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martedì 17 novembre 2009

Barone tiranno d'Egitto di Salvatore Zuddas



Il Barone tiranno d'Egitto
Il "barone" cmq centra sempre, o per lo meno nel nostro caso passa in secondo piano pur essendo il maggior responsabile delle nostre beghe. Dico cosi perché il tiranno non viene sempre da fuori, spesso, anzi molto spesso é già fra di noi. Puó essere il nostro vicino di casa, il nostro principale, involantariamente un nostro amico, oppure lo si può incontrare al Bar e nelle tante altre attivitá quotidiane. Il passo é breve.
Una volta si era tutti al "soldo" di un solo padrone, provedeva lui al sostegno delle comunitá, ne organizzava la vita nel bene e nel male, in genere più male che bene.
Adesso i tempi sono cambiati, grazie a Dio e alla lotta di classe. Chi ha avuto fortuna e qualche santo in paradiso, il sostegno consistente nell'ambito familiare, a sua volta, giustamente anche con grandi sforzi e sacrifici, molti si possono permettere di gestire delle piccole o medie imprese, per cui diventano datori di lavoro.
Questo cambiamento non é avvenuto per caso, per meriti o bravure individuali (a parte molti personaggi esemplari). É invece un processo lento e tortuoso, fatto di sacrifici di lotte e di sangue. Si chiama processo democratico. (a mio avviso molti hanno certamente un'idea falsata per quanto riguarda il concetto di democrazia, perció pensano che hanno la libertá di fare quello gli pare, anche a scapito degli altri, niente di più sbagliato, democrazia vuol dire rapporto diretto interpersonale che richiede regole precise e rispetto delle stesse)
Il problema é che molto spesso, quando si ha a che fare con questi piccoli, diciamo imprenditori, ci accorgiamo che dal lato amministrativo sono totalmente ignoranti e impreparati sotto ogni punto di vista. La classe operai di oggi, per lo meno quella emergente, non é a meno, entrambi mancano di padronanza per quanto riguarda le regole e le leggi attinenti allo statuto dei lavoratori. Comune ignoraranza con la benedizione di comercialisti e sindacati che nulla fanno per migliorare la situazione.
Fa meraviglia, mica poi tanto, stando alle consederazione fatte, che molti di questi attuali piccoli e medi imprenditori sono convinti che lo stato sociale, cioé tutto l'apparato che garantisce la sopravivenza delle fasce deboli, dai disocupati alle istituizioni come la Caritas e la Croce Rossa, per citare quelle più importanti, siano di gran peso alle loro categorie. Nulla di più sbagliato, le cose non stanno proprio così. La politica lo ha capito e quindi strumentalizza questa misera tendenza per toranaconti tutt'altro che sociali. Al varo delle finanziarie quindi ci si accorge che per il sociale c'é sempre di meno. Tolgono dalla società e aggiungono da altre parte, ad esempio per aumentare lo stipendio dei parlamentari (22/23 mila Euro al mese) solo per dirne una. Di tutti i miliardi sotratti all'economia nazionale dai grandi inpresare; evasioni, fughe all'estero di capitali etc etc. nessuno dice nulla, nessuno si lamenta. Se la prendono col vicino o con chi prova a reinserirsi nel mondo del lavoro, e con chi ha problemi di sopravivenza, li chiamano furbetti o fannulloni. Per caritá.
L'argomento é complicato ma non a tal punto da fare delle conclusione contro il nostro stesso contesto sociale, é imperdonabile pensare che si paghino le tasse in rapporto ai bisognosi e ai disocupati. Il mecanismo che ne regola le percentiuali % é determinato da altri fattori generalizzati e in base al PIL e tutto il sistema, della quale la parte sociale é sono una piccolissima parte, piccolissima ma imporatante per un grande paese libero e veramente democratico. Se in un paese manca lo stato sociale, manca anche la giustizia, il pane e la libertá.
A prescendere da tutto le tasse bisogna pagarle lo stesso e non é assolutamente vero che se aumentano i disocupati le tasse aumentano, é una follia solo pensarlo. Quando decidono che bisogna aumentare le tasse il motivo é quasi sempre di natura generale. La questione sociale, se non si superano certe soglie, é irrilevante per quanto concerne tutto il sistame fiscale. In caso di superamento di certe soglie, é stato sperimentato in Germania, che non é tagliando i finanziamenti allo stato sociale che risolvi la questione, anzi quí le soglie in tal caso sono aumentate in modo veramente preoccupante, in questi ultimi anni. Gli interventi giusti si sono rivelati ultimamente, nella creazione di posti di lavoro e aumentando gli investimenti in quella direzione in modo da creare una certa autonomia agli organi che hanno affiancato gli uffici del lavoro nel progetto.
Per una comunitá come la nostra, a Bonarcado, se venisse a mancare del tutto il sostegno sociale, gli effetti possono essere veramente devastanti, non solo per i poveri cristi, ma per tutti. Credetemi, indirizzate le vostre energie ei vostri dissensi verso altre reali insidie, una delle quali la nostra stessa ignoranza.
Altro che furbetti e fannulloni. Bisogna fare molta attenzione a quelle forze striscianti che possono fare ciò che vogliono nella nostra mente sino a portarci al punto di farci scannare fra di noi. Barone sa tirannia ha messo su casa nel nostro fianco, e non é certo moderato.
alla prossima

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