Il futuro a 5 Stelle

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Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

domenica 17 aprile 2016

Il raggio della morte di Tesla

Raggio della morte

Tutto riporta alla "gloria di Dio" la macchina capace di disintegrare la materia. 
Ettore Majorana dopo averla realizzata sparì misteriosamente. Nikola tesla  che forse la reinventò fu trovato assassinato. 
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nikola Tesla, uno degli ipotetici inventori del "raggio della morte"
Il raggio della morte è un'ipotetica arma segreta di cui si è vociferato nella prima metà del Novecento, in particolare tra gli anni venti etrenta.[1]
Non vi sono prove circa l'esistenza di tale arma, solo lettere e dichiarazioni di personale militare o civile. Mancando prove e dimostrazioni storico-scientifiche, queste speculazioni vengono fatte rientrare, in genere, nell'ambito della propaganda bellica e delle leggende urbane[1]che tuttora circondano le "armi segrete" sviluppate dalle potenze dell'Asse, come le V-7 (i cosiddetti UFO nazisti), e di scoperte leggendarie, come il "monopolo magnetico".
Alla base del funzionamento dell'ipotetica arma vi sarebbe un intenso trasferimento di più flussi di energia, di natura presumibilmentemagnetica.[2] Secondo le intenzioni, si sarebbe dovuto trattare di una potente arma di distruzione, in grado di colpire a grande distanza le truppe nemiche, far esplodere i carri armati e gli aerei nemici in volo.
Le ricerche documentate su progetti di armi di questo tipo si fermarono alla dimostrazione matematica che, già dopo pochi metri, la maggior parte dell'energia verrebbe dispersa, con inevitabile compromissione dell'efficacia a lunghe distanze.[1] Tali studi favorirono comunque la scoperta del radar.[1] Anche in seguito sono stati condotti studi su armi a energia.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza del "raggio della morte" è una delle più controverse questioni militari e scientifiche della prima metà del Novecento.[1]
Negli anni venti l'Europa fu inondata di voci riguardo al raggio della morte e vi furono numerosi sedicenti inventori che ne rivendicarono la paternità. Tra i più illustri nomi che dichiararono di avere sviluppato - in maniera indipendente - l'ipotetica arma figurarono Nikola Tesla, Edwin R. Scott[3][4] e Harry Grindell Matthews,[3] ma ve ne furono anche altri.[5][6] Altri scienziati invece - come l'italiano Guglielmo Marconi[1] - si videro attribuire l'invenzione, senza che l'avessero mai nemmeno menzionata nei loro studi.
Nel 1957 negli Stati Uniti il National Inventors Council stava ancora compilando una lista di invenzioni militari richieste che comprendevano un raggio della morte.[7]

Il Teleforce di Tesla[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Teleforce.
La più autorevole voce ad accreditare la possibilità di creare un'arma di questo tipo si deve a Nikola Tesla, che alla metà degli anni trenta fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce"[8] (lett. "forza a distanza") che propose inizialmente al Dipartimento della difesa della sua nazione di adozione, gli Stati Uniti. La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[9][10] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[11][12]
  1. Un generatore capace di erogare un'enorme differenza di potenziale. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
  2. Un dispositivo per amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
  3. Un nuovo tubo a vuoto, in grado di generare un concentrato fascio di particelle, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.
Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937 egli compose un trattato intitolato The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media riguardante fasci di particelle cariche,[13] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.[14]
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del "cannone a particelle" (particle gun):
« [l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[15] Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea. »
("'Death Ray' for Planes". New York Times, 22 settembre 1940)
Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[16] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[17]ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma (per la quale Tesla aveva richiesto agli USA due milioni di dollari). Tesla aveva fallito[18] e l'arma non poté essere realizzata. Tra i sostenitori dell'esistenza di tale arma è opinione diffusa che dopo la morte dello scienziato la documentazione relativa possa esser stata sequestrata ed etichettata come "Top secret" dall'FBI, anche se nel dossier relativo a Tesla viene più volte ribadito il contrario.

Marconi[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari ipotetici autori del raggio della morte figura anche lo scienziato italiano più in vista dell'epoca, Guglielmo Marconi, che si vocifera avesse progettato una misteriosa arma negli anni trenta grazie a un finanziamento ad opera di Benito Mussolini. La diffusione della voce ebbe inizio nel maggio del 1935 e fu solo blandamente smentita dallo scienziato italiano in una intervista al New York Herald.[1]
L'unica testimonianza al riguardo si trova in un libro di memorie del 1973 scritto da Rachele Mussolini, consorte del Duce, che afferma di avere assistito nel giugno 1937[1] a una dimostrazione in cui venivano improvvisamente bloccati i motori delle automobili da una forza misteriosa.[1][19] Secondo una delle varie voci (mai dimostrate) Marconi avrebbe realizzato un prototipo del dispositivo ma subito dopo distrutto i progetti, preoccupato per le conseguenze di un suo potenziale sfruttamento bellico, dopo avere avuto un colloquio personale con papa Pio XI; l'anno successivo lo scienziato sarebbe morto.[1]
Le notizie su una tale arma non furono mai ufficialmente confermate né smentite dal governo italiano o dalla stampa, ma si ritiene che contemporaneamente tali voci fossero segretamente propagate dall'OVRA a scopo di propaganda, quale esempio di arma segreta[1] che il regime fascista avrebbe potuto mettere in campo per assicurarsi la vittoria inguerra, cosa che evidentemente non avvenne nella realtà. Il raggio della morte di Marconi è tuttora considerato una leggenda urbana.

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Il concetto di raggio della morte, benché mai passato alla pratica, alimentò tuttavia l'immaginario dell'età d'oro della fantascienza (anni trenta-quaranta) e condusse in questo tipo di storie alla concezione della pistola a raggi usata da eroi immaginari come Flash Gordon (1934).
Il personaggio della Marvel Comics Barone Zemo (1964), diabolico scienziato pazzo al servizio dei nazisti, utilizza un'arma chiamata appunto raggio della morte. È la sua stessa arma a provocarne la tragica fine: mentre combatte la sua nemesi Capitan America, il suo raggio viene deviato dall'indistruttibile scudo dell'eroe, provocando una frana che lo seppellisce.
Nel film Guerre stellari è presente un distruttivo superlaser con cui le stazioni da battaglia Morte Nera sono in grado di distruggere un intero pianeta. Nel film La guerra dei mondi(2005) ispirato al romanzo omonimo di H. G. Wells, i tripodi alieni utilizzano il raggio della morte per incenerire le persone e seminare morte e distruzione.
Nei videogiochi Fallout 3 e Fallout: New Vegas, della serie Fallout, è presente un'arma simile a un grosso bazooka, chiamato Cannone Tesla (Tesla Beaton) che emette un grosso raggio di energia, un chiaro riferimento al Raggio della morte di Tesla.

Fonte wikipedia

mercoledì 13 aprile 2016

La macchina segreta "di Dio"


I misteri dello scienziato Ettore Majorana sono ancora oggi oggetto di curiosità e interesse...
Secondo me la macchina (ribattezzata anch'essa la macchina "di Dio") da lui inventata é alla base  di tanti misteri e della sua stessa scomparsa.
Per approfondire sulla "gloria di Dio basta sentire le conferenze del professore Mauro Biglino che ha tradotto per trent'anni l'ebraico antico:

http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=345
Secondo me si tratta in effetti della riscoperta della "gloria di Dio"  quella di cui si parla anche nella Bibbia, ma strumentalizzata dalla teologia, e che da al fatto stesso un'altra interpretazione.
 Mi riferisco all'arma misteriosa che distrusse Sodoma e Gomorra in antichità e una città indiana (oggi Pakistan)  dove appunto, tutto venne distrutto in una frazione di secondo da una altissima fonte di calore che sciolse anche le pietre ...   http://www.tscpulpitseries.org/italian/ts990621.html
http://www.laparola.net/testo.php?versioni%5B%5D=Commentario&riferimento=Esodo33
Quella macchina esiste ancora oggi ma non se né conoscono ne usi né consumi. Forse su quella base é stata perfezionata anche nell'aria 51 nel Nevada, dove si trova una delle basi piú impenetrabili e segrete del mondo, e possiamo anche capire a che scopo e con quale interesse faranno uso di tale tecnologia...
Guarda il video:

É si tratta di uno strumento pericolosissimo se usato a scopo bellico o di intento criminale. Per questo necessità da parte di chi ne ha sviluppato le capacità una determinata prudenza. Praticamente se la macchina finisse in mani sbagliate, sarebbe un bel guaio per tutta l'umanità.
Ma senz'altro puó essere usata nel campo medico, nel campo dell'aviazione civile e militare, nello sviluppo di nuovi motori a bassissimo consumo energetico e di costo.


Si basano sugli stessi criteri gli studi e le teorie dello scienziato Keshe che é oggi in grado di ofrire al mondo tutta una gamma di invenzioni che cambierebbero la vita in meglio di ogni essere umano.
Visionate questi video, ne vale la pena:



I Vimana:





domenica 3 aprile 2016

Quale Dio vorrebbe le tragedie delle guerre?...Quale uomo puó permettersi di scatenarle?


" Dovrebbe prima ancora di pensarlo tremare e rabbrividire davanti alle responsabilità che si accolla"

..Ma forse chi per lui, o chi fu scambiato per lui, si.
Anche chi strumentalizzó le traduzioni dei testi antichi "imbastarditi" dalle esigenze dei tempi ha dimenticato e messo da parte gli insegnamenti, creandone altri, e né hanno fatto strumento di comodo condizionato da motivazioni geografiche, impostando e cambiando le dottrine a loro interesse e piacimento?
Guardate questa donna nella foto, si mette in mezzo al cratere scavato dalla bomba e implora verso il cielo: potrebbe pregare, bestemmiare e maledire insieme, difficile capire cosa frulla nel cervello della gente quando vivono traumi insanabili, ma per istinto sappiamo che ci si rivolge a Dio, e in qualche caso anche se non necessariamente credenti.
Spesso si puó pensare: che dire di fronte a un Dio che non ha mai impedito ne risposto alle atroci tragedie terrene per mano dei suoi stessi figli, eppure bastava un segnale esplicito, lui é Dio!
O meglio, agevolasse e insegnasse una forma di lettura coerente delle letterature antiche, delle sacre scritture in specie, ammesso che chi le abbia scritte fosse veramente ispirato da lui. Lui é il maestro!; Facesse almeno chiarezza sulle metafore poi ( la bibbia ad esempio, come dicono gli Ortodossi, va interpretata, vanno introdotte le metafore, anche se nelle fantasie Ortodosse e anche Cristiane, a volte si ha l'impressione che Dio centra poco o niente ) malgrado, né hanno fatto delle "chiavi di lettura" temporali per esigenze teologiche. La scrittura originale, forse tradita nella sua vera essenza, ovvero ció che l'onnipotente nume tutelare di tutte le creature (...) dettò ai prescelti profeti, facendo mettere nero su bianco su pergamene e papiri dagli scrivani del tempo. Furono loro gli ispirati da Dio? O sono secoli che alcuni ci fregano.
Dov'è la volontà del signore onnipotente universale, e tutto in suo amore, nelle immagini di macerie e di sangue che giungono in ogni angolo sperduto del mondo via etere? Dio non puó essere parte o seme di quelle tragedie; Dio di sicuro non volle codificare come insegnamento in terra, regola sancibile a cui ubicare incondizionata obbedienza in ogni sperduto angolo del pianeta, frasi tipo : -occhio per occhio dente per dente- o altre frasi che non ispirano certo gesti di pace. Dio non puó coniare regole del genere, lui é Dio! Per i suoi figli vorrebbe e vuole fratellanza e tolleranza. Non era meglio forse, se proprio bisognava interpretare i libri sacri secondo convenienza, eliminare tutto ció che fa riferimento allo scontro, al conflitto, alla violenza quindi, e tutto ció che nuoce fisicamente il prossimo.
In 3 millenni dovevamo pur toglierci il fardello dell'odio, delle guerre, delle distruzioni, delle cospirazioni, delle manie di dominio, delle ambizioni ad accumulare ricchezze; invece abbiamo potenziato le capacità distruttive; da distruggere 20 volte il povero pianeta, ed é un'eredità scomoda che ci portiamo appresso da secoli...
Che non possa Lui mettere un limite alla rabbia animalesca che caratterizza L'umana genia? Se vuole In questo poteva e puó prendersi tutto il tempo che vuole, purché sia risolutivo una volta per tutte. Bisogna pregare? Per quanto ancora? Quanto incenso dobbiamo bruciare ancora per fare veicolare meglio le preghiere nell'alto del cieli al cospetto del Supremo creatore?
Cosa pensava-no ( quí la contraddizione cade in base al mistero della sua esistenza ) quando degli ominidi scimmieschi presenti sulla faccia della terra ne volle fare razza intelligente? Certi "maligni", ma non si riferiscono al Dio unico supremo dei credenti ( anzi lo escludono proprio ) ma bensì a quegli dipinti come tali dai teologi della storia, che a sua volta imbambocchiarono i credenti ( suppongono ) e ne hanno fatto argomento da mercificare nei templi. Si riferiscono invece a quegli raccontati nella Bibbia. Sostengono persino che la Bibbia sia un libro che in effetti non parla di Dio, ma di una razza superiore che colonizzo la terra migliaia di anni fa. 
Dunque, vi fú il bisogno di mano d'opera per realizzare i loro progetti, crearono l'uomo e lo misero al loro servizio. Insomma per farla breve, l'uomo fu creato per fare lo schiavo; e in questo, bisogna dire, ci riuscirono perfettamente. Ne fecero molti esemplari ( tecnica OGM, inseminazione artificiale.Questa pare sia l'unica analisi plausibile sulla comparsa dell'uomo sapiens sulla terra) gli fecero a loro immagine e somiglianza; formarono altre razze, poi li cacciarono dall'eremo al primo segnale di disobbedienza e di insorgenza.
Forse fú allora che nacquero i primi sindacati. 
Tanto si é detto e tanto si é scritto sulla cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, ma in merito non mi addentro, anche perché altri lo fanno meglio di me. 
Doveva almeno questo "Dio" o quanti erano ( ma ora possiamo dire anche che il vero Dio in tutto questo non centra nulla ) tenere conto, che la "bestia" in questione si cibava anche di carne, e questa che dir si voglia rende aggressivi. Lo sapevano di sicuro: loro stessi pare andassero pazzi per il profumo che esalavano dalle carni arrostite, e non disdegnavano dal banchettare con sacrifici di creature da latte arrostite sulle brace ardenti; sapevano di sicuro la vera natura e il carattere che avrebbero avuto le loro creature, tant'è poi che gli incitavano a scannarsi fra loro, e ad' andarsi a conquistare un'ipotetica terra promessa con le armi, sterminando altri popoli. Giá! Ma potevano essere loro guidati da lui, ovvero, potevano essere espressione del Dio giusto?
Sono fatti salienti ragionati in tutti i modi, e oggi comincia ad uscirne un quadro del tutto nuovo, e se vogliamo anche credibile; basta solo fare finta che ció che é scritto bisogna tradurlo semplicemente come é scritto, sostiene un noto traduttore dell'ebraico antico.
Ebbene, ammesso che il Dio unico e buono intercede col genere umano in modo ancora del tutto misterioso e incomprensibile, vogliate avere fede e confidare in lui; anche perché non si sa mai, meglio poi la speranza sia sempre l'ultima a morire.
Ma questi benedetti Elohim per volere del loro capo YAHWEH ( é Yahweh il "Dio" della Bibbia ) i responsabili della manipolazione genetica da cui discende tutto il genere umano: l'omo Sapiens. Bella fregatura. Potevano almeno manipolarlo meglio il DNA in tutte le senescenze cellulari; doveva separare scrupolosamente a livello cromosomico quelle particelle chimiche che determinano poi l'aggressività e la cattiveria nelle sue, o nelle loro creature; possibile non abbiano messo in conto che avrebbero potuto rivoltarsi anche contro i loro padri. Ma che dico, loro avevano gli strumenti per sedarli, e poi in parte erano già liberi e lontano, nessun problema di sicurezza quindi. Questa preoccupazione non sussistette di certo.
Avevano calcolato anche questo, pare confermato dalle deduzioni di molti studiosi. Erano forse feroci, sadici, cinici questi Elohim? Pare proprio di si, e il genere umano tutti questi aspetti caratteriali gli ha assorbiti tutti. La demarcazione del patrimonio genetico lo confermano chiaramente poi, lo dice la scienza.
E su questo aspetto aggrapparsi alla speranza per senno assestante, diventa un'aspettativa irrealizzabile. Forse é per questo che si chiama ed esiste la parola speranza.

La conoscenza umana, questa creatura che pare incapace di trovare pace,ha fatto progressi ragionevoli, in tutto il suo percorso, in particolare nell'ultimo secolo; ha scritto e riscritto la storia, spesso ingannando se stesso, il suo stesso percorso quindi; ne ha annotato e connotato i passi piú importanti nei protocolli e nei libri di storia, ha mappato come i padri il genoma umano. Insomma l'umanità a occhio nudo si distingue dai cugini primate, dagli ominidi la quale pare provenga, malgrado ancora nessuno sa quale sia la parte somigliante al vero creatore universale, il Dio che creò, magari, anche gli Elohim, per mandarli poi a inseminare la vita nelle galassie, compresa quella intelligente. A questo punto bisognerebbe dire che tutto non sia andato secondo volere di Dio Supremo, insomma, come se gli Elohim arrivando sul pianeta terra "con pochi strumenti" abbiamo molto improvvisato, e il risultato fu quello che fu.
Siamo quindi sotto specie, dunque? Con un rapporto genetico diverso, quindi possiamo dedurre che il nostro patrimonio genetico di sacro ha ben poco, e siamo destinati a guadagnarci con l sacrifici o con il sangue ogni privilegio, razza per razza; é questo il nostro destino, e per giunta immodificabile? Il genere umano comunque nel frattempo é evoluto, ha fatto progressi: ha sviluppato e aperto la mente e conosce: ha consapevolezza dello spazio, della materia, della luce e del buio, e non ha nessuna intenzione di fermarsi... Io non ci credo se il buon Dio unico esiste e regna al di sopra di tutto.

Io penso il destino non sia immodificabile, possiamo invece essere artefici dello stesso. A mio avviso, penso proprio che tutto dipenda da noi, dipende dall'umanità, dalla considerazione giusta e razionale delle stesse esigenze di vivere, o che si sia per appartenenza geografica diversi nel colore della pelle, nella cultura, nelle ambizioni, nell'amore proprio e verso gli altri. Basterebbe solo intercettare ed eliminare quelle senescenze maligne che infestano a livello cellulare i neuroni e i centri nervosi. Non dico che bisogna ricorrere all'elettro-shock, anche se penso possa essere su quelle pratiche che bisogna concentrare degli studi.Uno studio sulle ambizioni ad esempio, in particolare sui cervelli dotati per accumulare sapienza e ridistribuirla con razionalità alla collettività . Interessanti sarebbero le ambizioni che portano gli individui ad accumulare ricchezza e tenersela per se, o a limite, che siano disposti a dividerla solo in un circuito vizioso fra pochi prescelti, escludendo e tenendo a secco il resto dell'umanità; oppure quelle ambizioni al commando, a diventare cinici ed egoisti dittatori, che pensano tutto sia dovuto a loro, anche la vita dei loro sudditi, dei connazionali etc.
É sui difetti che dobbiamo lavorare, quegli che pesano, che dividono, che escludono; abbiamo ancora bisogno o tempo per riflettere su questi aspetti? Io penso proprio di no!! I difetti poi gli conosciamo benissimo. Se riuscissimo ad imporci nuove regole comuni e collettive, abbiamo veramente poco di diverso fra noi terrestri. Le ambizione di ogni essere umano piú o meno si assomigliano, e in tutto si potrebbe stabilire un certo equilibrio accomunando gli stessi bisogni e gli stessi interessi. A cosa serve mangiarsi una squisitissima torta da soli se fa pure male alla salute?
Abbiamo veramente poco di diverso nel patrimonio genetico che possa fare pensare che fra noi ci siano degli esseri superiori con meriti variabili oltre le giuste misure della meritocrazia, che si possa pensare che molti siano destinati a soccombere come garanzia del benestare di altri, per le furberie e per circostanze diverse. Che si possa pensare sia giusto esistano dei privilegiati per pesare poi sul resto della società, e di considerare gli altri degli estranei, o di non fare parte della stessa natura, ne di rispettarla. Ma c'è senso in tutto ciò?
É proprio così, diversamente non ci sarebbe senso: il mondo poi non é neppure tanto grande; possiamo dire che viviamo sulla stessa barca, e quando affonda uno, affondano tutti, non si scappa. Non so poi per anima, ma per il corpo non c'è paradiso: da carne si puó diventare solo terra o cenere. Hanno voglia poi chi si fa saltare in aria, distruggendo lo stesso corpo, che nell'aldilà troveranno una settantina di verginelle calpestanti e impazienti per il loro arrivo. Chi ha lavato questi cervelli di sicuro non é guidato da mano Suprema...
Se si arriva alla conclusione con facilità, sfruttando quel pó di cervello che la natura ha donato, vorremo rispondere a queste questioni, visto che possiamo illuminare con il pensiero le parti piú inarrivabili del cervello e acquisire di conseguenza nuova conoscenza e consapevolezza, bisogna almeno tentare il camino arduo verso un'ipotetica unione degli intenti. Può essere questo un discorso utopico quando si é anche di fronte a una logica ragionata e di facile realizzazione? Il nemico numero uno in tal caso sarebbe solo l'ottusità individuale, e non pare sia impresa impossibile combatterla; poi saranno talmente pochi che vedendo e capendo le nuove tendenze si adeguerebbero come il caffè nel latte... Alcuni studiosi sostengono che l'umanità é stata creata per obbedire a degli ordini, quindi, ad essere schiavizzata, dal che, il pensiero idealistico e la consapevolezza, in piú, la capacità di evolversi, non era nei programmi del "Signore" creatore; per quel ne sappiamo pare non lo avrebbe messo in conto ne preso in considerazione. Ebbene: adesso siamo sicuri che Yahweh non é Dio.
Potrei per tanto concludere ma c'è di piú per poi tornare al discorso iniziale. Che Dio puó essere se ha clamorosamente sbagliato, ignorando il fatto che l'uomo fosse stato capace nel suo percorso evolutivo di creare strumenti di distruzione di massa, che Dio puó essere se non sa mettere sempre davanti la ragione di Tutti per distillarne la pace. Che Dio puó essere se non acude a queste elementari e sane esigenze...che fosse lui stesso legge cruda per natura universale, é improbabile: Yahweh era una persona in carne ossa, non era particella, non era bosone che tiene insieme la materia, non era energia dove tutto si evolve per circuiti magnetici gravitazionali; non é lí intento a tenere insieme tutte le galassie.

Insomma chi ha permesso all'uomo Sapiens di esistere non era Dio, o per lo meno rimane un mistero se Yahweh fosse si mandato da Dio oppure no. Allora Dio potrebbe essere tutto e nulla, luce e buio, materia e antimateria; Dio é chimica, é alchimia che crea e trasforma, che compone e scompone, o Dio forse é solo un'invenzione? Dio forse semplicemente per logica potrebbe esistere o non esistere, e poco importa se poi nell'immensità dell'universo la materia é governata da leggi fisiche casuali, che per magnetismo temporale la materia assume un certo ordine e di conseguenza orbita in sistemi galattici, in cui poi da qualche parte con la stessa energia, con la stessa frequenza nascono le condizioni per la vita.
Prendiamo atto quindi che possiamo alimentare e aumentare la confusione, o trovarne i fili della matassa che spiega tutto, e quindi se pur fossimo vicini alla verità assoluta, conviene tornare alla convinzione razionale, quella terrena riflettuta che da buoni consigli; quindi dove non c'è certezza bisogna serenamente piazzare dei paletti a prescindere che esista un'entità Suprema che giudichi tutto e tutti quando finisce il tempo. Quando l'ultimo bagliore di luce si spegnerà nell'universo. Amen.
(Penso comunque che siano tanti gli inghippi che creano le condizioni autolesionistiche dell'umanità, dove ne condiziona percorsi e la vita, condizioni che la plagiano, chela corrompe, ne corrode le carni e l'anima come una maledizione) Ma torniamo coi piedi per terra e facciamo finta che esiste un'appiglio celestiale che mantenga accesa la speranza, senza perdere la consapevolezza che purtroppo dobbiamo sbrogliarcela da soli.
Dopo tutto tocca a noi divulgare il dono del sapere illuminando chi per certi versi é spento. Non voglia sembrare rettorica, ma bisogna ripartire dalle scuole di formazione con nuove formule educative, e in particolare nelle università dove si dovrebbero formare gli uomini saggi, giusti, imparziali, generosi, che per grazia ricevuta abbiano un cervello sano e libero da quei senescenti maligni menzionati poc'anzi. ( l'illuminazione provvidenziale che fa capire i bisogni veri e i doveri di ogni essere umano ) Guidassero le masse sempre strette da un legame fraterno nell'interesse comune e globale. 
Invece malgrado di questi maligni né intercettiamo numerosi ovunque nel mondo, hanno un nome e un cognome, agiscono solo nell'interesse di determinate élite che si sono formati; molti immersi in formule matematiche fallite, strampalate, che applicate al sistema economico delle Nazioni provocano esclusivamente miseria, e poi le guerre che lasciano macerie ovunque, morti e sangue, fiumi di sangue difficili da lavare nella memoria, difficile da perdonare; e poi ancora povertà e miseria per tempi incalcolabili, dove solo la speranza tiene accesa la luce della vita umiliata, calpestata, straziata, e disonorata in tutta la sua riacquistata e meritata sacralità. Questo é quanto possiamo dedurre in sintesi dalle nostre terrene vicissitudine, dal che mi pone davanti a un'amaro dubbio: e se anzitutto stessimo osservando solo un'aspetto parziale del nostro speranzoso quieto stare sulla faccia della terra? Ovvero, ci fossimo concentrati solo su una facciata dell stessa medaglia, ignorando l'altra? Ebbene voltiamola la medaglia e facciamo in modo guardandola che si tratta della stessa facciata...

di
Barolus Viginti

sabato 2 aprile 2016

AVVISTAMENTI DI UFO A BONARCADO

Sulle tracce dei Camaldolesi, porterà a Bonarcado il nuovo viaggio di Sardegna Verde.
Pubblicato da Emanuele Dessì su Giovedì 31 marzo 2016
AVVISTAMENTI DI UFO ABONARCADO 
02.04.2016 (di Barolus Viginti)
Fa discutere la presenza di dischi luminosi nel cielo di Bonarcado durante le registrazioni di Sardegna verde in una domenica mattina soleggiata, e scaldata dalla primavera puntuale e colorata. Le autorità e la stessa emittente smentiscono il fenomeno e lo giustificano come si trattasse di un normale svolazzamento di piccioni .
Ma non é cosí, si tratta di un vero raduno di UFO nel cielo di Bonarcado e del Monte Ferru: la telecamera di Videolina ne cattura uno e pensano sia un piccione, ma la flottiglia che pare sovrasti il volo incerto di due piccioni, non sfugge all' obiettivo di un curioso che assisteva in quel momento alle riprese di Sardegna verde. Il paesino dei miracoli ultimamente pare sia metta preferita degli omini verdi, e non perdono mai occasione di fare visita al contattista Poligamus che da anni gli vizia offrendo loro le specialità enogastronomiche a cui vanno pazzi, del ridente paesino a; e questo spiega poi le loro dipartite a Zig Zag nel cielo, sfiorando pericolosamente a volte il Campanile. Domenica scorsa, quindi, avvisati anticipatamente dal simpatico Poligamus tramite seduta spiritica la sera prima con due mufloni di "cadennaghe". (le corna a spirale degli animali collegati agli strumenti dell'alchimista contattista hanno funzioni trasmissive potentissimi, meglio delle paraboliche della NASA). Tant'è che già dalle primi luci dell'alba molti testimoni assistettero a una vera e propria ballata di luci intensissime nel cielo che variavano dal bianco, al verde, all'azzurro, per sfumare poi in picchiate argentate dietro le antenne del Badde Urbara, mandando per altro in blackout le trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali. Assistettero dal cielo a tutte le ambaradan di introduzione e di presentazione delle specialità del luogo nel piazzale della chiesa e del Santuario di Bonacattu; dopodiché seguirono il corteo fino all'Hotel "Sa Mola" dove proseguirono la registrazione della trasmissione, che andrà in onda In-differita&digerita anche su alfa Centaurus e Nibiru simultaneamente; ma questo il conduttore giornalista Emanuele Dessí lo ignora, o per lo meno fa finta, e possiamo capire anche il perché: ipotesi molto accreditata, e spifferi di scirocco per le strade dell'antico borgo, dicono che insieme all'alchimista di piedimonte, abbiano venduto l'esclusiva agli omini verdi, e vogliano nascondere l'affare al vorace fisco Italiano.
Tutto spiegato quindi, la truppa caramellata di Videolina vuole nascondere al mondo che gli alieni frequentano il paese dei miracoli da tempi non sospetti per interessi propri. Ma questo a noi non importa, sia chiaro, a noi importa fare cronologia sull'accaduto, informazione libera senza bavaglio, quindi, per il resto sono i fatti che contano. Ogni uno se puó, guardi la propria coscienza
Conta poi che alcuni testimoni hanno visto alcuni ricognitori in titanio abbagliante parcheggiati in "Sas'arzolos de josso" mimetizzati fra un'ammucchiata di lavatrici e frigoriferi da riciclare, in localitá "funtana Corontzu"; a poche decine di metri di "SA Cunzada" dove per altro é sito l'Hotel "Sa Mola"; era evidente quindi che al banchetto degustativo finale erano presenti anche loro travestiti da operatori di confcommercio del settore agroalimentare.
A tavole erano presenti anche altri personaggi piú o meno noti, infiltratesi nel corteo della truppa caramellata, quegli si, non erano piccioni, erano delle voraci Poiane bianche che mai si perderebbero occasione del genere in tutto in circondario , ma quella é un'altra storia.
Alla prossima...

lunedì 28 marzo 2016

Dalema non sa quel che dice

Fuori di testa!!
Per fare una cosa del genere non esistono le condizioni; prima di costruire moschee sarà piú opportuno dare a tutti i cittadini, indistintamente che siano nativi o stranieri, la possibilitá di vivere degnamente: equità nelle tariffe sindacali in base anche ai meriti, quindi la sicurezza di un salario per tutti, la casa per tutti, l'assistenza sanitaria per tutti...
Quando poi questi signori si decidono a una convivenza pacifica nel rispetto di tutti, allora si potrebbe parlare di moschee...
Allo stato attuale sarà meglio distruggere anche quelle esistenti, in particolare quelle abusive, prima che sia troppo tardi...
Certe cose D'alema non le vede nella vita reale, vive nel suo mondo privilegiato, e da per scontato che basta accontentarli concedendo la cosa che a loro é piú cara, ma non é così, la loro priorità é instaurare la legge della sharjah che é totalmente incompatibile con la civiltà occidentale; bada bene, questo non lo vogliono solo i terroristi, lo vogliono tutti i migranti di fede islamica...
Per integrarli bisogna che abbiano accesso al voto, quindi possono e dovranno scegliere anche i loro candidati ( cosa che succede giá con risultati molto problematici e destabilizzanti, allargando ancora di piú il divario che divide i politici dai cittadini, non per condotta, ma proprio per lo stile della vita privileggiata) dopodiché arriveranno le proposte di legge (le loro proposte di legge) INIZIERANNO COSÌ; LE CONSEGUENZE IN PROGRESSIVO LE LASCIO IMMAGINARE A VOI, e dove non arriveranno con il voto democratico (aggettivo per altro che non digeriscono con piacere) arriveranno con le bombe, con il terrore...
Non possiamo sperare che poi questi si integrino, non lo faranno mai, non né saranno capaci e non lo possono fare mai perché sono indietro almeno cinquecento anni evolutivi rispetto all'occidente e al resto del mondo...
Per altro non si vedono neppure all'orizzonte figure "moderate, ragionevoli, emancipate" che possano trascinarli in un percorso verso il futuro diverso dalla strada imboccata. I loro leader, come quegli occidentali ( almeno in questo esiste una certa analogia) religiosi e non, sono lo specchio dei loro popoli, gli uni sono parte espressiva degli altri e viceversa, in modo anche piú fedele di quanto non sia per gli occidentali, ed é da questo che dobbiamo trarre con giusto criterio spunto di ragionamento.
C'é molto da lavorare, quindi per evitare lo scontro cruento fra civiltà, la prima cosa da fare non é certo costruire delle moschee ovunque, per altro con soldi pubblici, nostri.
Vivano in pace rispettando le regole vigenti, la religione degli altri, e di chi non crede; lavorino con dedizione e onestà, dopodiché di moschee né possono costruire quante ne vorranno: con i soldi loro si intende, e dopo che hanno pagato le tasse come tutti i cittadini...
https://www.facebook.com/246094578895061/videos/515369905300859/

mercoledì 16 marzo 2016

Il bluff legalizzato dell'olio Tunisino firmato anche da Renato Soru

Soru fa presto a sostenere che tutto va bene, ma fra i suoi concetti e la realtà le distanze sono infinite.
 Che tutta la normativa sull'olio Tunisino sia studiata nei minimi particolari, non ci sono dubbi, ma a beneficio di chi? Che sia in giusta misura un grande aiuto alla Tunisia nulla in contrario, ma chi controlla realmente la qualità del prodotto? Viene venduto poi con marchio ed etichettatura Tunisina? Io ho molti dubbi su questo e lo vedrete tutti; anzi non lo vedrete proprio perché vendere quell'Olio con la sua denominazione originaria sarebbe un fallimento totale, e vi spiego perché dopo un'altra constatazione.

Che tale apertura nel mercato faccia bene all'Italia, ovvero agli olivicoltori autonomi privati e agli altri produttori Europea é pura illusione; molti insieme ai produttori Pugliesi già colpiti dal batterio della xylella fastidiosa, saranno costretti al fallimento con tutto quello che né consegue (...)
e gli altri arrancheranno per inserirsi nel mercato se non allineati e soggetti alle prepotenze del sistema in atto ( che in sostanza vuole distruggere e in parte assorbire e assoggettare al loro controllo voluto in sede Europea a suon di tangenti 
( chissà se Renato Soru​ di questo ne ha mai sentito parlare )
delle grandi e organizzatissime firme di distribuzione alimentare, che per altro contano di assorbire nel contesto globalizzante e monopolizzante..
( di cui disegno prevede annientare e centralizzare le sovranità Nazionali per compensare e averne un migliore controllo da unica sede: Bruxelles, per l'appunto, degli organismi "lubrificanti" che hanno a che fare per natura con il grande mercato. Di esso é parte del disegno generale comune, dunque, e sostituisce lo stato cambiando gli schemi nella gestione totale dell'economia garantendo uno sviluppo a beneficio di pochi )
 ..tutti quei comparti che resistono, non solo quello agricolo, e che hanno bene o male garantito sempre una copertura economica in molte Regioni del paese, saranno inghiottite nelle maglie totalitarie delle grandi compagnie, o destinate a scomparire.
Ed é questo il grave errore ignorato a priori dai politici e dagli industriali di settore in sede europea: nessuno ha a cuore le sorti dei lavoratori privati, delle piccole aziende, delle piccole imprese, degli artigiani, insomma delle piccole realtà economiche locali che fino a prova contrario erano la principale fonte di benessere...
Non si fa nulla per studiare misure innovative anche per loro e trascinarli nel circuito economico, quindi nel grande mercato. Eppure alla luce dei fatti sono questi fattori che veicolano gli effetti collaterali che gravano sulle società europee, e che generano malessere, miseria, fame e malattie, quindi costi sanitari che ricadranno sul sistema che lo hanno generato. Ma questo a -Big Pharma- non dispiace affatto, e per quanto il tema merita altri approfondimenti, e altri modelli di misura critica. Ma sarà pur sempre un boomerang di cui colpo in tempi neanche protratti metterà in crisi lo stesso modello.


Vi spiego dunque perché vendere l'olio Tunisino con un suo marchio d'origine non sia conveniente per chi ha messo in atto questa manovra a dir poco truffaldina.
Intanto bisogna dire che l'olio Tunisino, e non solo, anche quello Marocchino, quello Turco, Etc. 
( Quí tutti i parametri e le teorie di Soru e di chi ha votato l'emendamento al parlamento europeo lasciano il tempo che trova, e cadono come foglie nel vento )
... hanno già invaso l'Europa da tempo, giá lo si consuma su larga scala e nessuno si era mai accorto di nulla, nessuna ha mai sentito il bisogno di scriverne, di informare, anche perché agli occhi del consumatore negli scaffali dei supermercati l'olio Tunisino non appare, in pratica non esiste. Appare forse in piccole quantità nella vendita all'ingrosso; il dominio manco-male é pur sempre sovrastato dai marchi comunitari,...
Il motivo é semplice: le grandi firme, di cui anche alcune italiane molto famose, comprano l'olio sfuso dalle suddette nazioni a tonnellate
( solo una piccola parte delle cisterne contenente olio extravergine di oliva che varca i confini viene minuziosamente controllato ) 
dal che passano anche dei carichi già taroccati all'origine; mischiati con altri oli neutri di semi, di sansa; é spesso prodotto da olive marce  o troppo mature per essere denominato extravergine, lo si sente per altro dal forte odore quando esso non passa nelle mani esperte dei taroccatori europei che rimmischiano, colorano e profumano secondo le norme consentite per legge, anche se il livelli qualitativi vanno a farsi benedire e il consumatore viene ingannato. Ma questo importa poco a chi deve fare profitto.

Dicevo: le firme come Bertolli, solo per citarne una, ma anche grandi Supermercati come Rewe, Conad, e tanti altri ipermercati, imbottigliano per conto proprio, hanno i loro magazzini, stabilimenti di stoccaggio e di imbottigliamento con etichettatura "personalizzata", e hanno il loro marchio, dal che nei casi piú "onesti" il prodotto viene denominato come prodotto comunitario, in altri casi viene denominato come "olio Ligure" "olio Toscano" Etc.  ( questo solo per fare un'esempio )
Sembra pure un'atto generoso, e lo é solo nei confronti della Tunisia, l'assenza dei dazi, ma non lo é nei confronti dei cittadini Europei che pagheranno un prodotto quintuplicato dal prezzo di origine, e fa si che la beffa sia doppia.
Questo é il trucco che nasconde la frode ma che porta nelle casse delle multinazionali alimentari ingenti profitti, di cui in parte saranno reinvestisti per tenere ben lubrificato il meccanismo Europeo legislativo, e tutto sulle  doloranti spalle dei cittadini europei. Ma questo forse a Renato Soru sfugge...

http://www.renatosoru.eu/notizie/olio-tunisino-una-misura-solidale-limitata-e-temporanea-che-non-danneggia-il-made-in-italy/

Di Barolus Viginti


domenica 10 gennaio 2016

L'omertà del mercato globalizzato che arreca danno al consumatore



In pratica per interessi a circuito chiuso difendono una realtà produttiva inaccettabile per i consumatori. 
Dietro la coltre di omertà nascondono la realtà degli allevamenti intensivi a cui ricorre l'industria alimentare moderna per garantire ai paese produttori posizione pregevole nel mercato globalizzato, quindi guadagno. che non vuol dire posti di lavoro, garanzia sul prodotto, sicurezza per il consumatore, tutt'altro: questi sono criteri che vengono presi in secondo piano, al primo c'é sempre il guadagno individualistico, ed entrano in parametri compensativi pericolosi; in equilibri deboli visto gli spazi ridotti in cui nascono e vivono per pochi mesi le bestie destinate alla produzione delle carni: vale a dire alimentazione innaturale surrogata con la chimica, e una percentuale smisurata di antibiotici di cui non bene si conoscono gli effetti sull'uomo.
Un mercato malsano dunque, e non esiste il bisogno, anzi di carne, per cattiva educazione e cultura se ne consuma anche troppa, con conseguenze sanitarie, invece, che bene conosciamo.
Sta a noi dunque prendere coscienza e scartare a priori tutta l'alimentazione industriale, per tornare alla terra e al prodotto naturale.
Possiamo farlo e bisogna farlo per un futuro migliore e redditizio per tutti..
-5:00
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SALUTE FISICA e MENTALE ha aggiunto un nuovo video.
SCANDALO sulla provenienza del prosciutto Ferrarini!
Troppo spesso il made in italy è contraffatto!
E' necessario essere consapevoli di ciò che si compra, sopratutto per quanto riguarda le carni conservate, il cui uso andrebbe limitato!!!!