Il futuro a 5 Stelle

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Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

mercoledì 29 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica" Parte seconda

Premetto intanto non volessero lor signori offendersi per questo mio racconti basato su uno spirito umoristico scherzoso e libero da cattive intenzioni, onde evitare sterili e inutili commenti, accompagnati da tutta una serie di roncolate, e per tanto invoco il mio tutelare protettore che mi tenga al riparo dalle : "cavunas ostas in palas meas, liberamus domine, Amen".........
Nel tentativo di dare risposte concrete alle domande lasciate in sospeso rischio di restare impigliato e a digiuno: niente  1)*"petza imbinada" e tanto meno 2)*"Randuledda cun tzirisu"
Tutto ha il sapore di un bluff! Tutte menate dedite all'occorrenza dunque, per non sentirsi (Mosca Bianca) isolato in prossimità delle feste. Che ci sia da presupporre a una sorta di bluff lo si capisce dal revival dei Post successivi riproposti su B.net ( in quanto scritti in passato e fanno si intendere che lui é sempre lo stesso: caustico ed evocativo nei fatti e nel rimembrare le vicissitudini del paese dei miracoli.

Nel 3)*Der Bürger des Landes von Wundern é tempo di mea culpa, tutti si sentono, alcuni fanno finta, come lui d'altronde, nel sentirsi piú buoni, disponibili e affabili verso il prossimo, e per tanto non vuole essere a meno. Ci fossero in programma feste di matrimoni, battesimi, e altre ricorrenze non se li sarebbe fatti scappare di certo! Assopito forse dal clima, dagli odori, e se non dal Pachistano nero, dalla serie di cicchetti di 4)*"binu filtrau" straccannati già di primo mattino prima del vespero di Natale.
Unitosi con spirito di sacrificio alla forza della tradizione; assorbito per di piú da tutte le celebrazioni, compresa 5)* "Sa miss'e Puddos".
 Adesso magari tutti a domandarsi: "io c'ero ma non mi sono accorto della sua presenza". Lui era infatti mimetizzato dietro il pilastrone che regge le arcate anti accedente alla sacrestia, vestiva un giaccone sul grigio porpora tonalità tradita perché dominato dall'ombra, in quanto rendeva difficile fare distinzioni fra lui e il pilastrone, scelta strategica da camaleonte insomma, anche perché la parte non era direttamente illuminata dalle fotoelettriche di Don Isidrus, che invece facevano luce a giorno sulla scena delle celebrazioni ( chissà se le usa (le fotoelettriche) anche per le confessioni dei fedeli!) mi sono domandato con certa curiosità.

Piú intercettabile era invece il suo fedele e inseparabile amico Karra , in quanto vestiva leggero per fare il figo, in barba al clima polare che da giorni ha investito l'isola; fra borchie, orecchini e gadget vari, rifletteva in tutte le direzioni raggi tipo laser di vari colori, pareva l'impianto luci del "Moulin Rouge":  Lui era appollaiato su una panca da dove poteva dominare la zona in cui si esibivano dopo 40 anni i B-Boys della quale vanta  essere uno sfegatato fans; lo manifestava urlando ad ogni pezzo eseguito: "Bis-Bis-Bis, come se fosse in un concerto da stadio, per quanto lo Diacono majore gli lanciava degli sguardi di disapprovazione che lo tagliavano in due, parevano siluri, ma lui indifferente vedeva solo i suoi attempati idoli intenti nell'esecuzione del vecchio repertorio dalle quale cavallo di battaglia fu e rimane: " Signore sei tu il mio pastore" e "Dio é morto" di Francesco Guccini.

Come vedete é difficile essere uno diverso dall'altro 6)* "in the land of miracles" e questo é l'accorgimento valutativo che frullava nei meandri celebrali del nostro approssimativo "eroe". Una volta tanto ha voluto fare intendere che anche lui vuole essere parte integrante e attiva nella vita sociale se pur mantenendo la sua segreta doppia personalità, un po come Don Diego de la Vegas, per intenderci. 
Da quí tutto il tram tram nel fare dichiarazioni tipo: " Non si può vivere di sole polemiche". Tant´´e che alla  circostanza non é voluto essere meno del resto della piccola comunità monferrina, basta rileggere i due revival Post,. per capire peró che Grigula rimane Grigula e che quindi leggeremo ancora le sue graffianti opinioni.

Anche se non si colloca nel rappresentare, come acclamato condottiero controcorrente, non si limita nel volerne dare  l'impressione, (forse lo fa per mantenere accesa una sorta di speranza, o forse per altro che sfugge a ogni tipo di valutazione) anche se lo fa come se tirasse il sasso e automaticamente nascondesse la mano. 
Dissacrante e dai precedenti anonimi, dunque, e distinto nella narrativa volante, testimone dei momenti, anche i piú difficili da raccontare.
Dalle apparenze allegro disinteressato a cupo e malinconico davanti alla tastiera, sempre tendenzioso al dubbio, forse ossessionato dai titoli in quanto non gli digerisce ne per forma e ne per intelletto, ne caldo ne freddo insomma. Guadagnatosi per le virtù che furono in lui nascoste, dell'eroico altruismo verso le fascie deboli, divenendo simbolo e soggetto di risonanza nell'identificazione del mal costume e delle negligenze di un popolo che fatica ad alzare il capo.
Continua

1)* marinata di carne per fare salsiccia
2)* Guanciale  e organo genitale del maiale
3)* i cittadini del paese dei miracoli in tedesco
4)* vino dolce frizzante caratteristico della Sardegna, quasi simile al vin Santo Toscano
5)* messa di mezzanotte ricorrenza della nascita di Gesú
6)* Il paese dei miracoli in Inglese

sabato 18 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica"

Dopo le ultime, anche un po confuse esternazioni di Grigula, Sicuramente molti di voi si staranno domandando cosa gli stia succedendo.
Io invece devo ammettere di essere molto preoccupato e mi domando come sia possibile cambiare all'improvviso il modo di pensare, di scrivere e di esternare come quasi da un sospiro all'altro.
Le cose sono due ho ha preso un grande abbaglio, o Ha battuto la testa da qualche parte.
L'abbaglio dunque lo escluderei a priori, non é uno che si fa abbindolare sotto un riflettore..... "e nemancu a lughe candela."
Opterei per la seconda ipotesi, cioè, molto probabilmente in questo lungo Autunno di freddo, ha sbattuto la cosa piú preziosa che possiede e cioé "Sa crebeddera" all'alambicco del padre di Karra, che tiene appeso in "Magasinu" (Cantina) e che usa per fare "l'abbardente" (Acquavite) quando gli avanza il vino da una vendemmia all'altra; considerando lo stato dell'all'alambico c'é da presupporre peró che da anni "abbardente " no arribbana a 'ndí faere, e si 'ndí cherene buffare" (Se ne vogliono bere) la devono comprare da "neghere neghere"  (personaggio vero, il nomignolo gli fu appioppato perché balbettava) di S. Lussurgiu, "kussu chi ada comprau sa mobidda in Bortigale in cambiu de una moto carrozzella prena de casu friscu e casu tostu po tratagasare".

S'ispantu meu (La mia meraviglia)
É che prima parlava solo due lingue, il Sardo e l'Italiano , egregiamente diciamo; qualche volta a dire il vero mastica anche l'inglese come se mangiasse lumacchine di mare, adesso nel giro di due giorni "azzoroddada peraulas in Latinu" come se fosse posseduto da "cracchi "cul'e pedde" (Demonio) o come se abbia letto tutto d'un fiato qualche Salmo redentivo fattogli trovare sotto il cuscino da Don isidrus per vendicarsi da tutte le critiche da lui subite in passato.
Come possibile dunque che un Angelo apocrifo tutto ad un tratto abbandona le sue leggendarie vesti (ma non la maschera) e per redenzione, ringrazia chi per astio criticava segnalandone le incongruenze -

"Ho visto la luce " dice, dico io, allora qualche abbaglio c'é stato, mi sfugge peró, il vero motivo, e lui non pare tendente a darne neppure spiegazione dettagliata, anzi proclama silenzio assoluto.
Veste giá il Sajo, mormora qualcuno maliziosamente, qualche altro l'ha visto a "Bartula accoddu" camminare nelle campagne di "Sarzauddetta" in direzione "De Su Nuraghe Accuau"
Che non sia la sua prossima dimora, penso io, con esplicita riflessione di domanda.

Insomma l'enigmatico personaggio Bonarcantese che da due o tre anni illumina gli umili e fa girare "Las pelotas" agli Aristocratici, decide di chiudersi in convento dedito alla preghiera e alla radicale redenzione, con occhi luccicanti e spiritati chiedendo perdono promettendo. dura penitenza ai limiti del masochismo estremo.

Che abbia visto gli UFO?
Trago questo pezzo dal sito Apocalisse Laica
“Guardai nell’aria e vidi immobili gli uccelli; guardai sulla terra e vidi degli operai con le mani coricate in un vaso; quelli che stavano portando il cibo alla bocca, immobili; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco che le pecore spinte innanzi invece stavano ferme; il pastore aveva alzato la mano per percuoterle, ma la sua mano era rimasta per aria. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso. Al luogo della grotta della natività, ecco una nube splendente copriva la grotta. Subito la nube si ritrasse dalla grotta, e nella grotta apparve una gran luce che agli occhi non potevano sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a che apparve il bambino”.
Secondo l’ufologo Alfredo Lissoni tale paralisi è la stessa che ricorre nelle apparizioni degli UFO.
Paralisi alla meninge?
É il pensiero che mi porta alle piú svariate supposizioni e la preoccupazione per il nostro "eroe" é giustificata dunque. In quale inganno ha messo piede, quale logica lo spinge, che tipo di roba gira nell'alto Oristanese, ha forse cambiato Pusher? O si é dato al gioco D'azzardo?
Su B.net dice
"Il dado e tratto e la via è tracciata. Grazie a Chi si preoccupa per noi ho finalmente visto la luce. Dopo il 20 dicembre risorgerò a nuova vita e d'ora in poi sarò mondo (nel senso di pulito) da vizi e costrizioni."
Capite signori miei, queste parole le scritte lui; cosa dobbiamo pensare leggendo fra le righe, che é una trovata in prossimità della ricorrenza della nascita di Cristo?
Ma allora perché non lo ha fatto anche l'anno passato?

Cosa gli friggerá nell'ipotalamo!? "Petza imbinada?" " O cantos de randuledda cun tzirisu?"

Continua

giovedì 16 dicembre 2010

Sulla scia del protestantesimo



Premessa:
Solo i dati riferenti alle date di nascita sono riportate dall'enciclopedia wikipedia, il resto e un tracciato sull'attualità contemporanea in visione approssimativa e segue con un riassunto sulla vita terrena di Martin Lutero.
DATI WIKIPEDIA :Martin Lutero, nome italianizzato di Martin Luther (Eisleben10 novembre 1483 – Eisleben, (Sassonia 18 febbraio 1546), è stato un teologo tedesco. Fu l'iniziatore della Riforma protestante.

Dati wikipedia:Atlanta15 gennaio 1929 – Memphis4 aprile 1968) è stato un politico,attivista e pastore protestante statunitense, leader dei diritti civili. È stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età di soli trentacinque anni.
Esplorando: L'altra sera mentre ascoltavo alla TV un dibattito sulla sua storia terrena, mi ha colpito il fatto che un Monaco  studioso di teologia, quindi impregnato in tutto il suo essere della condizione dettata dall'interpretazione della sacra scrittura e dei Vangeli; ma sicuramente, ancora a quei tempi, come ancora oggi d'altronde, persisteva il bisogno e l'esigenza da parte dei "figli della chiesa" di una strumentalizzazione radicale in modo da attecchire  ulteriormente ed efficacemente nelle menti. 
Martin Lutero non si schierò ma ne prese addirittura le distanze sostenendo che  "l'unico ponte" che porta a Dio si basa nelle sacre scritture contenute nella Bibbia. Sentendosi non in linea coi dettami della chiesa di Roma non ha desistito nel mettersi in conflitto, e non dal solo punto di vista personale e privato; considerando la documentazione da lui creata per giustificarne in tutta la sua reale visione le incongruenze tendenziose sull'infallibilità del papa e le trame della chiesa, ovvero la curiosità mi ha spinto  a cercare di capirne un po di piú Cercando di tracciarne un profilo; perciò sfogliando e rileggendo sul web tracciati della sua biografia, mi matura l'idea che anch'io cattolico come lo fu lui, nel cammino della mia vita mi sono trovato molte volte a fare i conti col mio credo, tentennante,  che il piú delle volte  mi mandano in crisi per ritrovarmi sempre di fronte a delle domande senza risposta, inclusa l'influenza condizionata e particolare impartitaci dai figli della chiesa sin dalle giovani età. Nessuna chance di libera scelta quindi. Peccatore prima ancora di vedere la luce del sole e per redenzione obbligato alla remissione degli stessi (peccati) espliandoIi con sottomissione intraprendendo il cammino della speranza e di abnegazione totale verso l'istituzione che opera in nome di Dio.
PRECISANDO:Intanto peró voglio ribadire precisando, come ho già fatto in passato, l'importanza della chiesa nel cammino evolutivo dell'umanità  (avrá usato pure la spada) peró quando ancora regnava solo l'istinto naturale della sopravvivenza, di poco superiore   alle altre bestie, loro con la "sapienza" con la "verità" a volte mescolata all'inganno, c'erano, un pó dovunque, a dare sostegno e coraggio: questo bisogna riconoscerlo. Se oggi l'umanità ha raggiunto un certo status é anche merito loro ( certo non possiamo parlare di equità nella distribuzione delle risorse, e questo é pure  merito loro. Merito loro é anche il sistematico stile di operare nel corso dei secoli, alleviando o infliggendo sofferenze nei popoli da convertire ) Sempre in nome di Dio; non illudiamoci quindi di vedere un mondo unito in tutte le forme di estrazione sociale per usufruire delle risorse in modo equo e a beneficio di tutti.  É in base a queste valutazione che molti si pongono delle domande e si da spirito ai conflitti personali verso imposizioni nate dalla volontà di dominio incondizionato; se pur nate sulla base di dettami positivi di sano spirito, ma pur sempre soggette a strumentalizzazione per interesse di pochi.
Penso non sia casuale la tendenza di Papa Ratzinger  nel mantenere un profilo conservatore, quindi piú tendente ad un ritorno al passato che adeguarsi ai tempi basandosi anche sulle conoscenze scientifiche conquistate dall'umanità.  Casuale non é neppure il tendenzioso comportamento dei potenti, dei politici, di chi muove i fili dell'economia mondiale, di chi é chiamato dalla volontà popolare tramite libera espressione di voto democratico per curarne gli interessi e di conseguenza il raggiungimento di uno status che permetta tutti, indipendentemente dalla razza e dal colore della pelle, un'esistenza degna di essere vissuta.  La storia di questi ultimi anni ci insegna e ci fa capire che nelle circostanze persiste un disegno comune, delle Nazioni che contano, nel dedurre che i popoli sono piú manovrabili se afflitti da povertà, ignoranza e sofferenza. Questo spiega l'attacco sistematico degli stati Europei nell'abbattimento dello stato sociale, della volontà di imbavagliare gli organi di libera informazione, di rendere piú difficile l'accesso allo studio, all'istruzione, negare la conoscenza quindi; tutto in nome di un "progresso" che ci fa pensare inesorabilmente un futuro incerto e pieno di incognite, e quindi soggetti ad essere dominati da queste forze che non a caso perseguono sistemi giá collaudati egregiamente nello scorrere dei secoli .
Per tornare quindi a Martin Lutero Monaco teologo e ribelle
individuò a suo tempo le incongruenze della chiesa di Roma difronte ai valori relativi in cui credeva profondamente, ed é per questo, penso io, che maturò in lui lo spirito di ribellione tracciandone per giunta 95 tesi contro la corruzione della Chiesa e in particolare contro il commercio delle indulgenze. Il monaco agostiniano giunge a negare l'infallibilità del papa e l'autorità dei concili, affermando che solo la Bibbia deve considerarsi fonte di verità. La riforma protestante di Lutero provoca la spaccatura del mondo cattolico: anche molti popoli di lingua anglo-sassone accolgono le idee del monaco tedesco e si separano dalla Chiesa Romana. Oggi 540 milioni di persone in tutto il mondo celebrano la messa secondo il rito dettato da Martin Lutero.
Riassunto: Quando ancora nel 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero pubblico le 95 tesi contro le indulgenze certamente non poteva prevedere che da li a poco queste opere provocano l'espandersi di una rivoluzione religiosa.
Quando ancora studiava entrò nel convento Agostiniano di Erfurt, e dopo a wittenberg dove acquisisce un'immensa conoscenza delle sacre scritture rivelandosi un'oratore di grande spessore, eccezionale a quei tempi. Al termine degli studi ottiene una cattedra  all'università di wittenberg, improntata sulla filosofia aristotelica, fondata dal Principe Federico III di Sassoni, detto il saggio, che in seguito salvó il monaco dal rogo.
A ROMA:Recatosi a Roma lutero visitó i siti sacri rimanendoci disgustato, racconterà poi che ovunque vendono reliquie di vario genere, chiodi della croce di Cristo, spine della sua corona e persino latte del seno della Madonna. Il monaco nel vedere la strumentalizzazione a scopo di lucro, si avvento subito contro le pratiche delle indulgenze, nate già al tempo delle crociate, dunque giá praticata dai precedenti Papi, e per chi non poteva aderire direttamente per liberare i luoghi Santi, era obbligato a contribuire con doni in denaro insieme ad opere di bene accompagnati dalle preghiere. Ma poi bastò anche solo il versamento del denaro fino a che si trasformo in un un immenso affare finanziario, fu cosí che Papa Leone X nell'intento di ricostruire la basilica di S. Pietro all'inizio del 1500 divulgò nel mondo cattolico Cristiano una speciale indulgenza: "una pietra per S.Pietro". Insomma pagando una certa somma alla chiesa le genti (i fedeli) poteva ridurre o cancellare per se stessi o per i parenti giá oltrepassati all'aldilà, le loro pene, basate sui peccati, da scontare in Purgatorio. In una lettera all'arcivescovo di Magonza, contenente le 95 tesi contro le indulgenze, Martin Lutero chiede per sua volontà, il desiderio di annullare le pratiche definite da lui blasfeme ( pensate. Martin Lutero che individua nell'opera del papa un comportamento blasfemo) Da Magonza non giunse nessuna risposta, in compenso, le 95 tesi che il monaco ribelle affisse anche alla porta del Duomo di witenberg, grazie anche all'invenzione della stampa a caratteri mobili, fece presto il giro dell'Europa espandendosi dappertutto, anche nei villaggi piú piccoli. davanti a tale dilagare, invano la chiesa tenta di fare cambiare idea al monaco, ma Lutero non ne volle sapere, anzi rincara la dose ed arrivo a negare l'infallibilità del papa e dei concili e dunque dichiarando come unica norma della fede la sacra scrittura. Martin Lutero a quel punto ha già dalla sua parte tutto il popolo tedesco, ma ció nonostante la chiesa lo accusa di eresia a fa si che su di lui penda la condanna  a morte. Per impedire il mandato di arresto stilato dalla chiesa, il Principe Federico il saggio fa rapire Lutero per metterlo al sicuro in un Castello. In tre anni di prigionia proteta Martin Lutero tradusse la Bibbia in tedesco e di conseguenza da al popolo la possibilità di conoscere direttamente i contenuti della sacra scrittura. La Bibbia di Lutero diventa nel giro di poco tempo un Best Seller contribuendo per di piú alla formazione di una lingua tedesca di uso comune. In conclusione tutta la riflessione  di Lutero che nasce dagli studi teologici, abolisce sia il culto dei Santi e ogni tipo di strumentalizzazione  delle  reliquie, tutti riti tranne il battesimo e la comunione. Introduce la messa nella lingua del popolo, abolisce il celibato ed afferma che solo la fede apre le porte del paradiso. Le sue idee provocano un gigantesco sconvolgimento religioso, cambiando per giunta anche il corso della storia dividendo sia la chiesa che l'Europa. Il resto é storia dei nostri giorni che si presta alla piú  onesta deduzione esente da influenze di qualsiasi tipo. Detto questo non ci aspettano tempi buoni....Buona ricorrenza della Nativitá a tutti e sopratutto abbiate fede in voi stessi, e capacità di valutazione nelle insidie della vita.

Di 
Barolus Viginti


La lobby di Dio - Ferruccio Pinotti

Non illudiamoci quindi di vedere un mondo unito in tutte le forme di estrazione sociale per usufruire delle risorse in modo equo e a beneficio di tutti....

venerdì 12 novembre 2010

Europa, il modello sociale perduto - micromega-online - micromega

Questo servizio curato da Luciano Gallino, Repubblica, non fa altro che dare conferma a ció che penso e dico da tempo. E noto ormai da tempo, sin da quando in Germania il Cancelliere era Gerard Schroder che l'attacco al modello sociale Europeo era frutto di un disegno comune.
Non fosse per le consistenti somme di denaro sottratte al fisco dei paesi comunitari, ai fondi neri usati per rattoppare qua e la, ai capitali che prendono il volo per paradisi fiscali, alle guerre in corso, A George Buch e i suoi falchi, a Osama Bin Laden, a Silvio Berlusconi e tutti quegli come lui; Oggi in Europa si stava meglio e ci fossero meno problemi


http://temi.repubblica.it/micromega-online/europa-sociale-il-modello-perduto/
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sabato 6 novembre 2010

La tragedia infinita causata da altrettanti infiniti trasporti di materiali radioattivo.


Quando la follia ruota incorporando altra follia fino al collasso.
Non é bastata l'esperienza di Assen riferente la miniera di sale diventata sito precario di milioni di tonnellate di materiale radioattivo. Precario si, perché la miniera di Assen in alcuni tratti ha cominciato a crollare favorendo L'espandersi delle falde acquifere e di conseguenza allagando le gallerie dove si trovano stoccati i fusti contenente veleni e morte, rendendoli insicuri in breve tempo se non si additano misure adeguate.
Si calcola non bastino trent'anni e miliardi di Euro per mettere al "sicuro" ( che poi visto e considerato non esistono luoghi sicuri nella pancia della terra) 


Il silenzio dei media italiani 
Adesso é notizia fresca e stranamente i media italiani ignorano l'evento, é in atto in queste ore un trasporto, unico fino ad adesso per le dimensioni e la quantità del materiali radioattivo in movimento, Verso un'altra miniera di sale nella zona del Gorleben.
Le proteste contro il trasporto di rifiuti nucleari a Gorleben hanno iniziato la mattina nel Land Bassa Sassonia Wendland. Si prevede la più grande protesta degli ultimi decenni con la partecipazioni di decine di migliaia di persone e l'impiego di migliaia di poliziotti disponbili nel posto giá dalla mattina presto.



La baattaglia di Gorleben
Il trasporto dei Castor è sulla buona strada per il confine tedesco-francese. Wendland in Bassa Sassonia,
Con più di 100 trattori, gli attivisti anti-nucleari hanno preso posizione sul luogo prestabilito per protestare ed ostacolare il passaggio delle scorie. Si calcola la presenza di oltre quarantamila persone, da quí la decisione per il dispiegamento di migliaia di poliziotti.
Gli attivisti annunciano battaglia, la temperatura dentro i Castor, (Il nucleo che contiene il materiale radioattivo e sui 400 gradi) fuori non sarà a meno quindi.
Si tratta del trasporto piú ad alto rischio di sempre, sia per il contenuto che per come puó capitolare la protesta. 
Sono previsti inoltre accuratissimi controlli sulla per tutelare il personale impiagato da probabili contaminazioni.

A Gorleben si torna a scavare nell'intento di ampliare e per verificare la possibilità di costruire un ulteriore deposito di scorie radioattive, a gli abitanti contrari si schierano con gli attivisti


Scorie senza deposito definitivo
Nel marzo di quest'anno il ministro federale dell'ambiente Norbert Röttgen (CDU) aveva annunciato la ripresa degli scavi a Gorleben. Secondo il governo, la miniera di sale di Gorleben ha le caratteristiche ideali per ospitare un deposito definitivo di scorie radioattive. Mentre dal primo ottobre l'ufficio per l'energia atomica ha ripreso a sondare il sottosuolo, a Gorleben continuano ad arrivare scorie radioattive che, provvisoriamente, vengono custodite sotto un capannone. La gente teme che il governo voglia mettere la regione davanti al fatto compiuto e con la febbre che sale fa capire che non ci stá.

venerdì 5 novembre 2010

Un nodo alla gola

Bonarcado oggi é afflitta dal  dolore per la scomparsa innaturale di una persona buona e onesta, amico mio da sempre, vicino di casa e quindi legami di ferro che legano nel rispetto e nell'affetto le nostre famiglie.

Grande generoso era nel partecipare con le sue capacità, anche fuori ordinanza, alle mansioni che gli competevano da un trentennio circa, essendo lui operaio specializzato impiegato nel comune della nostra piccola comunità. Mauro Madeddu 59 anni,cade da un'albero nel corso centrale del paese, mentre si apprestava ad eseguire la potatura dello stesso; subito trasportato di urgenza in elicottero all'ospedale di Sassari dove muore dopo poche ore dal ricovero a causa del trauma cranico riportato nella caduta.
 Chissà quante volte  nella sua carriera si é ritrovato a svolgere lavori uguali a quello che ieri fatalmente gli é costato la vita!
Una fatalità, un'imprudenza, una giornata sbagliata!? 
Si possono fare molte varianti legate alla drammatica circostanza, per la nazione ad esempio sarà un Drammatico numero che si aggiunge a una lista impressionante di nomi morti nello svolgimento del proprio lavoro, un'altra morte bianca per capirci, che fa sprofondare Bonarcado con amici, familiari e parenti nel dolore straziante per la vita che smette incolmabile e assurda.

certo, queste che seguono, forse sono dichiarazioni di circostanza stilate con una certa tecnicità e dalla quale mi astengo ogni tipo di pregiudiziale, uno, vuoi per scarsa conoscenza dei fatti, due, per non avere competenze specialistiche adeguate al caso.)
Mi ha colpito peró  non poco la dichiarazione a caldo del sindaco dott. Mario Sassu: 
Della quale afferma che lo sfortunato operaio Mauro Madeddu non era autorizzato a svolgere la potatura dell'albero su cui é avvenuto l'incidente.
 Forse era fuori servizio? O forse non gli era consentito pensare, quindi non poteva decidere come svolgere il proprio lavoro?
Eppure era un'operai specializzato, non mi si venga a dire, ora, che gli operai del comune di Bonarcado lavorano costantemente con il capo dell'ufficio tecnico alle costole,  sarebbe difficile crederci, e tanto meno sará difficile credere che sempre siano state applicate le norme sulla sicurezza. E  tutte le sue opere fatte con le sue mani, senza nessun ausilio specialistico?' In particolare in "OrtuMannu" pensate progettate ed realizzate  da lui.
Un po contraddittorie ma pur sempre parole innocue, apparentemente, ma suonano sibilline come mossa di smarcamento dalle ipotetiche responsabilità del datore di lavoro, nella fattispecie, il comune di Bonarcado a cui fa capo il nostro amato dottor Mario Sassu nella veste di sindaco.
Ora se tutto si svolve nel rispetto delle norme vigenti pace e bene a tutti, ma se tale frase serve in via legale per essere usata contro gli interessi e i diritti del povero defunto e dei familiare che ne saranno beneficiari, be allora quella frase detta a caldo mi suona ingrata e irriconoscente verso chi ha dato la vita per migliorare l'estetica del paese, anche quando si era a corto di mezzi adeguati rischiando per inteso sempre sulla propria pelle.
Pace e bene---




lunedì 1 novembre 2010

Porcate private, pubbliche menzogne - Marco Travaglio

Tanto da ridere!!
E dire che il marpione di Arcore nuppure tanto tempo fa diceva dei quattro vecchietti con prostata, riferito a Carboni e compagni della nuova p3.....
Se un po di credibilità su di lui vagheggiava ancora come un batuffolo do cottone nel vento; con la storia di Ruby ne esce come il peggiore dei pregiudicati di borgata, un delinquente comune di quinto rango. Povero Berlusconi travolto dalle sue stesse manchiate, altro che magistrati di sinistra e partiti di opposizione.
Questa é solo una delle tante frasi che parlano di lui all'estero:
Und das, obwohl Berlusconi nach dem Essen keinen Espresso gewollt haben soll, sondern „Bunga Bunga“.
Tradotto dice: " Berlusconi dopo cena al posto dell'espresso preferisce fare bunga bunga"

giovedì 28 ottobre 2010

Schizofrenie generazionali

Dopo aver studiato ci dissero: “Ma non lo sapete che la laurea non serve a niente? Avreste fatto meglio a imparare un mestiere!”. Lo imparammo. Dopo averlo imparato ci dissero: “Che peccato però, tutto quello studio per finire a fare un mestiere?”. Ci convinsero e lasciammo perdere. Quando lasciammo perdere, rimanemmo senza un centesimo. Ricominciammo a sperare, disperati. Prima eravamo troppo giovani e senza esperienza. Dopo pochissimo tempo eravamo già troppo grandi, con troppa esperienza e troppi titoli. Finalmente trovammo un lavoro, a contratto, ferie non pagate, zero malattie, zero tredicesime, zero Tfr, zero sindacati, zero diritti. Lottammo per difendere quel non lavoro. Non facemmo figli - per senso di responsabilità - e crescemmo. Così ci dissero, dall’alto dei loro lavori trovati facilmente negli anni ‘60, con uno straccio di diploma o la licenza media, quando si vinceva facile davvero: “Siete dei bamboccioni, non volete crescere e mettere su famiglia”. E intanto pagavamo le loro pensioni, mentre dicevamo per sempre addio alle nostre. Ci riproducemmo e ci dissero: “Ma come, senza una sicurezza nè un lavoro con un contratto sicuro fate i figli? Siete degli irresponsabili”. A quel punto non potevamo mica ucciderli. Così emigrammo. Andammo altrove, alla ricerca di un angolo sicuro nel mondo, lo trovammo, ci sentimmo bene. Ci sentimmo finalmente a casa. Ma un giorno, quando meno ce lo aspettavamo, il “Sistema Italia” fallì e tutti si ritrovarono col culo per terra. Allora ci dissero: “Ma perchè non avete fatto nulla per impedirlo?”. A quel punto non potemmo che rispondere: “Andatevene affanculo! - Torto, Breve storia di una generazione

 É andata veramente cosí: "Pensa hanno il coraggio di lamentarsi che i cervelli vanno via" Dall'alto delle loro seggiole sia chiaro!!::::::::::Bastardi! Quanno ce vó ce vóle!

domenica 10 ottobre 2010

Riflessione

Capisco gli attriti quando si toccano certi argomenti
Sarebbe opportuno, come sostengo da tempo; cerare una rete capillare allargata dalla Ragione ai comuni e viceversa, comprendente tutti i settori. Ma per fare questo, prima, c'é bisogno di infrastrutture adeguate, e la gente di Sardegna pure non basta.
In qualche maniera bisogna pur camminare. Per questo io sarei propenso a vendere le abitazioni abbandonate nei centri storici, a persone facoltose che si innamora del territorio. Non é molto ma si tratta pur di energia attiva che entra.....

Invece tanto per non cambiare se tutto va bene siamo rovinati!!
Questa benedetta mentalità che non ci aiuta a guardarci dentro in modo obiettivo ci porta lontano dalla strada da percorrere; e che poi mancano delle figure carismatiche con la capacità e la voglia di mettersi in gioco con mentalità costruttiva di interesse comune, é un dato di fatto inconfutabile, non solo nel paese dei miracoli.

Il sistema, anzi i sistemi che si incastrano e si intrecciano nel mondo globalizzato nascono o forse sono figli dell'era padronale o da quando i Re s'incoronavano da se proclamandosi e proclamando incutendo paura; per citare una frase famosa:  "Dio ma l'ha data guai a chi me la tocca" 
undefined(E' la frase pronunziata da Napoleone Bonaparte la domenica del 26 maggio 1805 quando cinse la "corona ferrea" per l'incoronazione a re d'Italia, avvenuta nel duomo di Milano.)
 Poi quando capitolò, insieme ad altri reperti trafugati si portó via anche la Gioconda, ma quella é un'altra storia, anche se il concetto é lo stesso lineare al discorso.

Essi si basano sopratutto sugli interessi personali, sulla famiglia, sulle caste; il concetto di patriottismo legato alla Nazione viene dopo, il popolo ancora dopo se non per usurparlo a seconda della "costituzione" o del costituente nominatosi o nominato vigente.



Nulla, insomma che sia pensato abbracciando tutta l'umanità, comprendendola partecipativamente. É da quí che nascono le diversità condizionate dal dominio delle mentalità tirannica e annichilisce nel tempo ogni forma di tentativo nell'alzare la testa.

Stoccarda 21: La rabbia dei cittadini

 Da dieci anni a questa parte tutte le grandi città tedesche, sul piano strutturale e urbanistico, sono state ristrutturate da cima a fondo, compresa Essen la città in cui mi trovo.
Sono stati necessari miliardi su miliardi di Euri. In particolare i lavori si sono concentrati sulle stazione, zone centrali, resa della viabilità piú snella, nuovo palazzi istituzionali.
Quí a Essen ad esempio i lavori sono in fase terminale e come nel resto del paese le cose sono andate per il meglio.
A Stoccarda le cose sono andate diversamente: uno perché il progetto é pensato oltre le esigenze cittadine e comprende insieme anche l'arteria che collega Parigi con Budapest, incorporando insieme strade, ferrovie e metrò. Un po come la TAV in Italia.

Per la realizzazione dei lavori é compreso il sacrificio di gran parte del parco verde naturale che comprende sia la città stessa che il territorio circostante; é questo il nodo, hai cittadini di Stoccarda questo non va giú ed é considerato inaccettabile, d'altronde l'impatto che si avrebbe nell'ambiente circostante sarebbe catastrofico anche a livello economico, oltre che ambientale. Non bisogna dimenticare che Stoccarda é immersa nella grande foresta nera, il polmone verde piú grande d'Europa.
Morale! La follia umana é pregna ovunque ormai, e mina anche le piú solide democrazie.

Di barole
Su ispirazione
Da Google reader

Stoccarda 21: le ferite alla democrazia - Altrenotizie - Fatti e notizie senza dominio
di Emanuela Pessina
BERLINO. Sono gravi le condizioni di Dietrich Wagner, l'ingegnere in pensione di 66 anni che ha subito lesioni agli occhi durante gli scontri degli ultimi giorni fra polizia e manifestanti a Stoccarda, nella Germania del Sud. Si tratta del controverso progetto Stoccarda 21, la mega infrastruttura che dovrebbe andare a sostituire la vecchia stazione della città: oltre il 50% dei cittadini manifesta da settimane contro il progetto, ma di questo, alla politica, sembra importare ben poco. E dopo la escalation degli ultimi giorni, ora si riflette sulle cosiddette "democrazie moderne" e su quanto effettivamente i cittadini abbiano ancora la possibilità di far valere la loro opinione rispetto a quella dei politici che - paradossalmente - hanno scelto.
Da settimane i manifestanti avevano occupato il Mittlerer Schlossgarten, il parco che verrà sacrificato a Stoccarda 21, incatenandosi agli alberi. Le forze dell'ordine hanno usato cannoni ad acqua, spray al pepe e manganelli per intimare lo sgombero: risultato, centinaia di feriti, tra cui soprattutto scolari e pensionati, uno di questi, appunto Dietrich Wagner. E Wagner, per il momento, continua a  non vedere: le sue palpebre sono lacerate e sembra che le ferite abbiano addirittura raggiunto la retina; i medici hanno già appurato che il cristallino è andato distrutto e, in futuro, dovrà essere sostituito con uno artificiale.
E ora la linea di demarcazione fra cittadini e politici si fa sempre più dura, arrivando a toccare gli strati più profondi delle coscienze: le immagini di Wagner sanguinante hanno procurato imbarazzo e offesa anche a chi prima non si interessava della questione. "Attenzione, confine tedesco-tedesco tra popolo e politici" avverte un cartellone appeso sopra i sigilli della polizia presso il cantiere nel cuore dello Schlossgarten. I politici stanno tentando in tutti i modi di convincere i loro cittadini della convenienza di Stoccarda 21: ma la spaccatura sembra destinata a non rimarginarsi.
Stoccarda 21 prevede la costruzione da zero di un'enorme stazione iperfuturistica nel parco di Mittlerer Schlossgarten, il cuore verde di Stoccarda. Oltre al consueto edificio esterno, la stazione dovrebbe andare a svilupparsi anche nel sottosuolo: i binari principali del raccordo attuale verranno spostati sottoterra e, secondo le rosee prospettive di politici e ingegneri, lo spazio risparmiato alla superficie permetterà uno sviluppo più armonico della città attualmente divisa dalle vie ferrate. Dalla nuova stazione partirà inoltre una nuova linea metropolitana simile alla S-Bahn di Berlino, un treno di superficie che costituirà un'ulteriore comodità per turisti e cittadini e che collegherà la città direttamente all'aeroporto. Da un punto di vista internazionale, la stazione servirà ad agevolare la comunicazione ferroviaria tra Parigi e Budapest.
Ma i cittadini di Stoccarda non sembrano aver accolto con entusiasmo l'idea e si oppongono con tutte le loro forze a un progetto inutile e dispendioso. Stoccarda 21 costituirebbe, innanzitutto, uno shock ecologico enorme per la città. Per far spazio alla stazione si dovrà cementare buona parte dello Schlossgarten e si renderà necessario l'abbattimento di centinaia di vecchissimi alberi al suo interno. Senza contare l'inquinamento che comporterebbero gli  innumerevoli anni di cantiere previsti: i lavori per la costruzione della stazione lascerebbero tracce di deterioramento indelebili sulla parte di verde rimanente e nella vita quotidiana dei cittadini.
E chi si sta muovendo contro Stoccarda 21 non dimentica neppure il lato pratico della questione, quello che interessa anche i meno sensibili. Un progetto così avveniristico non può che costare molto: le ultime stime non definitive prevedono una spesa di oltre 10 miliardi di Euro.
La ristrutturazione della vecchia stazione di Stoccarda costerebbe sicuramente meno, accusano i cittadini, e con gli avanzi si potrebbe andare a migliorare le infrastutture già esistenti, così da migliorare effettivamente la qualità della vita nella città. Alcuni studi dimostrano addirittura l'esistenza di insicurezze a livello di tecnica, che rendererebbe pericolosa la costruzione del tunnel previsto per i binari di circa 60 Km.
"In quale altro posto della Germania se non qui avrebbe potuto prendere forma un progetto così futuristico?", si è limitato a commentare con orgoglio Stephan Mappus (CDU), il Ministro-Presidente del Baden-Württemberg, riferendosi con orgoglio alla "sua" Land, una tra le più ricche della Germania.
Ma purtroppo per lui non sono solo Verdi, Die Linke e SPD a chiedere l'immediata sospensione del progetto: anche la maggior parte dei cittadini ne chiede lo stop. E sorge spontanea una domanda: fino a che punto si può impedire alla maggioranza dei cittadini di Stoccarda di decidere della loro città in nome del progresso?
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venerdì 8 ottobre 2010

Pastori Sardi ancora in movimento: porto di Olbia al setaccio per prodotti illegali

undefinedLa protesta dei pastori Sardi in questi mesi caldi, sia per stagione che per temperamento degli stessi é molto importante. Vanno aiutati e condivisa la lotta, perché il loro problema riguarda tutti, e non solo il popolo Sardo, illuso e preso per il culo da un mercato globalizzato, monopolizzato e impazzito, in cui la regola prevalente é il guadagno di chi manovra il sistema stando nei punti cardine del mercato. Il resto sono pedine che si muovono ignare solo per il tozzo del pane.

L'economia isolana, nonostante la sua posizione geografica favorevole per la fertilità, é sempre stata debole appunto perché subisce una concorrenza sleale da parte del mercato stesso e da politiche che poco ci azzeccano con le esigenze di chi ci abita.Sosteniamoli dunque, anche se non é tanto; bisognerebbe che insieme ai pastori si unissero nella protesta anche gli agricoltori e in particolare i consumatori del prodotto

.La Sardegna deve essere governata dai sardi in territorio sardo; il controllo delle frontiere, per sapere cosa entra e cosa esce, deve avere seguito, non possiamo tollerare piú che ci sia imposto un regime di vita inadatto alla nostre caratteristiche, contro la nostra natura, e sopratutto vogliamo sapere tutti le qualità degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole.

Viva i pastori Sardi, viva la Sardegna, FORZA PARIS


http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/articolo/2488339?edizione=EdRegionale



http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=147837&v=2&c=1489&t=1