecentomila fuciliBossi sa bene quando é il momento giusto di fare le sue sparate.Appena si é accorto dai sondaggi che avrebbero sicuramente vinto le elezioni, ha cominciato a minacciare con trecentomila uomini armati, e pronti a battersi per la padania, fino al martirio, lo dice lui. Sin da quando iniziò a fare politica, usando il suo carisma e il suo modo rocambolesco é riuscito passo dopo passo a sgomitare qua e di là. Con i suoi interventi, a volte minacciosi e alimentato dagli industriali del nord, é riuscito ad occupare spazi di rilevanza fino ad arrivare a governare.Berlusconi dice che va lasciato parlare tanto non fa niente, é inoffensivo, é malato dice, fa cosi per tenere gli animi dei suoi elettori sempre accesi. I padani lo adorano e lo venerano come la chiesa fa con i Santi. Insomma Bossi sembra essere un male nel male, i suoi lo sanno e lo usano come rimedio del peggio, lo coccolano e lo tengono buono, lo trattano con cura, come un psicopatico da tenere calmo e buono. E poi basta darli un contentino e lui si zitisce. Ma i contentini di Bossi, abbiamo avuto modo di conoscerlo, sapiamo tutti quali sono. Non mi farebbe meraviglia che Bossi con i suoi colonnelli e trecentomila fucili “caldi” sfasciasse l’Italia. E dopo essere stata ridotta a pezzi, Berlusconi con le sue aspirazioni ci voglia far credere di essere il salvatore della patria, prima usandolo e poi facendolo ricoverare in clinica psichiatrica, prendesi il merito di averlo fermato.Bisogna stare in campana, prima che sia troppo tardi. Non vorrei tornare in Italia e ritrovarmela divisa, Nord, centro, sud e isole a parte, abbandonate a se stesse, alla deriva insomma. Molti penseranno che tutto ciò in Italia é impensabile; invece penso che con questa maggioranza che si accinge, affamata, a governare non si può mai sapere.Berlusconi non sarà salvatore della patria, anche se non gli dispiacerebbe farcelo credere, dopo averla portata allo sfascio naturalmente.Oddio la storia potrebbe anche ripetersi, in versione moderna magari, ma con gli stessi risultati della precedente, cioè una catastrofica. E magari come in quel finale, il condottiero, il salvatore della patria, che finì la sua fuga sotto i colpi di un mitragliatore.Mi auguro che i fucili di Bossi non possano mai “parlare”, che restino nascosti nelle cantine della val padana, (suppongo).Ma non vorrei anche che Berlusconi, ispirato dalla sua vocazione alla santità, facesse dei colpi di testa irrimediabili.Comunque, vada come vada la colpa e nostra, soprattuto chi ha dato loro fiducia.Che dire di ciò che vediamo nella televisione pubblica, l’arroganza di certi personaggi mandati apposta per smontare l’intervento di persone con punti di vista basati sulla realtà, ne voglio citare solo uno, improponibile a mio avviso, Vittorio Sgarbi, un cane rabbioso drogato fino al midollo. Io davanti a tale invadenza e prepotenza rimango senza parole, come si fa ad accettare una tale condotta. Poi vanno dicendo che altri fanno uso indebito della TV pubblica, solo perché hanno esposto temi per alcuni scomodi, basati su fati reali e documentati. Come si fa a dire che siamo un paese democratico, con personaggi che vogliono alterare la realtà , e imbavagliare la verità, io ho molti dubbi!!Ciao alla prossima-

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