Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

giovedì 10 febbraio 2011

Nucleare italiano

LA TRAGEDIA INFINITA DEI CONVOGLI CONTENENTI SCORIE NUCLEARI CHE INTERESSANO DIRETTAMENTE ANCHE L'ITALIA NONOSTANTE IL REFERENDUM ABROGATIVO DEL 1987


sabato 5 febbraio 2011

Taranto Chiama Italia - Maratona dei beni comuni

Ecco le ultime importanti novità da parte di PBC.

Domenica 13 febbraio dalle 14 alle 20,30 assolutamente da non perdere la maratona dei beni comuni – Taranto chiama Italia (salute, ambiente, occupazione, territorio) in diretta da tutta Italia: la puoi seguire direttamente da casa, con il tuo computer suwww.perilbenecomune.net! Interverranno medici, esperti, giornalisti, oltre a rappresentanti di comitati.

Presentazione dell’evento - http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:362

Video spot - http://www.youtube.com/watch?v=GCrNpWniQ6k

Editoriale - http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:364

Altri appuntamenti: in Sardegna (18 febbraio) e in Campania (21 febbraio): non perdere di vista l’apposita sezione “Agenda” sul sito di Per il Bene Comune!

Nuova sede PBC: in Via Recchi 31, 44122 Ferrara – Tel./Fax. 0532 733656

Adesioni: è cominciata la campagna di adesioni 2011 a Per il Bene Comune. Partecipa anche tu! Per diventare parte attiva di PBC o per rinnovare la tua vecchia adesione, basta cliccare qui: http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:1:2:164 Il modulo di adesione deve essere spedito via fax o email (o via posta ordinaria) entro il 31 marzo.

Il Punto: continua l’appuntamento del mercoledì con la rubrica Il Punto. Mentre vi invito a seguire lo speciale “Il Punto con la Dottoressa Gentilini” su inquinamento e salute di mercoledì 9 febbraio, potete seguire la scorsa puntata sul blog dedicato: http://ilpuntotv.blogspot.com/

Infine, PBC ha partecipato alla segreteria operativa di Uniti e Diversi, che si è tenuta a Milano il 30 gennaio. In allegato ricevete il verbale dell’incontro.

Continuate a seguire il sito www.perilbenecomune.net per essere sempre aggiornati e...passate parola!

venerdì 4 febbraio 2011


Le false promesse del nucleare

di Mario Tozzi, da La Stampa

Un’intensa campagna pubblicitaria, fintamente imparziale, cerca di indurre da qualche settimana nelle teste dei cittadini l’idea che sia ora di tornare all’energia nucleare. Gli italiani si erano peraltro espressi, in assoluta maggioranza, contro già nel 1987, e hanno sempre ribadito, nei sondaggi, la loro generale contrarietà all’atomo. Oggi si cerca di far pensare che il contesto sia cambiato, che è giusto cambiare idea e che Cernobil è ormai lontana. All’interno di un auspicato dibattito di idee il cui risultato, però, sembra già scritto: i tempi sono maturi perché l’Italia abbracci questa forma di energia. Nessuno di questi presupposti è, però, purtroppo vero. Purtroppo, perché chi non vorrebbe una forma di energia potentissima (un kg di uranio arricchito fornisce tutta l’energia di cui un italiano ha bisogno nella sua intera vita), sicura, priva di inquinanti o di emissioni clima-alteranti e magari inesauribile e a buon mercato?

Il contesto non è cambiato rispetto a 25 anni fa, anzi, semmai è peggiorato rispetto alla scelta atomica. La tecnologia è ancora sostanzialmente quella, figlia del lavoro di Fermi negli Anni Quaranta: non esistono impianti nucleari di quarta generazione. È come se, entrando in un negozio di elettrodomestici, chiedeste una radio a valvole. I miglioramenti non hanno impedito incidenti come quello di Tokaimura (Giappone 1999), né che i reattori francesi siano spesso arrestati per problemi. L’Italia dipende forse di più oggi dall’estero per i combustibili fossili, ma l’uranio non evita questa dipendenza, semmai l’accentua, visto che non ne abbiamo nel sottosuolo patrio e che le riserve mondiali sono valutate in 5 miliardi di tonnellate, che basteranno, forse, per ancora mezzo secolo (se non si costruiscono nuovi impianti, altrimenti le scorte si riducono di conseguenza, tanto che si rischia di costruire impianti che non avranno più combustibile, vista la vita media di oltre 40 anni).

I costi sono addirittura, in proporzione, aumentati: una centrale necessita di 8-9 miliardi di euro (stima Areva, che costruisce i reattori Epr) che non si capisce bene quale investitore privato possa mettere in campo. Secondo il Mit il costo medio del capitale nucleare è superiore (10%) a quello delle altre fonti energetiche (7,8%). E secondo Moody’s il prezzo medio dell’energia nucleare è più elevato del gas (+26%), ma anche dell’eolico (+21%), arrivando alla media, per MWh, di 151 dollari. In realtà noi sapremmo quanto costa esattamente 1 kWh prodotto per via atomica solo quando il primo kg di uranio della prima centrale nucleare al mondo sarà reso innocuo. Cioè più o meno fra 30.000 anni. Sono le spese di smantellamento e di inertizzazione delle centrali e delle scorie, le «esternalità» nucleari, del tutto comparabili a quelle del petrolio o del carbone: costi sociali che pagano sempre i cittadini in termini di sanità e benessere.

Il problema delle scorie è irrisolto: non esiste al mondo nemmeno un sito definitivo per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Pensare che un giorno sarà disponibile una tecnologia adatta significa addossare alle prossime generazioni un fardello che nessuno ha il diritto di affibbiare. Non si sa poi bene dove costruire la prossima centrale in un Paese che è sismico, soggetto a rischio idrogeologico e vulcanico, densamente popolato e quasi privo di pianure e di grandi corsi d’acqua. Una nuova centrale Epr necessita di oltre 65 metri cubi al secondo di acqua e non si sa nemmeno se il Po possa sostentarla in eventuali periodi di secca. Resta il mare, con tutti i problemi di inurbamento residenziale che si possono immaginare.

Il ricorso al nucleare è una scelta di grossi gruppi industriali supportati dalle banche d’affari, che non tiene in nessun conto l’ambiente e le esigenze dei cittadini (in Italia la gran parte dei comuni si è dichiarata denuclearizzata). Certo, è lecito fare i soldi sul nucleare, ma li si fanno anche sulle mine antiuomo o sulle armi senza che ciò susciti cori d’entusiasmo. Efficienza energetica nella produzione e negli usi finali dell’energia, migliore coibentazione di case e palazzi (1/3 dei consumi totali, che può essere ridotto del 50-70% senza perdite di benessere, ma solo costruendo meglio e isolando termicamente), eliminazione degli sprechi, risparmio energetico, decentramento: questi sono i comandamenti da seguire oggi. Aspettando magari un nucleare senza scorie o l’idrogeno che verrà.



(27 gennaio 2011)

mercoledì 29 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica" Parte seconda

Premetto intanto non volessero lor signori offendersi per questo mio racconti basato su uno spirito umoristico scherzoso e libero da cattive intenzioni, onde evitare sterili e inutili commenti, accompagnati da tutta una serie di roncolate, e per tanto invoco il mio tutelare protettore che mi tenga al riparo dalle : "cavunas ostas in palas meas, liberamus domine, Amen".........
Nel tentativo di dare risposte concrete alle domande lasciate in sospeso rischio di restare impigliato e a digiuno: niente  1)*"petza imbinada" e tanto meno 2)*"Randuledda cun tzirisu"
Tutto ha il sapore di un bluff! Tutte menate dedite all'occorrenza dunque, per non sentirsi (Mosca Bianca) isolato in prossimità delle feste. Che ci sia da presupporre a una sorta di bluff lo si capisce dal revival dei Post successivi riproposti su B.net ( in quanto scritti in passato e fanno si intendere che lui é sempre lo stesso: caustico ed evocativo nei fatti e nel rimembrare le vicissitudini del paese dei miracoli.

Nel 3)*Der Bürger des Landes von Wundern é tempo di mea culpa, tutti si sentono, alcuni fanno finta, come lui d'altronde, nel sentirsi piú buoni, disponibili e affabili verso il prossimo, e per tanto non vuole essere a meno. Ci fossero in programma feste di matrimoni, battesimi, e altre ricorrenze non se li sarebbe fatti scappare di certo! Assopito forse dal clima, dagli odori, e se non dal Pachistano nero, dalla serie di cicchetti di 4)*"binu filtrau" straccannati già di primo mattino prima del vespero di Natale.
Unitosi con spirito di sacrificio alla forza della tradizione; assorbito per di piú da tutte le celebrazioni, compresa 5)* "Sa miss'e Puddos".
 Adesso magari tutti a domandarsi: "io c'ero ma non mi sono accorto della sua presenza". Lui era infatti mimetizzato dietro il pilastrone che regge le arcate anti accedente alla sacrestia, vestiva un giaccone sul grigio porpora tonalità tradita perché dominato dall'ombra, in quanto rendeva difficile fare distinzioni fra lui e il pilastrone, scelta strategica da camaleonte insomma, anche perché la parte non era direttamente illuminata dalle fotoelettriche di Don Isidrus, che invece facevano luce a giorno sulla scena delle celebrazioni ( chissà se le usa (le fotoelettriche) anche per le confessioni dei fedeli!) mi sono domandato con certa curiosità.

Piú intercettabile era invece il suo fedele e inseparabile amico Karra , in quanto vestiva leggero per fare il figo, in barba al clima polare che da giorni ha investito l'isola; fra borchie, orecchini e gadget vari, rifletteva in tutte le direzioni raggi tipo laser di vari colori, pareva l'impianto luci del "Moulin Rouge":  Lui era appollaiato su una panca da dove poteva dominare la zona in cui si esibivano dopo 40 anni i B-Boys della quale vanta  essere uno sfegatato fans; lo manifestava urlando ad ogni pezzo eseguito: "Bis-Bis-Bis, come se fosse in un concerto da stadio, per quanto lo Diacono majore gli lanciava degli sguardi di disapprovazione che lo tagliavano in due, parevano siluri, ma lui indifferente vedeva solo i suoi attempati idoli intenti nell'esecuzione del vecchio repertorio dalle quale cavallo di battaglia fu e rimane: " Signore sei tu il mio pastore" e "Dio é morto" di Francesco Guccini.

Come vedete é difficile essere uno diverso dall'altro 6)* "in the land of miracles" e questo é l'accorgimento valutativo che frullava nei meandri celebrali del nostro approssimativo "eroe". Una volta tanto ha voluto fare intendere che anche lui vuole essere parte integrante e attiva nella vita sociale se pur mantenendo la sua segreta doppia personalità, un po come Don Diego de la Vegas, per intenderci. 
Da quí tutto il tram tram nel fare dichiarazioni tipo: " Non si può vivere di sole polemiche". Tant´´e che alla  circostanza non é voluto essere meno del resto della piccola comunità monferrina, basta rileggere i due revival Post,. per capire peró che Grigula rimane Grigula e che quindi leggeremo ancora le sue graffianti opinioni.

Anche se non si colloca nel rappresentare, come acclamato condottiero controcorrente, non si limita nel volerne dare  l'impressione, (forse lo fa per mantenere accesa una sorta di speranza, o forse per altro che sfugge a ogni tipo di valutazione) anche se lo fa come se tirasse il sasso e automaticamente nascondesse la mano. 
Dissacrante e dai precedenti anonimi, dunque, e distinto nella narrativa volante, testimone dei momenti, anche i piú difficili da raccontare.
Dalle apparenze allegro disinteressato a cupo e malinconico davanti alla tastiera, sempre tendenzioso al dubbio, forse ossessionato dai titoli in quanto non gli digerisce ne per forma e ne per intelletto, ne caldo ne freddo insomma. Guadagnatosi per le virtù che furono in lui nascoste, dell'eroico altruismo verso le fascie deboli, divenendo simbolo e soggetto di risonanza nell'identificazione del mal costume e delle negligenze di un popolo che fatica ad alzare il capo.
Continua

1)* marinata di carne per fare salsiccia
2)* Guanciale  e organo genitale del maiale
3)* i cittadini del paese dei miracoli in tedesco
4)* vino dolce frizzante caratteristico della Sardegna, quasi simile al vin Santo Toscano
5)* messa di mezzanotte ricorrenza della nascita di Gesú
6)* Il paese dei miracoli in Inglese

sabato 18 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica"

Dopo le ultime, anche un po confuse esternazioni di Grigula, Sicuramente molti di voi si staranno domandando cosa gli stia succedendo.
Io invece devo ammettere di essere molto preoccupato e mi domando come sia possibile cambiare all'improvviso il modo di pensare, di scrivere e di esternare come quasi da un sospiro all'altro.
Le cose sono due ho ha preso un grande abbaglio, o Ha battuto la testa da qualche parte.
L'abbaglio dunque lo escluderei a priori, non é uno che si fa abbindolare sotto un riflettore..... "e nemancu a lughe candela."
Opterei per la seconda ipotesi, cioè, molto probabilmente in questo lungo Autunno di freddo, ha sbattuto la cosa piú preziosa che possiede e cioé "Sa crebeddera" all'alambicco del padre di Karra, che tiene appeso in "Magasinu" (Cantina) e che usa per fare "l'abbardente" (Acquavite) quando gli avanza il vino da una vendemmia all'altra; considerando lo stato dell'all'alambico c'é da presupporre peró che da anni "abbardente " no arribbana a 'ndí faere, e si 'ndí cherene buffare" (Se ne vogliono bere) la devono comprare da "neghere neghere"  (personaggio vero, il nomignolo gli fu appioppato perché balbettava) di S. Lussurgiu, "kussu chi ada comprau sa mobidda in Bortigale in cambiu de una moto carrozzella prena de casu friscu e casu tostu po tratagasare".

S'ispantu meu (La mia meraviglia)
É che prima parlava solo due lingue, il Sardo e l'Italiano , egregiamente diciamo; qualche volta a dire il vero mastica anche l'inglese come se mangiasse lumacchine di mare, adesso nel giro di due giorni "azzoroddada peraulas in Latinu" come se fosse posseduto da "cracchi "cul'e pedde" (Demonio) o come se abbia letto tutto d'un fiato qualche Salmo redentivo fattogli trovare sotto il cuscino da Don isidrus per vendicarsi da tutte le critiche da lui subite in passato.
Come possibile dunque che un Angelo apocrifo tutto ad un tratto abbandona le sue leggendarie vesti (ma non la maschera) e per redenzione, ringrazia chi per astio criticava segnalandone le incongruenze -

"Ho visto la luce " dice, dico io, allora qualche abbaglio c'é stato, mi sfugge peró, il vero motivo, e lui non pare tendente a darne neppure spiegazione dettagliata, anzi proclama silenzio assoluto.
Veste giá il Sajo, mormora qualcuno maliziosamente, qualche altro l'ha visto a "Bartula accoddu" camminare nelle campagne di "Sarzauddetta" in direzione "De Su Nuraghe Accuau"
Che non sia la sua prossima dimora, penso io, con esplicita riflessione di domanda.

Insomma l'enigmatico personaggio Bonarcantese che da due o tre anni illumina gli umili e fa girare "Las pelotas" agli Aristocratici, decide di chiudersi in convento dedito alla preghiera e alla radicale redenzione, con occhi luccicanti e spiritati chiedendo perdono promettendo. dura penitenza ai limiti del masochismo estremo.

Che abbia visto gli UFO?
Trago questo pezzo dal sito Apocalisse Laica
“Guardai nell’aria e vidi immobili gli uccelli; guardai sulla terra e vidi degli operai con le mani coricate in un vaso; quelli che stavano portando il cibo alla bocca, immobili; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco che le pecore spinte innanzi invece stavano ferme; il pastore aveva alzato la mano per percuoterle, ma la sua mano era rimasta per aria. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso. Al luogo della grotta della natività, ecco una nube splendente copriva la grotta. Subito la nube si ritrasse dalla grotta, e nella grotta apparve una gran luce che agli occhi non potevano sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a che apparve il bambino”.
Secondo l’ufologo Alfredo Lissoni tale paralisi è la stessa che ricorre nelle apparizioni degli UFO.
Paralisi alla meninge?
É il pensiero che mi porta alle piú svariate supposizioni e la preoccupazione per il nostro "eroe" é giustificata dunque. In quale inganno ha messo piede, quale logica lo spinge, che tipo di roba gira nell'alto Oristanese, ha forse cambiato Pusher? O si é dato al gioco D'azzardo?
Su B.net dice
"Il dado e tratto e la via è tracciata. Grazie a Chi si preoccupa per noi ho finalmente visto la luce. Dopo il 20 dicembre risorgerò a nuova vita e d'ora in poi sarò mondo (nel senso di pulito) da vizi e costrizioni."
Capite signori miei, queste parole le scritte lui; cosa dobbiamo pensare leggendo fra le righe, che é una trovata in prossimità della ricorrenza della nascita di Cristo?
Ma allora perché non lo ha fatto anche l'anno passato?

Cosa gli friggerá nell'ipotalamo!? "Petza imbinada?" " O cantos de randuledda cun tzirisu?"

Continua

giovedì 16 dicembre 2010

Sulla scia del protestantesimo



Premessa:
Solo i dati riferenti alle date di nascita sono riportate dall'enciclopedia wikipedia, il resto e un tracciato sull'attualità contemporanea in visione approssimativa e segue con un riassunto sulla vita terrena di Martin Lutero.
DATI WIKIPEDIA :Martin Lutero, nome italianizzato di Martin Luther (Eisleben10 novembre 1483 – Eisleben, (Sassonia 18 febbraio 1546), è stato un teologo tedesco. Fu l'iniziatore della Riforma protestante.

Dati wikipedia:Atlanta15 gennaio 1929 – Memphis4 aprile 1968) è stato un politico,attivista e pastore protestante statunitense, leader dei diritti civili. È stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età di soli trentacinque anni.
Esplorando: L'altra sera mentre ascoltavo alla TV un dibattito sulla sua storia terrena, mi ha colpito il fatto che un Monaco  studioso di teologia, quindi impregnato in tutto il suo essere della condizione dettata dall'interpretazione della sacra scrittura e dei Vangeli; ma sicuramente, ancora a quei tempi, come ancora oggi d'altronde, persisteva il bisogno e l'esigenza da parte dei "figli della chiesa" di una strumentalizzazione radicale in modo da attecchire  ulteriormente ed efficacemente nelle menti. 
Martin Lutero non si schierò ma ne prese addirittura le distanze sostenendo che  "l'unico ponte" che porta a Dio si basa nelle sacre scritture contenute nella Bibbia. Sentendosi non in linea coi dettami della chiesa di Roma non ha desistito nel mettersi in conflitto, e non dal solo punto di vista personale e privato; considerando la documentazione da lui creata per giustificarne in tutta la sua reale visione le incongruenze tendenziose sull'infallibilità del papa e le trame della chiesa, ovvero la curiosità mi ha spinto  a cercare di capirne un po di piú Cercando di tracciarne un profilo; perciò sfogliando e rileggendo sul web tracciati della sua biografia, mi matura l'idea che anch'io cattolico come lo fu lui, nel cammino della mia vita mi sono trovato molte volte a fare i conti col mio credo, tentennante,  che il piú delle volte  mi mandano in crisi per ritrovarmi sempre di fronte a delle domande senza risposta, inclusa l'influenza condizionata e particolare impartitaci dai figli della chiesa sin dalle giovani età. Nessuna chance di libera scelta quindi. Peccatore prima ancora di vedere la luce del sole e per redenzione obbligato alla remissione degli stessi (peccati) espliandoIi con sottomissione intraprendendo il cammino della speranza e di abnegazione totale verso l'istituzione che opera in nome di Dio.
PRECISANDO:Intanto peró voglio ribadire precisando, come ho già fatto in passato, l'importanza della chiesa nel cammino evolutivo dell'umanità  (avrá usato pure la spada) peró quando ancora regnava solo l'istinto naturale della sopravvivenza, di poco superiore   alle altre bestie, loro con la "sapienza" con la "verità" a volte mescolata all'inganno, c'erano, un pó dovunque, a dare sostegno e coraggio: questo bisogna riconoscerlo. Se oggi l'umanità ha raggiunto un certo status é anche merito loro ( certo non possiamo parlare di equità nella distribuzione delle risorse, e questo é pure  merito loro. Merito loro é anche il sistematico stile di operare nel corso dei secoli, alleviando o infliggendo sofferenze nei popoli da convertire ) Sempre in nome di Dio; non illudiamoci quindi di vedere un mondo unito in tutte le forme di estrazione sociale per usufruire delle risorse in modo equo e a beneficio di tutti.  É in base a queste valutazione che molti si pongono delle domande e si da spirito ai conflitti personali verso imposizioni nate dalla volontà di dominio incondizionato; se pur nate sulla base di dettami positivi di sano spirito, ma pur sempre soggette a strumentalizzazione per interesse di pochi.
Penso non sia casuale la tendenza di Papa Ratzinger  nel mantenere un profilo conservatore, quindi piú tendente ad un ritorno al passato che adeguarsi ai tempi basandosi anche sulle conoscenze scientifiche conquistate dall'umanità.  Casuale non é neppure il tendenzioso comportamento dei potenti, dei politici, di chi muove i fili dell'economia mondiale, di chi é chiamato dalla volontà popolare tramite libera espressione di voto democratico per curarne gli interessi e di conseguenza il raggiungimento di uno status che permetta tutti, indipendentemente dalla razza e dal colore della pelle, un'esistenza degna di essere vissuta.  La storia di questi ultimi anni ci insegna e ci fa capire che nelle circostanze persiste un disegno comune, delle Nazioni che contano, nel dedurre che i popoli sono piú manovrabili se afflitti da povertà, ignoranza e sofferenza. Questo spiega l'attacco sistematico degli stati Europei nell'abbattimento dello stato sociale, della volontà di imbavagliare gli organi di libera informazione, di rendere piú difficile l'accesso allo studio, all'istruzione, negare la conoscenza quindi; tutto in nome di un "progresso" che ci fa pensare inesorabilmente un futuro incerto e pieno di incognite, e quindi soggetti ad essere dominati da queste forze che non a caso perseguono sistemi giá collaudati egregiamente nello scorrere dei secoli .
Per tornare quindi a Martin Lutero Monaco teologo e ribelle
individuò a suo tempo le incongruenze della chiesa di Roma difronte ai valori relativi in cui credeva profondamente, ed é per questo, penso io, che maturò in lui lo spirito di ribellione tracciandone per giunta 95 tesi contro la corruzione della Chiesa e in particolare contro il commercio delle indulgenze. Il monaco agostiniano giunge a negare l'infallibilità del papa e l'autorità dei concili, affermando che solo la Bibbia deve considerarsi fonte di verità. La riforma protestante di Lutero provoca la spaccatura del mondo cattolico: anche molti popoli di lingua anglo-sassone accolgono le idee del monaco tedesco e si separano dalla Chiesa Romana. Oggi 540 milioni di persone in tutto il mondo celebrano la messa secondo il rito dettato da Martin Lutero.
Riassunto: Quando ancora nel 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero pubblico le 95 tesi contro le indulgenze certamente non poteva prevedere che da li a poco queste opere provocano l'espandersi di una rivoluzione religiosa.
Quando ancora studiava entrò nel convento Agostiniano di Erfurt, e dopo a wittenberg dove acquisisce un'immensa conoscenza delle sacre scritture rivelandosi un'oratore di grande spessore, eccezionale a quei tempi. Al termine degli studi ottiene una cattedra  all'università di wittenberg, improntata sulla filosofia aristotelica, fondata dal Principe Federico III di Sassoni, detto il saggio, che in seguito salvó il monaco dal rogo.
A ROMA:Recatosi a Roma lutero visitó i siti sacri rimanendoci disgustato, racconterà poi che ovunque vendono reliquie di vario genere, chiodi della croce di Cristo, spine della sua corona e persino latte del seno della Madonna. Il monaco nel vedere la strumentalizzazione a scopo di lucro, si avvento subito contro le pratiche delle indulgenze, nate già al tempo delle crociate, dunque giá praticata dai precedenti Papi, e per chi non poteva aderire direttamente per liberare i luoghi Santi, era obbligato a contribuire con doni in denaro insieme ad opere di bene accompagnati dalle preghiere. Ma poi bastò anche solo il versamento del denaro fino a che si trasformo in un un immenso affare finanziario, fu cosí che Papa Leone X nell'intento di ricostruire la basilica di S. Pietro all'inizio del 1500 divulgò nel mondo cattolico Cristiano una speciale indulgenza: "una pietra per S.Pietro". Insomma pagando una certa somma alla chiesa le genti (i fedeli) poteva ridurre o cancellare per se stessi o per i parenti giá oltrepassati all'aldilà, le loro pene, basate sui peccati, da scontare in Purgatorio. In una lettera all'arcivescovo di Magonza, contenente le 95 tesi contro le indulgenze, Martin Lutero chiede per sua volontà, il desiderio di annullare le pratiche definite da lui blasfeme ( pensate. Martin Lutero che individua nell'opera del papa un comportamento blasfemo) Da Magonza non giunse nessuna risposta, in compenso, le 95 tesi che il monaco ribelle affisse anche alla porta del Duomo di witenberg, grazie anche all'invenzione della stampa a caratteri mobili, fece presto il giro dell'Europa espandendosi dappertutto, anche nei villaggi piú piccoli. davanti a tale dilagare, invano la chiesa tenta di fare cambiare idea al monaco, ma Lutero non ne volle sapere, anzi rincara la dose ed arrivo a negare l'infallibilità del papa e dei concili e dunque dichiarando come unica norma della fede la sacra scrittura. Martin Lutero a quel punto ha già dalla sua parte tutto il popolo tedesco, ma ció nonostante la chiesa lo accusa di eresia a fa si che su di lui penda la condanna  a morte. Per impedire il mandato di arresto stilato dalla chiesa, il Principe Federico il saggio fa rapire Lutero per metterlo al sicuro in un Castello. In tre anni di prigionia proteta Martin Lutero tradusse la Bibbia in tedesco e di conseguenza da al popolo la possibilità di conoscere direttamente i contenuti della sacra scrittura. La Bibbia di Lutero diventa nel giro di poco tempo un Best Seller contribuendo per di piú alla formazione di una lingua tedesca di uso comune. In conclusione tutta la riflessione  di Lutero che nasce dagli studi teologici, abolisce sia il culto dei Santi e ogni tipo di strumentalizzazione  delle  reliquie, tutti riti tranne il battesimo e la comunione. Introduce la messa nella lingua del popolo, abolisce il celibato ed afferma che solo la fede apre le porte del paradiso. Le sue idee provocano un gigantesco sconvolgimento religioso, cambiando per giunta anche il corso della storia dividendo sia la chiesa che l'Europa. Il resto é storia dei nostri giorni che si presta alla piú  onesta deduzione esente da influenze di qualsiasi tipo. Detto questo non ci aspettano tempi buoni....Buona ricorrenza della Nativitá a tutti e sopratutto abbiate fede in voi stessi, e capacità di valutazione nelle insidie della vita.

Di 
Barolus Viginti


La lobby di Dio - Ferruccio Pinotti

Non illudiamoci quindi di vedere un mondo unito in tutte le forme di estrazione sociale per usufruire delle risorse in modo equo e a beneficio di tutti....

venerdì 12 novembre 2010

Europa, il modello sociale perduto - micromega-online - micromega

Questo servizio curato da Luciano Gallino, Repubblica, non fa altro che dare conferma a ció che penso e dico da tempo. E noto ormai da tempo, sin da quando in Germania il Cancelliere era Gerard Schroder che l'attacco al modello sociale Europeo era frutto di un disegno comune.
Non fosse per le consistenti somme di denaro sottratte al fisco dei paesi comunitari, ai fondi neri usati per rattoppare qua e la, ai capitali che prendono il volo per paradisi fiscali, alle guerre in corso, A George Buch e i suoi falchi, a Osama Bin Laden, a Silvio Berlusconi e tutti quegli come lui; Oggi in Europa si stava meglio e ci fossero meno problemi


http://temi.repubblica.it/micromega-online/europa-sociale-il-modello-perduto/
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sabato 6 novembre 2010

La tragedia infinita causata da altrettanti infiniti trasporti di materiali radioattivo.


Quando la follia ruota incorporando altra follia fino al collasso.
Non é bastata l'esperienza di Assen riferente la miniera di sale diventata sito precario di milioni di tonnellate di materiale radioattivo. Precario si, perché la miniera di Assen in alcuni tratti ha cominciato a crollare favorendo L'espandersi delle falde acquifere e di conseguenza allagando le gallerie dove si trovano stoccati i fusti contenente veleni e morte, rendendoli insicuri in breve tempo se non si additano misure adeguate.
Si calcola non bastino trent'anni e miliardi di Euro per mettere al "sicuro" ( che poi visto e considerato non esistono luoghi sicuri nella pancia della terra) 


Il silenzio dei media italiani 
Adesso é notizia fresca e stranamente i media italiani ignorano l'evento, é in atto in queste ore un trasporto, unico fino ad adesso per le dimensioni e la quantità del materiali radioattivo in movimento, Verso un'altra miniera di sale nella zona del Gorleben.
Le proteste contro il trasporto di rifiuti nucleari a Gorleben hanno iniziato la mattina nel Land Bassa Sassonia Wendland. Si prevede la più grande protesta degli ultimi decenni con la partecipazioni di decine di migliaia di persone e l'impiego di migliaia di poliziotti disponbili nel posto giá dalla mattina presto.



La baattaglia di Gorleben
Il trasporto dei Castor è sulla buona strada per il confine tedesco-francese. Wendland in Bassa Sassonia,
Con più di 100 trattori, gli attivisti anti-nucleari hanno preso posizione sul luogo prestabilito per protestare ed ostacolare il passaggio delle scorie. Si calcola la presenza di oltre quarantamila persone, da quí la decisione per il dispiegamento di migliaia di poliziotti.
Gli attivisti annunciano battaglia, la temperatura dentro i Castor, (Il nucleo che contiene il materiale radioattivo e sui 400 gradi) fuori non sarà a meno quindi.
Si tratta del trasporto piú ad alto rischio di sempre, sia per il contenuto che per come puó capitolare la protesta. 
Sono previsti inoltre accuratissimi controlli sulla per tutelare il personale impiagato da probabili contaminazioni.

A Gorleben si torna a scavare nell'intento di ampliare e per verificare la possibilità di costruire un ulteriore deposito di scorie radioattive, a gli abitanti contrari si schierano con gli attivisti


Scorie senza deposito definitivo
Nel marzo di quest'anno il ministro federale dell'ambiente Norbert Röttgen (CDU) aveva annunciato la ripresa degli scavi a Gorleben. Secondo il governo, la miniera di sale di Gorleben ha le caratteristiche ideali per ospitare un deposito definitivo di scorie radioattive. Mentre dal primo ottobre l'ufficio per l'energia atomica ha ripreso a sondare il sottosuolo, a Gorleben continuano ad arrivare scorie radioattive che, provvisoriamente, vengono custodite sotto un capannone. La gente teme che il governo voglia mettere la regione davanti al fatto compiuto e con la febbre che sale fa capire che non ci stá.

venerdì 5 novembre 2010

Un nodo alla gola

Bonarcado oggi é afflitta dal  dolore per la scomparsa innaturale di una persona buona e onesta, amico mio da sempre, vicino di casa e quindi legami di ferro che legano nel rispetto e nell'affetto le nostre famiglie.

Grande generoso era nel partecipare con le sue capacità, anche fuori ordinanza, alle mansioni che gli competevano da un trentennio circa, essendo lui operaio specializzato impiegato nel comune della nostra piccola comunità. Mauro Madeddu 59 anni,cade da un'albero nel corso centrale del paese, mentre si apprestava ad eseguire la potatura dello stesso; subito trasportato di urgenza in elicottero all'ospedale di Sassari dove muore dopo poche ore dal ricovero a causa del trauma cranico riportato nella caduta.
 Chissà quante volte  nella sua carriera si é ritrovato a svolgere lavori uguali a quello che ieri fatalmente gli é costato la vita!
Una fatalità, un'imprudenza, una giornata sbagliata!? 
Si possono fare molte varianti legate alla drammatica circostanza, per la nazione ad esempio sarà un Drammatico numero che si aggiunge a una lista impressionante di nomi morti nello svolgimento del proprio lavoro, un'altra morte bianca per capirci, che fa sprofondare Bonarcado con amici, familiari e parenti nel dolore straziante per la vita che smette incolmabile e assurda.

certo, queste che seguono, forse sono dichiarazioni di circostanza stilate con una certa tecnicità e dalla quale mi astengo ogni tipo di pregiudiziale, uno, vuoi per scarsa conoscenza dei fatti, due, per non avere competenze specialistiche adeguate al caso.)
Mi ha colpito peró  non poco la dichiarazione a caldo del sindaco dott. Mario Sassu: 
Della quale afferma che lo sfortunato operaio Mauro Madeddu non era autorizzato a svolgere la potatura dell'albero su cui é avvenuto l'incidente.
 Forse era fuori servizio? O forse non gli era consentito pensare, quindi non poteva decidere come svolgere il proprio lavoro?
Eppure era un'operai specializzato, non mi si venga a dire, ora, che gli operai del comune di Bonarcado lavorano costantemente con il capo dell'ufficio tecnico alle costole,  sarebbe difficile crederci, e tanto meno sará difficile credere che sempre siano state applicate le norme sulla sicurezza. E  tutte le sue opere fatte con le sue mani, senza nessun ausilio specialistico?' In particolare in "OrtuMannu" pensate progettate ed realizzate  da lui.
Un po contraddittorie ma pur sempre parole innocue, apparentemente, ma suonano sibilline come mossa di smarcamento dalle ipotetiche responsabilità del datore di lavoro, nella fattispecie, il comune di Bonarcado a cui fa capo il nostro amato dottor Mario Sassu nella veste di sindaco.
Ora se tutto si svolve nel rispetto delle norme vigenti pace e bene a tutti, ma se tale frase serve in via legale per essere usata contro gli interessi e i diritti del povero defunto e dei familiare che ne saranno beneficiari, be allora quella frase detta a caldo mi suona ingrata e irriconoscente verso chi ha dato la vita per migliorare l'estetica del paese, anche quando si era a corto di mezzi adeguati rischiando per inteso sempre sulla propria pelle.
Pace e bene---




lunedì 1 novembre 2010

Porcate private, pubbliche menzogne - Marco Travaglio

Tanto da ridere!!
E dire che il marpione di Arcore nuppure tanto tempo fa diceva dei quattro vecchietti con prostata, riferito a Carboni e compagni della nuova p3.....
Se un po di credibilità su di lui vagheggiava ancora come un batuffolo do cottone nel vento; con la storia di Ruby ne esce come il peggiore dei pregiudicati di borgata, un delinquente comune di quinto rango. Povero Berlusconi travolto dalle sue stesse manchiate, altro che magistrati di sinistra e partiti di opposizione.
Questa é solo una delle tante frasi che parlano di lui all'estero:
Und das, obwohl Berlusconi nach dem Essen keinen Espresso gewollt haben soll, sondern „Bunga Bunga“.
Tradotto dice: " Berlusconi dopo cena al posto dell'espresso preferisce fare bunga bunga"