Il futuro a 5 Stelle

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martedì 3 gennaio 2017

Tema rovente: le bufale in rete, chi le racconta meglio?

É comprensibile quando sventoli un tappetto che nessuno rimuove da secoli, il polverone che si leva crea un nuvolone nero in cui molti si perdono. Uno che si perde sicuramente é Enrico Mentana che di impulso minaccia cause e controaccuse come se Grillo fosse rivolto solo a lui.

Il problema é complesso e non addita indicando certo dei singoli responsabili, ma é anche vero che nella categoria in questione molti giornalisti hanno buona capacità di infarinare e farcire delle notizie forvianti, pericolose, sibilline. atte proprio a confondere, o inculcare delle false opinioni, che sia però favorevole a delle correnti politiche o idealistiche, quindi atte anche a deviare i consensi elettorali. Alla fine il motivo é sempre quello: screditare gli avversari per guadagnare la fiduccia del popolo; e poco importa se questi in questione la fiduccia l'hanno persa insieme alla faccia dei loro rappresentanti...
State calmini dunque pistoleri della tastiera: i popolo del web hanno incassato le vostre assurde accuse e non é che hanno fatto tanto chiasso. Sono anni che si sentono minacciare la libertà di partecipare, di esserci, di farsi sentire, di urlare a volte la rabbia che accumula in base alle ingiustizie della vita reale. Fatevene una ragione quindi:
il M5S e Grillo, Casaleggio, tutti, fino all'ultimo simpatizzante si sono sentiti dire di tutto, anche oltre i limiti della legalità dai media in Generale, dai troll sparsi per la rete pagati da partiti, dai media, da giornalacci piú o meno seri ( Enrico Mentana capisci a me, vuoi difendere anche i pochi seri perché della stessa famiglia? ) ora in vista forse di un resoconto finale che porta alla luce il problema delle Bufale, quindi anche della vera fonte da dove esse arrivano; e perché ancora una volta Grillo mette il dito nella piaga, Invitando tutti a darsi delle regole risolutive, per altro per quel che loro stessi denunciano, non va bene? Si lamentano però se si cerca di smantellare il vero sistema delle bufale non va piú bene?
I media tutti portatori di verità assoluta ?
O la verità é che in effetti la vera intenzione é di monopolizzare la parola scritta, isolando o oscurando addirittura chi non fa parte del circo mediatico?
L'argomento é si soggetto che si protrae nel tempo e abbisogna si di interventi di regolarizzazione, ma questo non deve essere esclusivamente messo in mano agli stessi che né hanno potuto abusare fino alla nausea, e che ora con libero arbitrio e la benedizione di chi sente il fiato del popolo sul collo, si prepara per mettere la museruola alla rete.
 Anche d'avanti all'evidenza ora si nega che tutti, e dico tutti, i media hanno diffuso delle bufale per compiacere al potente di turno, al partito Etc. ( anche in buona fede per carità ) notizie che screditano, di comodo, di parte, ma sempre di balle si tratta...
la rete, o meglio l'utente comune, a volte puó essere credulone e abbocca a qualsiasi notizia, lo fa perché non ha i mezzi per verificare, e quindi esiste il rischio che queste bufale siano diffuse. Quale terreno migliore per la stampa scaltra, asservita a delle forze politiche, a delle corporazioni che la foraggiano, se non la rete in questo caso? E qui si accavallano le contraddizioni; é certo quindi che non sarà facile intervenire in modo giusto per contrastare milioni di notizie false nel web.
Quel che viene meglio é che tutti sentendosi in colpa (inconfessata)vangano contro accuse, tutti uniti quando c'é da proteggere la mangiatoia che galleggia "in un mondo di privilegi da cui con certo distacco si vede tutto" e a cui devono rendere obbligatorio servigio. 
Lo ""Tsunami che si dovrebbe abbattere sul comune di Roma"" potrebbe trovare ragioni e responsabilità nelle precedenti amministrazioni, non certo nel consiglio della Virginia Raggi che prova in qualche modo di rendere alla capitale tutta la dignità perduta. Non centra nulla con il tema, ma é pur sempre oggetto dove puntare delle ipotetiche debolezze per portarle poi alla gogna mediatica; ma la gogna é lecita secondo molti di loro, non é una bufala, ma non é neppure specchio di verità, diciamolo.
Tutti contro insomma, nonostante una ventina di milioni di consensi.                                                       Ora sappiamo; ne siamo quasi certi, in Italia é già iniziata la guerra civile. Il nemico della collettività, quello che illude, che inganna, che devia, che manovra, ora ha anche un'identità costituita in ordine alfabetico dell'ordine degli scribacchini di corte.
Un certo eccelso "Gary North, uomo con la schiena dritta e le idee sane e chiare" scrisse così:
"scribacchini e intellettuali di corte finirete sotto le macerie del ridicolo"

Lo disse in base a delle delicate tematiche venute al nodo nel suo tempo, ma é una frase che calza bene anche su quanto emerge in questi giorni sulle libertà di opinione in Italia, sulle bufale in rete, e sulla chiacchierata serietà dei media in relazione alla diffusione delle notizie, non sempre vere. La colpa vuole che sia esclusivamente addossata all'utente "disarmato" che legge, riporta ed esprime delle impressioni, e sono queste che in effetti fanno paura quando trovano poi lo spazio e il tempo per diventare opinione collettiva che si organizza e diventa corrente di contrasto politico.
I giornalisti che reputano di essere veramente professionalmente e intellettualmente onesti dovrebbero dissociarsi da quella matassa mal sana di intrecci di interessi e di abusi di poteri per rendersi veramente liberi e autonomi; rinunciando anche ai finanziamenti pubblici si intende. Allora, e solo allora si potrebbe parlare di onestà intellettuale e professionale...
http://www.repubblica.it/politica/2017/01/03/news/m5s_proposta_grillo_una_giuria_popolare_per_smascherare_media_-155334540/?ref=HRER3-1

di Barolus Viginti
Il populista

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