Il futuro a 5 Stelle

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domenica 10 luglio 2016

Globalizzazione ed effetti collaterali...

...di un processo mistico consapevole ma male gestito; o per lo meno non esiste una linea guida, equa, a cui fare riferimento, dal che gli eventi relativi di riflesso ci paiono piú negativi che positivi, e non é neppure il caso di tracciarne gli estremi per classificarli in entrambi i poli, tanto per convenienza personalistica prevale sempre la locuzione latina "Mors tua vita mea".
Quindi prendo spunto solo dalle vicende razziali che insanguinano la Nazione piú Democratica e "civile" del mondo, guarda caso, culla del progresso sfrenato senza regole; o per lo meno circoscritte e molto di Commodo, che mal si sposa, appunto, con il concetto altruistico comunitario "globalizzante" delle pari opportunità e delle risorse vitali distribuite a pari merito umanitario, ovvero per appartenenza alla razza "prescelta" razionale e ragionante, la quale impongono spesso al mondo con le stesse regole, inglobandole, e da cui nasce il paradosso americano, che traccia un solco invalicabile fra ricchi e poveri, fra scelti ed esclusi.
Non c'é molto da capire, quindi, nella guerra razziale mai assopita, che di tanto torna agli onori delle cronache piú sanguinosa e piú cruenta che mai. Non c'é nulla da capire perché in pratica abbiamo capito tutto; abbiamo capito quali sono le origini, e abbiamo capito quali sono i meccanismi che innescano questi conflitti sociali fra razza dominante e razza succube. Per questo non ci sarà nulla da capire quando la stessa storia succederà identica anche in Europa (...)
C'é lo insegna la stessa America che quando le masse migratorie si spostano da un continente all'altro, lo sconvolgimento a livello sociale nella terra ospitante sarà totale: abbiamo visto quando in America sono arrivati i bianchi cosa é successo con gli indigeni, e ancora seguita semplicemente perché quel processo, "quel sogno" che i bianchi portarono in America non é concluso.Lo sapiamo da sempre cosa comporta un processo migratorio, una costrizione di quelle proporzioni, lo sapiamo da quello biblico degli ebrei, la quale la "terra promessa" ( quale Dio avrebbe voluto ciò, se non degli individui biancacci, dai volti cadaverici, in carne e ossa? ) non fu altro che un'incitazione alla conquista dei territori, cancellando spesso le razze autoctone o costringendole a imposizioni non certo ottimali. 
É questo lo specchio in cui si guarda il mondo, che preferisce metaforizzare o non capire , per plasmarlo poi in un riflesso compiacente per se stessi ma illusorio per gli altri. 
Gli altri, loro, i diversi, questi animali che deludono le aspettative quando capiscono l'innaturale consistenza delle regole, e del peso che esse comportano quando chi le impone non le osserva...
Nel frattempo la storia non cambia, e quella post colombiana ancora meno.
( L'uomo bianco ) ha sofferto l'incremento di altre società ( anche con la razza ispanica che incalza dal Sud non é che scorra buon sangue ) ma in parte né ha lasciato integrare a dismisura per comodo, per fargli lavorare per loro tornaconto, e le tecniche di persuasione a questi non mancano di certo; dal che questi un po ci stanno, anche perché hanno bisogno di placcare la fame, poi si ribellano.
E perché si ribellano?
Semplice: perché non sono trattati umanamente come natura, in questo pianeta, comanda. D'altronde questa é una storia che porta la memoria alla notte dei tempi. sin quando sul pianeta apparvero i primi uomini bianchi, e non venivano certo dai poli dove il sole lo prendevano di sguincio (per altro in questo tema la teoria Darwiniana sull'evoluzionismo non é che regga molto... ) Quel "sogno" dunque
( che nella realtà si porta dietro gli strascichi di un'antichissima tragedia, dovuta alla condizione forzata di fare trasbordare da un continente all'altro i misteriosi bianchi, parte in fuga, altri con spirito pionieristico, venuti chissà da quale dove, e dalla grande vecchia Europa; forse, in tempi remoti addirittura da un pianeta lontano dove finì il ciclo vitale... )
dunque quel misterioso sogno, opaco desiderio, difficile da capire e percepire, non si potrà realizzare solo a livello locale, perché nel suo insieme é ispirato da paradigmi universali. Poiché quel "sogno" per l'umana genia é diventato un incubo reale, é imposto a livello planetario nella misura stessa in cui "gli americani" approcciano con il resto del mondo, prima con la potenza delle armi di cui si é dotata, poi con le sue banche e con i suoi Fast food disseminati ovunque nel mondo, alla quale ( McDonald in testa ) bisogna attribuire di essere stati la "giusta" manovra di scambi commerciali che spianò la strada verso i mercati allargati, verso le grandi catene e le potentissime multinazionali, che ormai hanno cambiato il mondo e la sorte di miliardi di persone ...
...non sono ben chiari tutti i disegni che porterebbero all'unificazione del pianeta, forse semplicemente perché nessuno gli conosce e ció avviene per forza maggiore, per corso naturale delle cose, per forza evoluzionistica essenziale, per paradigma universale appunto; ma bisogna pur capirlo in tempo per non esserne parte ostruente in tutti i suoi percorsi; bisogna capirlo in tempo per evitare che gli eventi travolgono, stravolgano o estinguano le minoranze insieme ai loro millenari modelli socio economici. Innanzitutto bisogna capire prima, per evitare alle masse di dovere migrare verso altri paesi creando gli squilibri che ben conosciamo. Avremo dovuto capirlo giá alla prima esperienza, invece la storia si ripete inesorabile, cruenta, in tutta la sua drammatica scia di dolore e di miseria.
Vuoi unificare il mondo? A me non pare il vero, ma per farlo dovresti costruire in Africa ció che hai costruito nel tuo paese; questi potrebbero assorbire meglio il concetto e addirittura partecipare al processo facendo parte integrante e funzionale del mercato globalizzante... ( ci costerebbe molto di meno, potremo imparare e regolare gli squilibri demografici nel mondo, argomento importantissimo in ogni contesto di umana convivenza a livello planetario, ma evidentemente non tutti sono capaci di fare ragionamenti sensati, e agire di conseguenza... )
Ma niente paura quel sogno che ogni uno auspica, apparentemente diverso, esclusivo, originale, a volte perverso, che provoca anche insanabili effetti collaterali, é sempre lo stesso, e si chiama ""globalizzazione"".


Di Barolus Viginti

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/10/news/usa_tensioni_razziali-143773782/?ref=HRER3-1

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