Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

venerdì 22 novembre 2013

Non fosse un dramma trapela quel ché di comico dal comportamento del capo della protezione civile

A parte le responsabilità di base che sono anche locali e Regionali ( nessuna si scosti dalle proprie responsabilità ) non possono attribuire ulteriori responsabilità, tanto meno lo deve fare il capo della protezione civile, riguardo gli interventi di soccorso in tempi utili nelle zone colpite della Sardegna. Loro e solo loro hanno tale compito e obbligo di intervento tempestivo nelle emergenze di questo  tipo.


Non mi torna il fatto che la protezione civile dirama l’allarme, bada bene, di rito come in situazioni piú o meno normali, e non interviene, lo dico un'altra volta: non da ordine di intervenire subito.
Ora dico: non devono essere loro con la loro rete dislocata nel territorio a tenere sotto controllo la situazione, monitorando, e ancora prima mappando le zone a rischio o altri?
Ma non avrebbero dovuti intervenire loro con i mezzi in dotazione, si chiamano protezione civile per questo, o no?
 Ma che razza di protezione civile é la nostra se si limitano ad informare i comuni con la classica prassi, come giá detto, in modo rituale, senza prodigarsi segnalando almeno di che natura e livello sia la perturbazione in arrivo, e senza eventualmente procedere all'evacuazione dei cittadini se necessario?
Di cosa parla il prefetto Gabrielli, A chi ha fatto recapitare il bollettino di emergenza, e in che livello di guardia era distinto nel bollettino diramato?
Forse erano piú efficaci i fonogrammi di una volta che venivano diffusi in modo capillare agli organi competenti. Oggi  nell'era della rete globale, dell'informazione diretta senza frontiere, ne confini e fino a prova contraria senza censure, ci passano sotto gli occhi giustificazioni infiocchettate che non stanno ne in cielo ne in terra. A chi devono pervenire gli avvisi o meglio a chi ha mandato gli avvisi di allarme Gabrielli?
Se non gli ha spediti alle basi dislocate della protezione civile in Sardegna, a chi?
Chi comanda la protezione civile in Sardegna, solo i sindaci forse?
Il corpo dei vigili del fuoco erano stati allertati? A parte il fatto che anche loro debbono in questi casi avere  gli strumenti adeguati per allertarsi da soli.
Io ho bisogno di capire, se esiste una mappazione delle zone a rischio, se esiste una centrale di monitoraggio e quante dislocazioni adibite a protezione civile ci sono in Sardegna?
Gabrielli parla come uno che fa la chiamata:  mette in allarme i vigili del fuoco, ma loro a sua volta invece di intervenire chiamano i sindaci: “ho state attenti che vi sta arrivando addosso un ciclone con una bomba d’acqua che vi spazzerà via tutto”
Qual’è il compito dei sindaci se non solo quello di balzare dalla poltrone e non sapere che pesci prendere, chiaro?
Con una protezione civile che scarica le proprie responsabilità, e che entra in azione con questi spropositi cosa dobbiamo dedurre?
Che sono solo dei Parassiti opportunisti pronti a speculare sulle disgrazie altrui? …

A me non pare che il capo della protezione civile abbia la coscienza a posto che si limita nel suo ruolo solo alla diramazione di un bollettino di allarme uguale a quegli annuali di prassi, per scaricare poi le responsabilità ai comuni: "Io quello che dovevo fare  l'ho fatto" dichiara scocciato  per rispondere esclusivamente alle critiche che giustificate giustamente le sono state mosse.
Ma che significa?
Mettiamo pure in conto le nefandezze delle amministrazioni che negli anni hanno commesso e concesso abusi di ogni genere con piani paesaggistici e urbanizzazioni intente a fare cassetta e niente piú. Hanno chiuso gli occhi quando si edificava nei letti dei fiumi, dei corsi d'acque e nelle paludi; hanno concesso e poi condonato abusi di ogni tipo, sempre per fare cassetta, s'intende. Ma mica per questo deve essere motivo per sottrarsi al proprio dovere in vista del disastro accaduto. Se mai non avendo preso misure precauzionali prima, ne faccia attenuante per portare avanti delle vertenze irte a individuare per gradi le responsabilità individuali chi per anni ha speculato e commesso reati di amministrazione pubblica.
Che le sue mansione siano solo quelle di sfilare in passerella nelle zone alluvionate attribuendo colpe antiche,senza fare altro?
Intanto a sguazzare nel fango per aiutare i cittadini e cercare di tornare alla normalità si vedono i soliti angeli volontari civili senza nessuna bandiera o vessillo di appartenenza.

Non manca la frase magica che a ogni occasione viene spiattellata come se fosse la sola essenzialità, quella frase autoritaria quanto truffaldina, che esce dalla bocca del Ministro di turno: "lo Stato c'è e porta la sua efficiente azione con misure adeguate alle circostanze" in questo caso:" non lasceremo sola la Sardegna" che se vai a ricordaglielo un minuto dopo é pronto a cambiare versione su quanto detto.
Quindi comincia la passerella dei politici sempre lontani dalla realtà e dai veri problemi che assillano l'isola da decenni, da sempre. Rilasciano dichiarazioni di rito, di circostanza anche se nessuno li ascolta piú perché la loro credibilità é scaduta, svanita da tempo, giustificata dal loro atteggiamento spregiudicato orientato piú a curare i propri interessi, di casta, che alle esigenze dei cittadini.
 Unico argomento di interesse si evidenzia nell'espressione delle facce degli avvoltoi che girano interno alla "carcassa del cadavere" e dei politici in passerella nelle zone colpite dalla furia del ciclone Cleopatra: Sono i finanziamenti emendati per l'emergenza a fare gola, sono quegli destinati al ripristino della viabilità la fetta piú appetitosa 120.000 Euro subito, premete Il ministro Lupi: andranno all'ANAS non certo ai Sardi, a loro come sempre le briccole e tanta fatica per meritarsele.
 Come saranno poi le riparazione lo sapremo da quanto reggeranno alla prossima calamità.
Di certo si dovrà osservare e tenere conto su quanto andrà effettivamente ai cittadini privati che hanno perso tutto ció che avevano costruito in una vita di lavoro e sacrifici.
Insomma le gare agli appalti sono giá iniziate ancora prima di una periziosa visione relativa alle esigenze di intervento e ai danni subiti dalla  gente di Sardegna
Che dire dunque:
In questi funzionari la solita Italia nelle veste di Stato burlone, sfacciato, bugiardo, spregiudicato e ingannevole, insomma, che mette insieme degli ingredienti da farci stare con i piedi per terra con la speranza ridotta a una flebile fiammella, e se mai fosse necessario essere fiduciosi per gradi. Viviamo alla giornata, "S'abba tenet memoria, anche noi!!

http://www.videolina.it/video/servizi/54232/protezione-civile-e-l-occasione-mancata-l-allarme-in-tv.html

Leggi anche questo articolo:

mercoledì 20 novembre 2013

Sardegna in ginocchio dal maltempo e per volontà politica


In relazione alle notizie fasulle da scartare e delle infondate teorie del complotto dove vedono e imputano tutto alla mano dell'uomo, io sono propenso a colare il tutto con le dovute cautele in rapporto a una vasta e ricca raccolta di fatti da cui poi nascono i miei sospetti, dubbi che in relazione a tanti riscontri ( ricordo che stiamo parlare di eventi naturali e "opera umana" quindi eventi provocati dall'uomo) le verificazioni diventano attendibili, verità approvate, anche se poi é difficile individuarne le responsabilità, sapiamo per certo che esiste la capacità tecnologica per causare fenomeni temporali artificiali.

http://risvegliodiunadea.altervista.org/?p=2790&utm_campaign=UpCloo&utm_medium=inline-grey&utm_source=it-fa53RHrqs-risvegliodiunadea.altervista.org
L'America, l'Inghilterra e l'Europa possiedono segretamente e gelosamente tecnologie avanzatissime e con queste sono capaci di influenzare il tempo, influenzare le condizioni e i fenomeni climatici. In Irak ad esempio sono stati capaci di creare tempeste di sabbia artificiali fuori stagione eliminando totalmente le capacità offensive dei terroristi islamici e la resistenza pro Saddam (questo solo per farvi un'esempio) sono tanti gli scopi in cui possono essere usate queste conoscenze, di cui anche a scopo bellico. Creare dei disastri ambientali controllati possono tornare utile per plasmare le volontà e placcare le insorgenze di proteste reazionarie popolari: le esplosioni nucleari nel sottosuolo per provare terremoti a esempio, di cui in alcuni casi emergono plausibili per testimonianza attendibile. Quegli verificatesi in Italia in tempi di realtà politiche particolari . La Sardegna non sfugge a queste logiche di controllo in cui lo Stato Italiano vede sempre piú sfuggire dal proprio controllo l'Isola che é culla stessa della Repubblica Italiana ( non dimentichiamo che essa nacque sulle fondamenta della corona del Regno di Sardegna) che ora, piú che mai nei secoli, aspira a una maggiore autonomia, a un controllo fiscale diretto e autonomo, e perché no alla sovranità Nazionale che per altro pare sia obiettivo raggiungibile luminoso non oltre l'orizzonte. L'indebolimento economico é giá stato messo in atto da tempo, palpabile e visibile sotto i nostri occhi, e non basta piú. Il fermento in prossimità delle elezioni Regionali, i sondaggi che danno numeri scontati di sconfitta per una classe politica nazionale scaduta, fa ricorrere loro a metodi alternativi alla persuasione verbale non piú credibile, per cui il passo é breve: ""Bisogna mettere in ginocchio l'isola"" quale miglior modo terrorizzarli con un bel ciclone artificiale e magari riportarne alcuni all'età della pietra. Dove poi loro con quattro coperte e qualche pasto caldo ti vuole fare credere che ti é venuto salvare, a soccorrere nel momento del bisogno, a darti un scialuppa di salvataggio; ma dal momento che non vi portano al sicuro in nessun modo, dovrebbe fare nascere in voi da subito la capacità di fare delle giuste deduzioni. Intanto per tornare alla normalità bisogna rimboscarsi le maniche e salvare tutto quello che si puó dal fango: ecco: é in quel momento che dovete guardare chi realmente vi sta al fianco a darvi coraggio ed alleviarvi dalle fatiche, vi accorgerete subito quanto sia lontano lo Stato e quanto vi sia vicino il cittadino normale, il vicino di casa che magari fino a ieri non vi era neppure simpatico.
Barolus Viginti


 In Sardegna si paga anche per la cementificazione selvaggia e la trascuratezza nel territorio per quanto riguarda l'aspetto idro geologico; si interviene poco sulla messa in sicurezza dei corsi d'acqua e sulla capacità di drenaggio nel terreno, tanto meno si fanno previsioni in vista di eventi eccezionali come quelli in corso in gran parte della Sardegna. Purtroppo ci dovremo abituare a combattere anche questo tipo di eventi eccezionali per via dei cambiamenti climatici del pianeta..
La testimonianza di Antonio Muroni ( giornalista dell'unione e di Videolina) che denuncia la mala-politica e la burocrazia che in Sardegna condiziona doppiamente sulle scelte e sulle necessità dei cittadini. Sono questi motivi da impugnare, da portare davanti al governo centrale per sollecitare innanzi tutto il recupero dei 15 Miliardi che lo Stato deve alla Regione Sardegna in relazione alla vertenza entrate che comprendono i sette decimi conteggio dell'IRPEF mai restituiti alla Regione
         Citazioni di Barolus
La Sardegna è ufficialmente sotto modificazione climatica artificiosa dal 2002.:
http://www.dionidream.com/la-sardegna-e-ufficialmente-sotto-modificazione-climatica-artificiosa-dal-2002-se-22-fa-4/
""La mia terra colpita al cuore.. dolore e lutto..
come consuetudine anche polemiche e rimbalzi di responsabilità..Non ho sentito .nè letto un'assunzione di responsabilità, perchè TUTTI siamo responsabili :cementificazione selvaggia, dissesto del territorio,scarsa attenzione all'ambiente e incuria la fanno da padrone..Per molti la tutela del territorio è anti-moderno,blocca lo sviluppo e anche stavolta, passata questa triste emergenza,tutto tornerà comprima,c i saranno sempre "altre priorità" ..Quando capiremmo che non siamo padroni della terra ,che non possiamo prevaricare sulla natura,ma che dobbiamo amarla e rispettarla? Dè Andrè disse che Dio avrebbe scelto la Sardegna come paradiso.. non trasformiamola in inferno...in questo momento armiamoci di solidarietà e facciamo tutto ciò che possiamo per aiutare le persone in difficoltà, poi... riflettiamo a chi dare il nostro voto.. a chi affidare il nostro futuro..""
Citazione di Angela Mura


La Sardegna non é esclusa dal fare delle riflessioni su quanto segue:
Attenzione signori "sconfiggere i populismi" (come affermano alcuni personaggi al vertice nei governi europei allineati a favore dell'Euro, e artefici del fallimento Europeo, di cui anche Enrico Letta, presidente del consiglio italiano, fa parte e che al vertice vogliono rimanere) significa sconfiggere e azzerare la volontà popolare ,negare i bisogni dei cittadini. che vede invece nelle esigenze prioritarie maturare la forza e orientarla in una forza politica capace di confrontarsi e mettere in pericolo la posizione dei personaggi in questione, quindi smascherando i loro giochi, e magari costringerli ad abbracciare azioni politiche Populistiche, appunto, cioè contrarie agli interessi di casta, delle mafie e dei massoni che commendano e riescono a fare ancora il bello e cattivo tempo. Allora: se come cittadino ( Populista per l'appunto) deduci che qualunque cosa pensi su di loro, qualunque cosa dorresti fare per migliorare la tua condizione, sia sbagliato, vuol dire che continui a fare delega a questa classe politica vergognosa e scaduta, in modo che continuano a decidere per te; classico comportamento populista (eh si: populista eri e populista rimani, per l'appunto). SE invece deduci che le tue deduzioni siano giuste, che siano in coerenza a un'analisi realistica, quindi alternativa produttiva e costruttiva appropriata; vuol dire che sei a passo con i tempi, che hai preso coscienza che ai nelle mani un'arma micidiale che si chiama scelta decisionale; é la scelta giusta, la scelta veramente populista, che rispecchia alla perfezione la tua posizione sociale, la tua posizione di cittadino lavoratore di tutti i gradi, dalle qualifiche piú basse a quelle piú alte, si chiama Movimento 5 Stelle. Quando poi non ti tornano i conti non dire che non sei stato avvisato.
Di Barolus