Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

giovedì 28 ottobre 2010

Schizofrenie generazionali

Dopo aver studiato ci dissero: “Ma non lo sapete che la laurea non serve a niente? Avreste fatto meglio a imparare un mestiere!”. Lo imparammo. Dopo averlo imparato ci dissero: “Che peccato però, tutto quello studio per finire a fare un mestiere?”. Ci convinsero e lasciammo perdere. Quando lasciammo perdere, rimanemmo senza un centesimo. Ricominciammo a sperare, disperati. Prima eravamo troppo giovani e senza esperienza. Dopo pochissimo tempo eravamo già troppo grandi, con troppa esperienza e troppi titoli. Finalmente trovammo un lavoro, a contratto, ferie non pagate, zero malattie, zero tredicesime, zero Tfr, zero sindacati, zero diritti. Lottammo per difendere quel non lavoro. Non facemmo figli - per senso di responsabilità - e crescemmo. Così ci dissero, dall’alto dei loro lavori trovati facilmente negli anni ‘60, con uno straccio di diploma o la licenza media, quando si vinceva facile davvero: “Siete dei bamboccioni, non volete crescere e mettere su famiglia”. E intanto pagavamo le loro pensioni, mentre dicevamo per sempre addio alle nostre. Ci riproducemmo e ci dissero: “Ma come, senza una sicurezza nè un lavoro con un contratto sicuro fate i figli? Siete degli irresponsabili”. A quel punto non potevamo mica ucciderli. Così emigrammo. Andammo altrove, alla ricerca di un angolo sicuro nel mondo, lo trovammo, ci sentimmo bene. Ci sentimmo finalmente a casa. Ma un giorno, quando meno ce lo aspettavamo, il “Sistema Italia” fallì e tutti si ritrovarono col culo per terra. Allora ci dissero: “Ma perchè non avete fatto nulla per impedirlo?”. A quel punto non potemmo che rispondere: “Andatevene affanculo! - Torto, Breve storia di una generazione

 É andata veramente cosí: "Pensa hanno il coraggio di lamentarsi che i cervelli vanno via" Dall'alto delle loro seggiole sia chiaro!!::::::::::Bastardi! Quanno ce vó ce vóle!

domenica 10 ottobre 2010

Riflessione

Capisco gli attriti quando si toccano certi argomenti
Sarebbe opportuno, come sostengo da tempo; cerare una rete capillare allargata dalla Ragione ai comuni e viceversa, comprendente tutti i settori. Ma per fare questo, prima, c'é bisogno di infrastrutture adeguate, e la gente di Sardegna pure non basta.
In qualche maniera bisogna pur camminare. Per questo io sarei propenso a vendere le abitazioni abbandonate nei centri storici, a persone facoltose che si innamora del territorio. Non é molto ma si tratta pur di energia attiva che entra.....

Invece tanto per non cambiare se tutto va bene siamo rovinati!!
Questa benedetta mentalità che non ci aiuta a guardarci dentro in modo obiettivo ci porta lontano dalla strada da percorrere; e che poi mancano delle figure carismatiche con la capacità e la voglia di mettersi in gioco con mentalità costruttiva di interesse comune, é un dato di fatto inconfutabile, non solo nel paese dei miracoli.

Il sistema, anzi i sistemi che si incastrano e si intrecciano nel mondo globalizzato nascono o forse sono figli dell'era padronale o da quando i Re s'incoronavano da se proclamandosi e proclamando incutendo paura; per citare una frase famosa:  "Dio ma l'ha data guai a chi me la tocca" 
undefined(E' la frase pronunziata da Napoleone Bonaparte la domenica del 26 maggio 1805 quando cinse la "corona ferrea" per l'incoronazione a re d'Italia, avvenuta nel duomo di Milano.)
 Poi quando capitolò, insieme ad altri reperti trafugati si portó via anche la Gioconda, ma quella é un'altra storia, anche se il concetto é lo stesso lineare al discorso.

Essi si basano sopratutto sugli interessi personali, sulla famiglia, sulle caste; il concetto di patriottismo legato alla Nazione viene dopo, il popolo ancora dopo se non per usurparlo a seconda della "costituzione" o del costituente nominatosi o nominato vigente.



Nulla, insomma che sia pensato abbracciando tutta l'umanità, comprendendola partecipativamente. É da quí che nascono le diversità condizionate dal dominio delle mentalità tirannica e annichilisce nel tempo ogni forma di tentativo nell'alzare la testa.

Stoccarda 21: La rabbia dei cittadini

 Da dieci anni a questa parte tutte le grandi città tedesche, sul piano strutturale e urbanistico, sono state ristrutturate da cima a fondo, compresa Essen la città in cui mi trovo.
Sono stati necessari miliardi su miliardi di Euri. In particolare i lavori si sono concentrati sulle stazione, zone centrali, resa della viabilità piú snella, nuovo palazzi istituzionali.
Quí a Essen ad esempio i lavori sono in fase terminale e come nel resto del paese le cose sono andate per il meglio.
A Stoccarda le cose sono andate diversamente: uno perché il progetto é pensato oltre le esigenze cittadine e comprende insieme anche l'arteria che collega Parigi con Budapest, incorporando insieme strade, ferrovie e metrò. Un po come la TAV in Italia.

Per la realizzazione dei lavori é compreso il sacrificio di gran parte del parco verde naturale che comprende sia la città stessa che il territorio circostante; é questo il nodo, hai cittadini di Stoccarda questo non va giú ed é considerato inaccettabile, d'altronde l'impatto che si avrebbe nell'ambiente circostante sarebbe catastrofico anche a livello economico, oltre che ambientale. Non bisogna dimenticare che Stoccarda é immersa nella grande foresta nera, il polmone verde piú grande d'Europa.
Morale! La follia umana é pregna ovunque ormai, e mina anche le piú solide democrazie.

Di barole
Su ispirazione
Da Google reader

Stoccarda 21: le ferite alla democrazia - Altrenotizie - Fatti e notizie senza dominio
di Emanuela Pessina
BERLINO. Sono gravi le condizioni di Dietrich Wagner, l'ingegnere in pensione di 66 anni che ha subito lesioni agli occhi durante gli scontri degli ultimi giorni fra polizia e manifestanti a Stoccarda, nella Germania del Sud. Si tratta del controverso progetto Stoccarda 21, la mega infrastruttura che dovrebbe andare a sostituire la vecchia stazione della città: oltre il 50% dei cittadini manifesta da settimane contro il progetto, ma di questo, alla politica, sembra importare ben poco. E dopo la escalation degli ultimi giorni, ora si riflette sulle cosiddette "democrazie moderne" e su quanto effettivamente i cittadini abbiano ancora la possibilità di far valere la loro opinione rispetto a quella dei politici che - paradossalmente - hanno scelto.
Da settimane i manifestanti avevano occupato il Mittlerer Schlossgarten, il parco che verrà sacrificato a Stoccarda 21, incatenandosi agli alberi. Le forze dell'ordine hanno usato cannoni ad acqua, spray al pepe e manganelli per intimare lo sgombero: risultato, centinaia di feriti, tra cui soprattutto scolari e pensionati, uno di questi, appunto Dietrich Wagner. E Wagner, per il momento, continua a  non vedere: le sue palpebre sono lacerate e sembra che le ferite abbiano addirittura raggiunto la retina; i medici hanno già appurato che il cristallino è andato distrutto e, in futuro, dovrà essere sostituito con uno artificiale.
E ora la linea di demarcazione fra cittadini e politici si fa sempre più dura, arrivando a toccare gli strati più profondi delle coscienze: le immagini di Wagner sanguinante hanno procurato imbarazzo e offesa anche a chi prima non si interessava della questione. "Attenzione, confine tedesco-tedesco tra popolo e politici" avverte un cartellone appeso sopra i sigilli della polizia presso il cantiere nel cuore dello Schlossgarten. I politici stanno tentando in tutti i modi di convincere i loro cittadini della convenienza di Stoccarda 21: ma la spaccatura sembra destinata a non rimarginarsi.
Stoccarda 21 prevede la costruzione da zero di un'enorme stazione iperfuturistica nel parco di Mittlerer Schlossgarten, il cuore verde di Stoccarda. Oltre al consueto edificio esterno, la stazione dovrebbe andare a svilupparsi anche nel sottosuolo: i binari principali del raccordo attuale verranno spostati sottoterra e, secondo le rosee prospettive di politici e ingegneri, lo spazio risparmiato alla superficie permetterà uno sviluppo più armonico della città attualmente divisa dalle vie ferrate. Dalla nuova stazione partirà inoltre una nuova linea metropolitana simile alla S-Bahn di Berlino, un treno di superficie che costituirà un'ulteriore comodità per turisti e cittadini e che collegherà la città direttamente all'aeroporto. Da un punto di vista internazionale, la stazione servirà ad agevolare la comunicazione ferroviaria tra Parigi e Budapest.
Ma i cittadini di Stoccarda non sembrano aver accolto con entusiasmo l'idea e si oppongono con tutte le loro forze a un progetto inutile e dispendioso. Stoccarda 21 costituirebbe, innanzitutto, uno shock ecologico enorme per la città. Per far spazio alla stazione si dovrà cementare buona parte dello Schlossgarten e si renderà necessario l'abbattimento di centinaia di vecchissimi alberi al suo interno. Senza contare l'inquinamento che comporterebbero gli  innumerevoli anni di cantiere previsti: i lavori per la costruzione della stazione lascerebbero tracce di deterioramento indelebili sulla parte di verde rimanente e nella vita quotidiana dei cittadini.
E chi si sta muovendo contro Stoccarda 21 non dimentica neppure il lato pratico della questione, quello che interessa anche i meno sensibili. Un progetto così avveniristico non può che costare molto: le ultime stime non definitive prevedono una spesa di oltre 10 miliardi di Euro.
La ristrutturazione della vecchia stazione di Stoccarda costerebbe sicuramente meno, accusano i cittadini, e con gli avanzi si potrebbe andare a migliorare le infrastutture già esistenti, così da migliorare effettivamente la qualità della vita nella città. Alcuni studi dimostrano addirittura l'esistenza di insicurezze a livello di tecnica, che rendererebbe pericolosa la costruzione del tunnel previsto per i binari di circa 60 Km.
"In quale altro posto della Germania se non qui avrebbe potuto prendere forma un progetto così futuristico?", si è limitato a commentare con orgoglio Stephan Mappus (CDU), il Ministro-Presidente del Baden-Württemberg, riferendosi con orgoglio alla "sua" Land, una tra le più ricche della Germania.
Ma purtroppo per lui non sono solo Verdi, Die Linke e SPD a chiedere l'immediata sospensione del progetto: anche la maggior parte dei cittadini ne chiede lo stop. E sorge spontanea una domanda: fino a che punto si può impedire alla maggioranza dei cittadini di Stoccarda di decidere della loro città in nome del progresso?
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venerdì 8 ottobre 2010

Pastori Sardi ancora in movimento: porto di Olbia al setaccio per prodotti illegali

undefinedLa protesta dei pastori Sardi in questi mesi caldi, sia per stagione che per temperamento degli stessi é molto importante. Vanno aiutati e condivisa la lotta, perché il loro problema riguarda tutti, e non solo il popolo Sardo, illuso e preso per il culo da un mercato globalizzato, monopolizzato e impazzito, in cui la regola prevalente é il guadagno di chi manovra il sistema stando nei punti cardine del mercato. Il resto sono pedine che si muovono ignare solo per il tozzo del pane.

L'economia isolana, nonostante la sua posizione geografica favorevole per la fertilità, é sempre stata debole appunto perché subisce una concorrenza sleale da parte del mercato stesso e da politiche che poco ci azzeccano con le esigenze di chi ci abita.Sosteniamoli dunque, anche se non é tanto; bisognerebbe che insieme ai pastori si unissero nella protesta anche gli agricoltori e in particolare i consumatori del prodotto

.La Sardegna deve essere governata dai sardi in territorio sardo; il controllo delle frontiere, per sapere cosa entra e cosa esce, deve avere seguito, non possiamo tollerare piú che ci sia imposto un regime di vita inadatto alla nostre caratteristiche, contro la nostra natura, e sopratutto vogliamo sapere tutti le qualità degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole.

Viva i pastori Sardi, viva la Sardegna, FORZA PARIS


http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/articolo/2488339?edizione=EdRegionale



http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=147837&v=2&c=1489&t=1

venerdì 1 ottobre 2010

La protesta infinita dei pastori Sardi


undefinedBuon segnale giunge da Porto Torrese; significa che la dogana comincia a funzionare, e dopo lo sdoganamento degli agenti antisommossa, spazzati via dall'entrata del porto dall'onda anomala dell'ormai infinita protesta dei pastori Sardi
Per la gioia degli autonomisti, quindi prendono posizione  nelle banchine di sbarco e dopo aver lasciato sbarcare senza incidenti tutti i passeggeri, hanno perlustrato le stive dei traghetti
 in  arrivo; ed é allora con sorprendente stupore che si sono accorti della transumanza in cerca di una nuova identità
Sono incappati nei controlli animali provenienti dall'estero senza "passaporto", l'intenzione, stando ai primi sospetti, era richiederne uno ("passaporto") nella provincia Barbaricina dopo averci pascolato qualche giorno, per poi ripartire sbandierando al mercato la nuova identità per tornaconto economico.
E quí é aumentata l'ira dei pastori che difendono a spada tratta la razza isolana. Il presidente del movimento dei pastori Sardi Felice Floris dice: " Siamo stanchi di essere presi per il culo dalle pecore e i maiali che di sardo non hanno nulla. E oggi é successo quello che doveva succedere, d'altronde non fosse per l'accento non ci eravamo mai accorti che gli animali allo sbarco di Porto Torre non erano di ritorno da una vacanza dai verdi pascoli di Almeria (Spagna), dalle sterminate praterie della Repubblica Moldava o dalle montagne Rumene. C'erano persino un branco di porci infiocchettati e infinocchiati chi sa da chi,su un comodo Tir, provenienti dalla padania, tutti con pronuncia Veneta, impossibile per loro passare inosservati grugnivano esattamente come Calderoli, Bossi e la Trotta.
Le pecore straniere sono in fermo, sotto-sequestro, insieme a Calderoli, Boss.....pardon, ai maiali, messi in quarantena per controllo veterinario. Ancora non si conosce la loro sorte. I loro accompagnatori turistici (autotrasportatori) sono scapati con i bollettini di custodia che erano destinati al taroccamento, per poi ripartire dall'isola tosate e con una nuova carta d'identità. 

Ridiamoci sú



Un uomo compra delle pecore per allevarle e vendere la loro lana.
Dopoparecchie settimane, nota che nessuna delle pecore e' incinta, e telefona ad
unveterinario per chiedere aiuto.

Il veterinario gli dice di provare l'inseminazione artificiale.

Il pastore non ha la piu' pallida idea di cosa significhi,
ma per non mostrare la sua ignoranza al riguardo,
chiede solamente al veterinario come fare a riconoscere quando diventano
gravide.

Ilveterinario
gli dice che quando una pecora e' incinta smette di stare in piedi e di girare
per il pascolo;... e invece si distende per terra e si rotola sul prato.

L'uomo allora riattacca e ci ragiona sopra. Giunge alla conclusione che
l'inseminazione
artificiale significa che e' lui che deve ingravidare le pecore.

Cosi'carica le pecore sul suo camion, le porta in un boschetto, fa del sesso con
tutte
quante, le riporta all'ovile e va a letto.
La mattina dopo si sveglia e osserva le pecore.
Vedendo che sono ancora tutte in piedi vaganti per il pascolo,
conclude che il primo tentativo e' andato a vuoto e le carica nuovamente
sul camion. Le riporta nel boschetto, scopa ogni pecora e per ben due volte per
essere sicuro, le riporta indietro e va a letto.

La mattina seguente si sveglia e trova le pecore ancora a pascolare in piedi.
Un altro tentativo, dice a se stesso, e provvede a caricarle sul camion e
condurle nel boschetto.
Passa tutto il giorno a scoparsi le pecore e una volta ritornato a casa, si
stende
esausto sul letto.

La mattina dopo non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto per controllare le
pecore.

Chiede allora a sua moglie di guardare fuori e di dirgli se finalmente le
pecore sono distese sul prato.

"No", dice la moglie,.."Sono tutte sul camion e una di loro sta pure suonando il
clacson!"

200 miliardi nascosti, 4000 euro a testa. Chi frega il fisco? Ne conoscete qualcuno?



barole cosmos: CHI PAGA LE TASSE A BONARCANTO?
I sondaggi non mi piacciano. A volte non ci azzeccano proprio o sono fatti col criterio di favorire questa o quella corrente o categoria.
Questo sul fisco peró é diverso, chi di noi non conosce qualcuno che evade?
Si dice che ogni anno ben 200 miliardi di Euro di reddito tassabile si fa beffa dell'Fisco. Piú della metá di queste cifre prendono il volo, destinazione, (per dirla tutta) in convogli offshore, presta-nomi e voti di scambio, per finire poi nelle tasche dei soliti furbetti del quartierino, delle varie cricche, logge massoniche P1 P2 P3 e P38 e tutte le mafie, per finire poi nei paradisi fiscali alla faccia dei lavoratori onesti.

Nel suo piccolo anche Bonarcanto fará la sua parte, qualcuno finisce nella rete delle fiamme gialle, altri la fanno franca da anni e continuano impavidi la loro attività.
So che alcuni storceranno il naso e persino altro nel leggere in queste righe, ma sono dati di fatto di certo basati sulla reale situazione in fatto contributi da versare allo Stato.

Da Blitz quotidiano questo Link: