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martedì 20 luglio 2010

Regione Autonoma della Sardegna


Sardegna Notizie
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LA NEWSLETTER SULL'ATTIVITA' DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE
Anno IV, n° 120 - 16.07.2010
serre fotovoltaicheSerre fotovoltaiche: intesa tra Regione e associazioni 
"La promozione e l'utilizzo del fotovoltaico in agricoltura, e in particolare sulle serre produttive è uno dei punti decisivi della grande riforma in agricoltura che la Giunta sta portando avanti e lo strumento essenziale per concretizzare la multifunzionalità energetica, garantendo un'integrazione del reddito". Così ha detto Prato.
Assessore Manca conferenza stampa Fondo MicrocreditoMicrocredito, arrivate quasi 2.000 domande: superato il plafond 
Le richieste di contributo (da un minimo di 5mila a un massimo di 25mila euro a tasso zero, da restituire in cinque anni) hanno sfondato la quota di 46 milioni di euro ma, come ha precisato Manca, bisogna tenere conto di un fisiologico 10-15 per cento di "non conformità" che non consentiranno di accedere al microcredito.
Sassari Lavori pubblici, prima casa: finanziate tutte le domande di contributi 
"Abbiamo raggiunto un risultato importante e realizzato un impegno preso all'inizio di quest'anno - ha dichiarato l'assessore dei Lavori Pubblici Angelo Carta -. La dotazione finanziaria aggiuntiva, prevista dalla Giunta regionale, ci ha consentito di soddisfare tutte le domande ammissibili presentate dai cittadini".
Ussassai Sa coia antiga ScialleLe adesioni per la manifestazione "Italian Expo" di Chicago 
Occasione importante per le imprese italiane che vogliono instaurare rapporti commerciali negli Stati Uniti. Italian Expo, infatti, è un salone espositivo concepito per promuovere l'eccellenza dello stile italiano nei campi della moda, design, agroalimentare e turismo.
pannelli fotovoltaiciPubblicato l'elenco dei beneficiari del bando fotovoltaico 2009 
Quasi 5 milioni di euro alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati diversi dalle imprese per la realizzazione in Sardegna di impianti di produzione di energia da fonte fotovoltaica. Il contributo è compatibile con gli incentivi statali, il cosiddetto "conto energia".
casa, edilizia, abitazioneLa seconda graduatoria definitiva dei contributi a fondo perduto per la prima casa 
1728 le domande inserite nella graduatoria redatta dal Servizio Edilizia residenziale dell'Assessorato dei Lavori pubblici, di cui 845 ammesse e 883 ammissibili. Disponibile anche l'elenco delle domande escluse.
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Serre fotovoltaiche: intesa tra Regione, associazioni agricole e industriali

Serre fotovoltaiche: intesa tra Regione, associazioni agricole e industriali
"La promozione e l’utilizzo del fotovoltaico in agricoltura, e in particolare sulle serre produttive - spiega l’assessore Prato - è uno dei punti decisivi della grande riforma in agricoltura che la Giunta sta portando avanti e lo strumento essenziale per concretizzare la multifunzionalità energetica, garantendo così per le nostre imprese agricole un’integrazione del reddito aziendale e un abbattimento dei costi di produzione".
"La promozione e l’utilizzo del fotovoltaico in agricoltura, e in particolare sulle serre produttive - spiega l’assessore Prato - è uno dei punti decisivi della grande riforma in agricoltura che la Giunta sta portando avanti e lo strumento essenziale per concretizzare la multifunzionalità energetica, garantendo così per le nostre imprese agricole un’integrazione del reddito aziendale e un abbattimento dei costi di produzione".
serre fotovoltaicheAscolta la notiziaAscolta la notizia

CAGLIARI, 13 LUGLIO 2010 - Fronte compatto tra Regione e mondo agricolo per l’introduzione del fotovoltaico in agricoltura. Al termine di un vertice convocato ieri a Cagliari dall’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, Coldiretti, Confagricoltura, il Comitato regionale per le energie rinnovabili (Enri) e i rappresentanti di Confindustria e Api Sarda hanno condiviso la bozza del documento che l’assessorato ha predisposto e che fornisce ulteriori chiarimenti e di semplificazione sulle serre fotovoltaiche, sui relativi requisiti e sui criteri per la loro realizzazione. Inoltre, un gruppo di lavoro specifico dell’assessorato sta operando per definire e snellire le procedure di autorizzazione. L’obiettivo è ottenere per il comparto 500 megawatt e il massimo incentivo del Conto energia.

"La promozione e l’utilizzo del fotovoltaico in agricoltura, e in particolare sulle serre produttive - spiega l’assessore Prato - è uno dei punti decisivi della grande riforma in agricoltura che la Giunta sta portando avanti e lo strumento essenziale per concretizzare la multifunzionalità energetica, garantendo così per le nostre imprese agricole un’integrazione del reddito aziendale e un abbattimento dei costi di produzione. L’incontro di ieri è servito per condividere strategia e soprattutto le linee guida da mettere in campo in materia. Tutti hanno convenuto che potranno essere autorizzate le serre fotovoltaiche solo per chi svolge direttamente l'attività agricola o abbia la qualifica di socio di maggioranza negli organismi societari produttori, evitando così dannose speculazioni, e gli impianti serricoli produttivi con un livello di illuminamento pari o superiore al 75%".

Soddisfazione per il lavoro dell’assessorato è stata espressa dai rappresentanti dell’Enri, e in particolare per aver cercato la concertazione sul documento e sulle procedure di autorizzazione.
serre fotovoltaicheAscolta la notiziaAscolta la notizia

CAGLIARI, 13 LUGLIO 2010 - Fronte compatto tra Regione e mondo agricolo per l’introduzione del fotovoltaico in agricoltura. Al termine di un vertice convocato ieri a Cagliari dall’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, Coldiretti, Confagricoltura, il Comitato regionale per le energie rinnovabili (Enri) e i rappresentanti di Confindustria e Api Sarda hanno condiviso la bozza del documento che l’assessorato ha predisposto e che fornisce ulteriori chiarimenti e di semplificazione sulle serre fotovoltaiche, sui relativi requisiti e sui criteri per la loro realizzazione. Inoltre, un gruppo di lavoro specifico dell’assessorato sta operando per definire e snellire le procedure di autorizzazione. L’obiettivo è ottenere per il comparto 500 megawatt e il massimo incentivo del Conto energia.

"La promozione e l’utilizzo del fotovoltaico in agricoltura, e in particolare sulle serre produttive - spiega l’assessore Prato - è uno dei punti decisivi della grande riforma in agricoltura che la Giunta sta portando avanti e lo strumento essenziale per concretizzare la multifunzionalità energetica, garantendo così per le nostre imprese agricole un’integrazione del reddito aziendale e un abbattimento dei costi di produzione. L’incontro di ieri è servito per condividere strategia e soprattutto le linee guida da mettere in campo in materia. Tutti hanno convenuto che potranno essere autorizzate le serre fotovoltaiche solo per chi svolge direttamente l'attività agricola o abbia la qualifica di socio di maggioranza negli organismi societari produttori, evitando così dannose speculazioni, e gli impianti serricoli produttivi con un livello di illuminamento pari o superiore al 75%".

Soddisfazione per il lavoro dell’assessorato è stata espressa dai rappresentanti dell’Enri, e in particolare per aver cercato la concertazione sul documento e sulle procedure di autorizzazione.

Autonomia, federalismo, sovranità secondo Claudia Lombardo

Autonomia, federalismo, sovranità secondo Claudia Lombardo

Di questi tempi piace la moda delle riscritture. C'è chi si riscrive il corpo con i tatuaggi, chi si riscrive una vita nel modo virtuale, chi riscrive Bibbie e Vangeli e chi - patendo per non poter agire altrimenti - le spara grosse sulla necessità di riscrivere la Carta Costituzionale o lo Statuto regionale.
Leggo dalle agenzie dell'intervento della presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ad Abbasanta al Convegno organizzato da Cgil, Cisl e Uil Federalismo, Autonomia, Sovranità: un nuovo Patto Costituzionale per la Sardegna.
"E' il momento di rivendicare, per la nostra isola, una accresciuta personalità giuridica, fondata sulla profonda consapevolezza che l'autonoma determinazione sia l'unico strumento che può creare, all'interno del nostro ordinamento statale, le migliori condizioni affinché una regione insulare possa recuperare i ritardi infrastrutturali derivanti dalla particolare condizione geografica. Dunque, e' urgente, riscrivere lo Statuto sardo". Dice la nostra Presidente.
Eureka! Esclamo come finalmente liberata dalle restrizioni dell'ortodossia che per decenni deve avermi accecata. E vengo colta da un'inattesa illuminazione. Ecco il problema vero della Sardegna: si tratta di riscrivere lo Statuto sardo, riscriverlo dall'inizio, sia chiaro, partendo dal foglio bianco.
Ed io che ero certa che l'autonomia dovesse essere esercitata più che nuovamente rivendicata e che il nuovo articolo 8 dello statuto regionale voluto dalla precedente legislatura di centrosinistra avrebbe obbligato il governo centrale, tenuto al rispetto delle norme e degli impegni, a trasferirci le risorse che ci spettano. Ma soprattutto non avrei mai dubitato che gli amministratori regionali, di qualsiasi parte politica, non si sarebbero battuti per assicurare le entrate che spettano di diritto alla Sardegna. Entrate che, a seconda di come si chiuderà la riforma federalista, potrebbero rappresentare la nostra ancora di salvataggio.
Evidentemente però ad alcuni sfugge che l'autoderminazione non si accontenta di una manciata di noccioline e che l'attuazione del federalismo richiede tutte - e forse ancor di più - quelle risorse che il governo di Roma sta decidendo di sottrarre alle regioni e alle amministrazioni locali.
Certo, non posso imputare ad altro che a un lapsus il silenzio assordante e complice dei presidenti Cappellacci e Lombardo di fronte al governo nazionale che tiene nell'incertezza il concreto trasferimento delle risorse della Sardegna. Ed è certo per una svista se in commissione bilancio, di cui sono vice-presidente, la maggioranza sta rilanciando il dibattito sulla necessità di norme di attuazione di cui non c'è alcun bisogno, dato che: "i tempi sono maturi - ha detto la presidente Lombardo ad Abbasanta - non possiamo dilungarci oltre, é già iniziato il conto alla rovescia".
Forse il countdown non era ancora iniziato quando i milioni dei fondi Fas destinati al recupero della Sardegna e a colmare i ritardi infrastrutturali sono stati regalati dal centrodestra regionale al governo nazionale.
Certo, che ci sia dell'originalità nel pensiero autonomista e federalista del centrodestra mi è parso lampante almeno da quando l'assessore Baire ha deciso di utilizzare fondi regionali destinati alla scuola per tappare i buchi delle sforbiciate della ministra Gelmini. Ma poi ho capito che questo modo di procedere non era isolato, ma una questione di metodo. Accipicchia, mi son detta, hanno trovato la norma di principio! E infatti lo stesso Presidente della Regione l'ha confermato: faccio quanto mi chiedono da Roma, ammette candido intorno alle tempeste che gli ronzano intorno.
Davvero i più vivi complimenti alla Presidente e al Presidente per aver saputo tracciare una tanto originale "via Sarda al federalismo" addirittura dotata di fermata intermedia. 
Nella fin troppo condivisa necessità di una riforma statutaria, finanche dopo l'appello di Abbasanta all'unità, non mi resta che sperare che Presidenti e maggioranza, da qui allo Statuto che verrà, si prodighino almeno perché l'esistente non continui ad essere così vergognosamente e malamente calpestato dal governo nazionale.
17 luglio 2010

lunedì 19 luglio 2010

Festa in autostrada-Avvento eccezionale nel NRW

Evvento eccezionale oggi nel NRW
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Da Dortmund a Duirsburg, autostrada A40 oggi niente auto niente qualsiasi altro mezzo a motore.
Tutti in bici pattini a piedi e altri trabicoli a pedali; C'erano persino delle birrerie a pedali.
Qualcuno dirá barole oggi a bevuto, invece no, tutto vero, si tratta di una specie di carro, nel mezzo ci sta un grande inpianto di birra alla spina refrigerante al punto giusto, due persone che spinano e servono, intorno tanto di bancone e seggiolini adeguati e collegati ai pedali, ogni uno come una normale bicicletta, d'avanti l'autista. Ogni uno quando si é fatto la sua fresca PILS scende e viene sostituito da un'altro. I clienti non mancano, L'autostrada A40 Dortmund-Duisburg, per 60 km ha potuto contare da questa mattina alle 10 sino alle diciassette qualche milione di persone in transito.
le due corsie verso Sud erano adebite al commercio e allo svago, ai concerti di ogni tipo sotto ogni cavalcavia, ai ristoranti mobili, alle tavolate lunghe centinai di metri. Vi assicuro che vi era di tutto, cori, bande musicali, spettacoli circensi, di ogni tipo, e tanta improvisazione da parte dei partecipanti, veramente stupefaccente.
Le corsie verso Nord a tratti nell'ora di punta, dalle 12 alle 14 erano intasate da migliaia di biciclette che per 60 chilometri diventano centinaia di migliaia, un ospettacolo incredibile, bellissimo l'averci partecipato con la mi montebike.

Per far si che l'evvento venisse realizzato, la macchina organizzatiiva si cominciata a muovere ieri sera alle 22, le forze dell'ordine hanno bloccato tutte le rampe di uscita e di accesso all'autostrada. Nel giro di due ore non vi transitava piú nessun mezzo. Dopo di che hanno comminciato a prendere posizione le postazione di socorso, vigili del fuoco, apparati della protezione civile, e altri servizi di aiuto civile. Ogni chilometro un'autotreno della societá di supermercati edeka avrebbe proveduto al ristoro dei ciclisti, con bevande fresche, frutta, biscotti. Inoltre una ventina di toilette mobili avrebbero dovuto servire per gli altri bisogni. Tutto perfetto. Tanto di conplimenti a tutti coloro che hanno favorito la riuscita di un'evente di queste proporzioni.

Per me giormata indimenticabile, con alcuni amici e amiche siamo entarti in autostrada alle 11 e ne siamo usciti alle cinque e mezza. Solo il tempo di ristorarci in tre tappe, poi Essen -Duisburg-Essen A40 tutta in bici andata e ritorno, 80 chilometri fantastici.
Autostrada A40 Essen-Duisburg

lunedì 28 giugno 2010

Brancher: telepatia da San Vittore - Marco Travaglio

Berlusconi e compagni di merende, Non fosse hanno mandato l'Italia sul lastrico meritavano una carriera strepitosa come attori comici! Quante risate! Ecco perché quegli del Bagaglino (Pippo Franco, Gullotta, Martufello e seguito) hanno chiuso, sono stati sostituiti dai veri politicanti di quest'Italia zoppa e sciancata per opera di Silvio Berlusconi e le varie mafie che infestano il sistema Italia.

mercoledì 16 giugno 2010

domenica 30 maggio 2010

Duetto palliativo


piero386
Re: barole cosmos: Sardigna Natzione
Senza andare di molto indietro nel tempo, solo negli ultimi trent'anni non si contano piú i personaggi che si sono destinti dando il loro contributo in tutti i campi.
Peccato peró che nonostante ció la Regione non abbia un riscontro piú glorioso nei confronti del mondo....
Motivo? Forse perché manca l'identitá in quanto non si ha appartenenza al nazionalismo.
Si definisce nazionalismo l'ideologia, nata nel XIX secolo, relativa a quelle dottrine e movimenti che sostengono l'affermazione della nazione intesa come collettività omogenea e ritenuta depositaria di valori tradizionali tipici ed esclusivi del patrimonio culturale e spirituale nazionale, sebbene questa definizione non sia univoca.
Ecco se pure i Sardi hanno radici profonde nelle tradizioni e nella loro cultura, non sono mai riusciti a coltivare lo spirito nazionalistico di indipendenza, ed é questo il vero nodo che inpedisce all'isola di svilupparsi con le proprie forze (che sono Impomnenti) con la sua "agressivitá" PER ESSERE AL PASSO CON IL MONDO.
Pensiamo all'Israele ad esempio. Estensione territoriale pressapoco simile alla Sardegna, ma con la differenza che Israele é una grande potenza economica e militare; la Sardegna invece dipende in quasi tutto da Roma e dagli usurpatori di turno. C'é molto da dire ancora su questa direzione per chi vuole ragiorarci un po.
Ma una cosa é pur certa, bisogna darsi una svegliatina, giusto per non rimanere schiacciati.....
Sardegna Nazione, un sogno ma anche necessitá urgente per la salvezza del popolo Sardo.
Inviato il: 28/5/2010 15:47
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barole20
Re: barole cosmos: Sardigna Natzione
Non vorrei aprire polemiche sterili ma i fatti sono chiari per tutti i Sardi. (Va bé tanto chi vuoi che ci caga)
É stato detto da molti, e da me piú volte, che i motivi e i modi di essere dei Sardi sin dai tempi antichi sono catalizzabili nella propria mentalità, con ulteriori varianti individuali e trascendendo dalla storia generale. Viene da pensare e da dire che non c'é speranza, non cambieremo mai, almeno fino a quando non ci sarà una presa di coscienza generale forte, in modo da aprire le menti.
Per non andare lontano si possono fare degli esempi qui nello stesso forum per quanto sia dura, incosciente e inconsapevole la "naturale ottusità" che incatena le nostre menti. Mi riferisco alla contrarietà che si manifesta quando qualcuno realizza qualcosa che assomiglia alla propria ( anche virtuale non importa, lo stesso viene percepito come un pericolo, quindi da ostacolare o abbattere) In altri luoghi fatti del genere vengono visti come germogli di forza associativi, quindi di crescita da difendere e coltivare insieme. Nella mentalità inconsapevole dei Sardi invece viene visto come concorrenza sleale che porta all'isolamento e all'incomunicabilità. risultato: stagno di crescita e di sviluppo con conseguenze negative per tutti.

Ancora prima di avere un spirito nazionalista penso bisogna avere e rinforzare lo spirito di fratellanza, sentire il popolo Sardo come una grande famiglia, avere una mente libera che sappia appoggiare e condividere ogni idea e progetto mirata a migliorare l'esistenza di ogni singolo individuo.
Ma ancora prima di tutto bisogna togliere il burga che avvolge il cervello, e chissà un giorno la Sardegna possa partecipare ai mondiali di calcio con la sua bandiera natzionale
Alla prossima

lunedì 26 aprile 2010

La stretta nucleare di Putin e Berlusconi "Accordo con Russia, prima centrale in 3 anni"

Silvio ogni volta che c'é da distogliere l'attenzione da qualche bega, (questa volta litigio fra Berlusconi e Fini) viene fuori con l'intenzione di tornare al Nucleare. A darli man forte, prima Sarkozy, che garantisce appoggio importante con l'usurata tecnologia Francese su cui centrali cominciano a fare acqua da tutte le parti, acqua radiativa per intenderci; e c'é da segnalare, fra centrali Francesi e Tedesche la frequente chiusura di impianti per il verificarsi di incidenti ad alto rischio catastrofico.
Dopo il litigio all'interno del PDL con Fini, molto difficilmente riconciliabile, Ecco che puntualmente arriva dalla Russia il suo amico Putin, e anche con lui riporta e stipula accordi piú o meno fasulli sul tema nucleare. Azzarda nel dire che nel giro di qualche anno avremmo la prima centrale in attività produttiva, ignorando totalmente che se anche dicesse il vero, ed iniziando i lavori domani, ci vogliono almeno dieci anni prima di usare energia prodotta da una centrale costruita in Italia.
Italia presa per i fondelli insomma, dopo Lui Putin, Sarkozy, gli artefici sono sempre gli stessi: Tronchetto Provera, Bertolaso, Bonaiuti e tutti gli altri di sponda, e con un curriculum da fare invidia ai vari Brusca & company.

La Repubblica riporta cosi la notizia:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/04/26/news/berlusconi-putin-3629213/

venerdì 16 aprile 2010

Per Marcello Dell'utri chiesti 11anni di reclusione

Undici anni di reclusione chiesti in appello per Marcello Dell'Utri. Un'altra triste prova che l'Italia é governata anche da infiltrazioni  mafiose. Amico e socio in affari con Silvio Berlusconi da sempre, Interlocutore numero uno fra Mafia Siciliana e Stato Italiano. Si conclude con la requisitoria del Procuratore Nino Gatto il processo in appello che vedeva imputato Marcello Dell'Utri: chiesti 11 anni di reclusione (nove gli aveva giá presi in primo grado) per reati gravissimi, che vanno dall'associazione mafiosa, alla corruzione, con insistenze tentativo di inquinare le prove che lo riguardano.
Riporto un servizio da Repubblica:
Chiesti 11 anni di carundefinedcere per il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri. Si è conclusa con questa pesante richiesta la requisitoria del procuratore generale Nino Gatto al processo d'appello per il senatore del Pdl. Una richiesta motivata: "Il processo ha evidenziato una propensione dell'imputato a inquinare le prove". Nino Gatto affronta il capitolo della requisitoria riguardante i rapporti che Marcello Dell'Utri avrebbe intrattenuto con un falso pentito, Cosimo Cirfeta: "Tramite l'avvocato difensore di Cirfeta, Dell'Utri ha promesso soldi e un lavoro. In cambio, chiedeva delle dichiarazioni che avrebbero dovuto scagionarlo". Secondo il procuratore generale, nel complotto del falso pentito avrebbe avuto un ruolo anche "l'agente Betulla, ovvero il giornalista Renato Farina - spiega Nino Gatto - che è stato giudicato in altra sede per aver aiutato alcuni agenti segreti ad eludere le investigazioni nei loro confronti, nell'ambito delle indagini sul rapimento di Abu Omar". In aula, il procuratore legge il capo d'imputazione riguardante Farina, coinvolto nelle azioni di spionaggio organizzate dall'ex agente del Sismi Pio Pompa, fra Roma e Milano.

"Questa vicenda - dice Nino Gatto - ci dice dei mezzi istituizionali di cui l'imputato si è servito per deviare le indagini". Mentre il pg parla del caso Farina, Dell'Utri esce dall'aula della corte d'appello e fa una dichiarazione ai giornalisti che lo raggiungono: "Se mi lasciano in pace, se mi assolvono sono disposto a lasciare tutte le cariche politiche, non mi interessa fare politica. Io faccio il senatore per difendermi dal processo. Io mi difendo dall'attacco politico perché il mio è un processo politico, per questo faccio politica. Sì, vi sembra strano? - ribadisce - Sono entrata in politica per difendermi".

Fonte: repubblica.it