Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

sabato 1 dicembre 2012

Si potrebbe giá viaggire con Motori ad acqua ossigenata invece!...

 Non siamo poi tanto lontano dall'obiettivo di eliminare le emissioni di Co2 invece gli organi di informazione non informano e gli stessi progettisti sono ostacolati dalle lobby del petrolio...

LEGGETE LA DESCRIZIONE E CONDIVIDETE:

Un team di ingegneri Giapponesi ha messo a punto questo prototipo di moto che va ad acqua. L'unica accortezza è che l'acqua deve essere distillata, come quella del ferro da stiro, e costa 0,10€ al litro (la trovate al supermercato
o)!!! Con un litro si può fare fino a circa 20km in area urbana e 12km in autostrada a una velocità di 110km/h. n pratica potete fa

re Roma-Milano spendendo poco più di 4€!!! Il costo di produzione della moto è di 4000€, dice Chi Yung, il responsabile marketing del progetto, ma portandola su grande scala si riuscirebbe a ridurre i costi fino a 2800€ per singolo esemplare.

Una vera rivoluzione, ma nessuno ne parla... perché? Facile: le grandi lobby petrolifere hanno pagato i giornalisti per non diffondere la notizia, altrimenti fallirebbero nel giro di poche settimane.

Noi siamo il web, siamo il 99%, facciamo girare!!! è giusto che la gente sappia!


Dal web

lunedì 17 settembre 2012

Vertice delle forze produtive della Sardegna...la rivoluzione prende corpo in sardegna!

http://livestre.am/48GTi

Copiate e incollate per diffondere questo documento relativo alla rivoluzione Sarda. Come al solito la stampa uffIciale non scrive una sola riga sul vertice; FATELO VOI TUTTI, invitate e partecipate alle future manifestazioni di ottobbre. Non partecipate!!?? Ve bene! Non lamentarti poi se avrai di che bestemiare perché la solita politica che mette in ginocchio il sistema produttivo nella tua terra.
Condividi e divulga, Grazie!!

venerdì 14 settembre 2012

Questa è la mente operativa dietro all'Alcoa. La stessa azienda che l'11 settembre 1973 diede il via al golpe in Cile.

Fonte articolo:Libero pensiero  11Settembre2012


di Sergio Di Cori Modigliani


Lasciamo perdere le commemorazioni e le piatte rimembranze retoriche e passiamo subito al sodo che ci interessa, oggi e a casa nostra.

 

Parliamo dunque dell’Alcoa e di Portovesme in Sardegna.

Di conseguenza, parliamo di scelte strategiche militari e di investimenti di speculazione finanziaria sui derivati nelle commodities del settore minerario.

Quella che si sta combattendo in Sardegna è guerra vera, ma non lo dicono.

Quando parlo di “guerra vera” intendo dire carri armati, bombardieri, ecc.

E di un flusso di cassa permanente di soldi per la criminalità organizzata.

Una brevissima pausa tanto per ricordare quel martedì atroce dell’11 settembre.

Non quello delle torri gemelle nel 2001.

Bensì quello del 1973, quando la Alcoa, la Enron, la ITT e la Citicorp diedero il via definitivo ai fascisti cileni per impossessarsi del potere in Sudamerica con la violenza. Avevano bisogno del controllo economico e finanziario di tutta la produzione estrattiva delle miniere di rame in Cile, del controllo della produzione di alluminio, carbone e zinco nella zona tra Il Cile, il Perù, l’Uruguay e il Paraguay. Fu quella la ragione e il motivo.


39 anni dopo la Alcoa sta di nuovo in prima fila nella gestione del riassestamento strategico delle sue aziende.

L’ufficio operativo marketing europeo nacque e si costituì a Milano, nel 1967, e da lì, grazie all’appoggio dei ceti più  conservatori della politica italiana, iniziarono a tessere le fila per il golpe in Sudamerica nei primi anni’70, come tonnllate di documenti hanno ampiamente provato da decenni.

Ho ritenuto opportuno, oggi, quindi, spiegare chi sia la Alcoa.
Chi la dirige, chi la gestisce. Chi c’è dietro.
Per comprendere che non si tratta di una “normale” battaglia sindacale.

Si tratta del nuovo scenario dell’oligarchia finanziaria planetaria da applicare all’Azienda Italia  per affossare definitivamente il paese.
Dietro l’Alcoa c’è la Citicorp che ne gestisce la finanza in un fondo creativo il cui management operativo è affidato al nucleo di Black Rock Investment, garantito da Royal Bank of Scotland e amministrato, in ultima istanza, dal quartiere generale di Goldman Sachs (è tutta robbetta ricavata da files pubblici gentilmente offerti nel 2010 e nel 2011 dalla ditta wikileaks di Julian Assange) che in questo 2012 sovrintendono, gestiscono e stabiliscono gli investimenti produttivi nel settore energetico nel pianeta.
Ecuador, Bolivia, Uruguay, Islanda, Australia, Spagna, Italia.
Queste sono le nazioni “strategicamente” più interessanti per Alcoa negli ultimi 10 anni.
Queste sono le nazioni nelle quali, nell’ultimo triennio, Alcoa ha avuto dei seri guai (oltre che perdere ingenti profitti ai quali erano abituati).
Nelle prime quattro nazioni il problema è stato risolto dai governi locali e vi spiegherò come. In Australia è stato affrontato e risolto dal Commonwealth in 36 ore tra il 28 e il 29 giugno del 2012, evitando una pericolosa crisi politica britannica venti giorni prima dell’inizio delle olimpiadi. In Spagna e in Italia (considerate ormai in tutto il mondo le due nazioni più conservatrici, più arrese, più arretrate dal punto di vista politico, completamente commissariate dai colossi finanziari) è stata scelta la linea colonialista, sapendo che in Italia e Spagna, in questo momento, è possibile fare tutto ciò che si vuole perché non esiste nessuna opposizione reale, avendo cancellato l’esercizio dell’informazione giornalistica.

Nessuno spiega chi è Alcoa, che cosa fanno, che cosa vogliono da noi, e perché se ne vanno via, dove, come, a fare che.
La prima botta per Alcoa è venuta dall’Islanda.
I guai per Alcoa (si fa per dire) iniziano in Islanda, agli inizi del 2007, quando un esponente del partito socialista islandese, membro della commissione salute e sanità del parlamento islandese,  Helgi Hjorvar, fa una interpellanza parlamentare contro Alcoa sostenendo che “sta ottenendo sovvenzioni statali grazie alle quali ha assunto il totale controllo dell’erogazione di energia elettrica nella nostra isola praticando un prezzo ai consumatori dell’850% superiore a quelli di mercato e a quelli praticati in altre nazioni”.  Da lì nasce una tremenda querelle che porterà poi Alcoa, prima a scusarsi, poi a patteggiare e infine, travolta dallo scandalo di corruzione delle multinazionali emerso in seguito al default islandese, a pagare un dazio e poi scappare via.
Ma pochi mesi dopo, alla fine del 2008 arriva la botta dell’Ecuador. Il nuovo governo di Rafael Correa fa arrestare l’intero management di Petroecuador attaccando per corruzione internazionale la società svizzera Glencore, sì proprio quella che la cupola mediatica italiana sostiene oggi sui media blaterando “c’è un cliente interessato all’acquisto”, è proprio quella che –toh guarda caso- è però la stessa azienda; perché, attraverso incroci azionari, rispondono entrambe all’interesse della Citicorp di New York. Fernando Villavicencio, esperto sudamericano a Quito di analisi finanziarie, rivela come e perchè l’azienda locale di Alcoa e Glencore,  a Quito, sia stata nazionalizzata e l’azienda buttata fuori dal marketing operativo. Il tutto dopo che in data 9 Febbraio 2007, in Bolivia, il presidente Evo Morales aveva dichiarato “insostenibile” il monopolio di Glencore e Alcoa nel settore argento, oro, zinco, alluminio attraverso la “Empresa metalurgica Vinto” nella regione di Oruro e la Sinchi Wayra (capitale finanziario Deutsche Bank e Citicorp)  grazie alla corruttela dei precedenti governi, i cui esponenti sono finiti in galera. Nella stessa data, il parlamento boliviano vara un decreto legge in virtù del quale confisca le aziende di Alcoa e Glencore senza alcun indennizzo,  nazionalizza le dodici aziende minerarie, e le espelle entrambe dal paese vietandone l’accesso al mercato. Da notare che il presidente della Glencore (uno degli uomini più ricchi al mondo) Marc Rich, è stato indagato in Usa per truffa, aggiotaggio, riciclaggio, sottoposto ad auditing davanti al Senato Usa nel febbraio del 2001 in diretta televisiva, processo concluso in maniera negativa sia per Rich che per la Glencore che per la Alcoa, ritenute colpevoli.  La sentenza definitiva venne stabilita per il successivo aprile. Ventiquattro ore prima della notifica, il presidente George Bush intervene personalmente (potendolo legalmente fare) chiedendo, pretendendo e ottenendo un “perdono giuridico del Congresso” in quanto tali aziende erano costrette a non rivelare la “vera natura del proprio business operativo essendo coinvolte in attività di natura strategica militare coperte dal segreto di Stato”. Il presidente garantì per loro.  Nel 2005 l’interpol fa arrestare l’intero management di Glencore, di Alcoa e di African United Mines company nella Repubblica del Congo per riciclaggio internazionale di capitali, aggiotaggio e associazione con membri della criminalità organizzata legata ai cartelli narcos colombiani.  E’ tuttora aperta la vicenda nella Repubblica dello Zambia, nella regione di Mopani, dove, approfittando della corruzione dei governanti locali le miniere vengono gestite senza rispettare alcuna norma di sicurezza o di rispetto ambientale. Come l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivelato in un documento ufficiale presentato a Ginevra da Greenpeace in data 2010, in Zambia, “nella zona prospiciente la regione di Mopani, cinque milioni di persone rischiano la vita in seguito a piogge acide, all’avvelenamento di tutta la falda acquifera dato che la popolazione beve acqua non sapendo che essa non è potabile perché contiene una percentuale di piombo e alluminio superiore del 6.000% al livello massimo di rischio: sono tutte condannate a morte”.  L’inchiesta è ancora lì.

In Paraguay, il vescovo Lugo, in quanto presidente regolarmente eletto, in data marzo 2012 aveva annunciato che avrebbe confiscato le miniere di Glencore e di Alcoa nel giugno del 2012 dando loro la possibilità di iniziare un piano di disinvestimento progressivo. Un mese dopo c’è stato il suo defenestramento sostituito da un governo tecnico che ha abolito il decreto affidando alle due aziende il controllo delle miniere del paese.
E così nel 2012 la Alcoa  stabilisce che il quadro internazionale sta cambiando e decide di “spostare strategicamente tutte le attività estrattive, produttive e commerciali dal Sudamerica, Europa e Australia nel libero territorio dell’Arabia Saudita”  paese medioevale dove c’è la possibilità di avere a disposizione mano d’opera che lavora quasi gratuitamente.  Secondo il management dell’Alcoa c’è la opportunità di concentrare tutta la produzione mondiale di minerali fossili in Arabia Saudita con un prezzo di produzione minimo in modo tale da poter avere il monopolio nel mondo. E quindi dettare legge.
In Spagna (dove si trova la più grande azienda in Europa) gli va di lusso.  Attraverso le sue consociate finanziarie, il gruppo Citicorp possiede pacchetti azionari di Caixa Bank, Banco Santander, Bankia e Banco Hispanico e quindi controlla il sistema finanziario delle banche erogatrici di credito a tutto il comparto dell’indotto nella provincia dell’Andalusia. 50.000 famiglie finiscono tutte sul lastrico per la chiusura delle miniere, alle quali vanno aggiuntre circa 2.000 micro aziende dipendenti, che porteranno la Andalusia a dichiarare default nell’agosto del 2012 chiedendo l’intervento dello stato centrale.
Ma è in Australia che gli va male, ragion per cui sceglie e opta per la chiusura in Italia.
Avviene tutto nel giugno del 2012 quando Alcoa decide di chiudere le miniere nel Queensland, licenziando 2.000 persone che coinvolgono altre 3.600 persone operative nell’indotto. E qui c’è la sorpresa, a dimostrazione che –quando esiste la volontà politica, l’informazione e l’intelligenza- c’è sempre una possibilità di uscita. La Alcoa comunica che chiude le sue miniere e si trasferisce in Sudafrica. 48 ore dopo, il gruppo wikileaks australiano di Julian Assange inonda la rete australiana con notizie, informazioni (e trascrizioni di conversazioni tra diplomatici americani, inglesi, arabo-sauditi, italiani) relative soprattutto all’attività di un tedesco considerato un grande genio, Klaus Kleinfeld, la mente dietro Alcoa, l’uomo la cui immagine vedete qui in bacheca. Nato nel 1957 si laurea a pieni voti nella prestigiosa università di Gottinga e poi prende anche un dottorato di ricerca nell’università di Wurzburg in “amministrazione gestionale di aziende multinazionali” e inizia presto la sua attività, prima come consulente finanziario per Goldman Sachs nei primissimi anni’80 e poi a Duisbrug, Wiesbaden e infine a Francoforte, come responsabile degli investimenti finanziari in Europa per conto del gigante statunitense Citicorp. A metà dergli anni’90  entra in Alcoa diventando presidente dal 1996  al 2001, gestendo in prima persona “l’operazione Italia di Portovesme” (dal punto di vista finanziario) prima con l’accoppiata Romano Prodi/Massimo D’Alema nel 1996 e 1997 e poi con l’accoppiata Silvio Berlusconi/Ignazio La Russa nel 2001. Dopodichè viene inviato in Usa dove diventa amministratore delegato della Siemens tedesca, gigantesca multinazionale strategica in campo militare e delle telecomunicazioni. Ma in Germania iniziano le contestazioni contro di lui all’interno del mondo imprenditoriale per i suoi modi autoritari e per l’indecoroso trattamento degli impiegati e degli operai tedeschi nelle fabbriche tedesche. Per anni, Kleinfeld è al centro del mirino della stampa tedesca finchè non finisce indagato, accusato di corruzione, abuso di potere e addirittura “atteggiamento autoritario e lesivo della dignità umana dei propri dipendenti” ed è costretto a dimettersi nel 2007, scomparendo nel nulla (ovvero, rientrando come consulente operativo finanziario dentro Citicorp).
Alcoa in Italia nasce nel 1967 a Milano quale ufficio di rappresentanza e commerciale per la gestione delle vendite di materiale di produzione statunitense ed europea alla clientela italiana e del Bacino Mediterraneo. Ma Kleinfeld gestisce, insieme a Citicorp e Goldman Sachs, l’acquisizione della ALUMIX (gruppo EFIM) di proprietà dell’Italia; un’operazione gestita da Prodi e D’Alema che consegnano nelle mani del consorzio Citicorp e Goldman Sachs un pezzo strategico fondamentale per la sovranità e l’indipendenza nazionale senza aver mai fornito dettagli sull’operazione.  Alain Belda (personalmente scelto da George Bush, Dean Rumsfeld e Dick Cheney) nel 2001 diventa presidente della Alcoa e chiude un accordo con il governo italiano prima nel 2002 (Berlusconi/La Russa) poi di nuovo nel 2007 (Prodi/D’Alema) e infine il più succoso in assoluto quello del 2009 (Berlusconi/La Russa)  che consente alla Alcoa di godere di sovvenzioni governative come “rimborso relativo all’uso dell’energia elettrica” per un totale di 2 miliardi di euro nel 2009, più 1 miliardo e mezzo nel 2010 che raggiungono i 4,5 miliardi di euro nel 2011, a condizione di “garantire l’occupazione permanente e il prosieguo dell’attività produttiva nel territorio sardo”. Quei soldi, in verità, sono finiti nella Citicorp, investiti nei derivati finanziari. Neanche lo vendono l’alluminio: lo producono, lo accatastano, lo immagazzinano e lo danno in garanzia per avere soldi da investire in derivati speculativi.
L’Italia è stata una pacchia per gli speculatori, soprattutto tra il 2007 e il 2011, perché attraverso la malleveria politica ogni multinazionale e grossa azienda –con scusanti varie- si è appropriata di ingenti risorse dello stato centrale (cioè i nostri soldi) per investirli poi a Londra, New York, Francoforte, Honk Kong.
Ma i profitti lucrati non sono mai rientrati in Italia.
Neppure un euro.
Come dicevo sopra, nel giugno del 2012 Alcoa decide di chiudere in Australia “rompendo” il consueto patto: mi dai sovvenzioni statali e io ti garantisco piena occupazione nel settore. Ma in Oceania, la manovra non passa. Fa da ariete Julian Assange (e wikileaks) da due giorni finito dentro l’ambasciata dell’Ecuador, e in Australia monta il dibattito su Alcoa. Perché sul web australiano, sui blogs e sulla stampa mainstream cominciano a comparire valanghe e fiumi di notizie sulla Alcoa, sulla Glencore e sulle loro attività finanziarie. Il primo ministro australiano interviene e risolve il tutto in tre giorni. Telefona alla regina Elisabetta e le dice “Maestà, se queste 4.000 famiglie verranno buttate in mezzo alla strada, riterrò politicamente responsabile la Corona d’Inghilterra e lei personalmente ne trarrà le conseguenze. Sulla base del nostro diritto io denuncio quindi la questione al Commonwealth, pretendendo un’aperta discussione anche all’interno del parlamento britannico a Londra”. Lo fa anche per iscritto. Invia una lettera a Elisabetta (bypassando David Cameron) ma la copia la invia anche ai responsabili del Partito Laburista Britannico (i partiti servono, eccome se servono; il problema non sono i partiti, in Italia, ma la qualità delle persone che li compongono, il che è un altro dire) i quali si incontrano con la regina e risolvono la questione in un semplice colloquio, peraltro informale. La Legge britannica obbliga la regina a non mettere bocca su quello che fa il suo primo ministro (a meno che lei non lo sfiduci) ma il primo ministro non si impiccia del Commonwealth che la Corona sovrintende (Canada, Australia, Bahamas, Bermudas, ecc.). Il ministro degli esteri inglesi viene avvertito e invitato a chiedere alla Merkel che intervenga; evento che si verifica. Kleinfeld viene raggiunto e viene chiuso un nuovo accordo. La  Corona mette subito 40 milioni di sterline per pagare gli stipendi dei minatori per due mesi e nel frattempo garantisce che la Alcoa rimane lì e seguiterà a produrre, oppure, nel caso se ne voglia andare, restituisce i soldi che ha avuto e la Corona d’Inghilterra si fa garante, oltre a farsi carico della spesa di riconversione, assumendosi la responsabilità di avere a suo tempo dato il via all’operazione.
Trovate tutto il racconto sul sito (per gli amanti dei link) news.ninemsn.com.au

Perché non farlo anche in Italia?

L’Alcoa o rimane (e ringrazi il cielo) oppure deve restituire i soldi che ha avuto, li deve restituire subito, cash really cash, sufficienti a garantire la tenuta dell’occupazione e riconvertire con un abile piano industriale la zona rilanciando lavoro e occupazione. Si tratta di circa 8 miliuardi di euro, praticamente una manovra economica.
Lo sapete che non esiste una fattura, un bilancio, una documentazione, una ricevuta di quei soldi?
Lo Stato italiano per anni ha dato i soldi dei contribuenti a un’azienda gestita da una pattuglia  che rispondeva agli ordini di Dean Rumsfeld (ex ministro della Difesa Usa) uomo costretto alle dimissioni in Usa e scomparso nel nulla per pudore, e assiste passivo e silente dinanzi a ciò che sta accadendo?
Perché i sindacati non raccontano la storia vera di Alcoa?
Perché i sindacati non raccontano chi c’è e c’è stato dietro Alcoa?

Corrado Passera sostiene che c’è “un interesse” di Glencore. Ma questa è un’azienda finanziaria che si occupa di investimenti su derivati, l’uno è il braccio dell’altro: che cosa fanno? Un ufficio vende la propria azienda a un’altra stanza dello stesso ufficio?
Ci avete presi per deficienti cerebrolesi?

Il sole24 ore poi viaggia su un delirio da cupola mediatica: “c’è un forte interesse da parte di un’industria svizzera, la Klesh”.

Peccato che anche questa sia una società finanziaria della Citicorp, gestita da Goldman Sachs, già operativa dentro la Alcoa, ex socia di Halliburton, Enron e Pimco Pacific insieme al vice-presidente Usa Dick Cheney, gestita da un management “discutibile” dato che l’intero consiglio amministrativo è composto da individui indagati, denunciati, alcuni condannati per riciclaggio, aggiotaggio, violazione delle norme fiscali, retributive e associative, tra cui falso in bilancio, coinvolti in continui scandali finanziari.

In Sudamerica stanno cercando di liberarsi di questa gente. Quando e se possono, li sbattono fuori dal paese, o li mettono in galera.
In Australia, il governo è intervenuto subito coinvolgendo tutta la city di Londra, minacciando sfraceli. Ha ottenuto un risultato in 48 ore.
E in Italia?

I lavoratori della Alcoa hanno il sacrosanto diritto di combattere per la salvaguardia del loro posto di lavoro, che era stato garantito  da accordi inter-governativi di tipo militare.

Ma hanno il dovere civico di chiedere ai sindacalisti “ragazzì….com’è sta storia della Alcoa?” e pretendere da loro che raccontino chi c’era dietro, quali accordi hanno stipulato, quali erano le garanzie reciproche, pretendere l’esibizione di tutta la regolare documentazione dello scambio tra Alcoa e governo, con nomi e cognomi, date e cifre. Se era legale, dovrebbe essere tutto documentato. Se non è documentato, allora vuol dire che non è legale e il Diritto consente di sequestrare gli impianti come si fa con la mafia.

Soprattutto pretendere che si sappia che cosa c’è dietro, oggi, adesso. Ora.

Nella Guerra Invisibile, la battaglia per il controllo delle risorse energetiche è fondamentale.

Gli operai sardi devono chiedere “Perché l’Alcoa chiude, adesso? Dove sono andati a finire i miliardi di euro che hanno ricevuto? Che cosa hanno dato in cambio?”

Ma soprattutto avere il coraggio civile, e civico, di chiedere “A chi hanno dato in cambio qualcosa? Quando? Come? Quanto?”.

Perché di questo si tratta.

Ecco il vero volto dell’attuale governo in carica: gestire e pilotare la crisi per spingere all’angolo della disperazione sociale chi lavora e poi presentarsi e dire: “o finite in mezzo alla strada oppure vi possiamo salvare vendendo questa azienda a Mr. Pinco Pallino perché noi siamo buoni” obbligando la gente (e le aziende) ad accogliere a braccia aperte Mr. Pinco Pallino senza sapere chi diavolo sia. Così entra la criminalità organizzata, e così penetrano le società finanziarie, il cui unico, dichiarato scopo, consiste nella de-industrializzazione delle nazioni.

Vogliamo sapere le condizioni di vendita all’Alcoa scritte nel 1996. Chi stabilì allora il prezzo? Quali parametri vennero usati e applicati?
Vogliamo sapere quali condizioni e postille e clausole c’erano negli accordi strategici sottoscritti dal governo nel 2001, nel 2007 e nel 2009.
Vogliamo sapere come sia possibile che l’Italia nel 1992 era tra le nazioni leader al mondo nella produzione di lingotti di alluminio e adesso è sparita dal mercato.
Coloro che hanno gestito queste manovre sono le stesse persone che oggi pretendono di guidare il presupposto cambiamento.
Stanno tutti in parlamento.
E voi vi fidate di gente così?

“Devono andare tutti alle isole Barbados”.
Fonte articolo Libero pensiero   

martedì 11 settembre 2012

giovedì 6 settembre 2012

A rischio l'IMU ALLA CHIESA. Il decreto attuativo non c'é...e i figli di un Dio minore

A rischio l'IMU ALLA CHIESA. Il decreto attuativo non c'é...

Vado un pó fuori tema ma tutti i privilegi ( fossero solo quegli) di cui gode il Vaticano mi porta a fare un ragionamento piú ampio...

Ci fottono come ci fottono i milionari che non contribuiscono ai fondi pensionistici e a tutti gli organi che reggono lo stato sociale. Siamo solo noi cantava Vasco....
Allora, dico io, perché votare questo sistema in mano alla partitocrazia, al servizio delle banche, del Vaticano, degli impresari, delle caste mafiose, delle logge massoniche segrete!!??

Ci dobbiamo rendere conto che siamo veramente solo noi, quindi dobbiamo puntare a chi ci stá vicino, a chi ha a cuore il territorio.

La crisi che sta vivendo la Sardegna la dice lunga sulle intenzioni del governo centrale riguardo competenze, diritti e doveri di un governo Regionale sempre al servizio di Roma se pur autonoma e con uno statuto speciale mai attuato in tutta la sua espressione.

Alcoa, Carbosulcis, Ottana, Porto Torres sono solo alcune realtà dove la politica centrale gioca le sue carte. Quindi pensare che i problemi dei lavoratori Sardi si risolve in breve termine é da sciocchi.
Come dire: le ultime tendenze dei Sardi esausti, delusi da promesse non mantenute puntano sempre piú sui movimenti e l'aria che si respira é quella di allontanarsi sempre piú dalle morse ricattatorie del sistema partitocratico.

A Roma questo l'hanno capito, non a caso sono in atto atti "rivendicativi" . lo scotto da pagare in caso di capovolgimento degli schemi tradizionali é altissimo. Allo stato attuale siamo solo all'inizio; dal momento che sono gli stessi politici che dovrebbero essere puniti nelle prossime elezioni; cercheranno di fare tutto il possibile per rendere la vita difficile a chiunque solo sogna che ci possono essere altre forme di sviluppo o di sistema dirigenziale compatibile con le esigenze generali dei cittadini.

In effetti in Sardegna stanno dando forma alla solita sistematica intimidazione su larga scala:
Le voci piú frequenti nei palazzi sono per adesso solo accenni, come dire: "noi risolviamo i vostri problemi, voi dovrete darci tutto il vostro consenso elettorale, altrimenti Alcoa chiude, la miniera non avrà sviluppo sostenibile, e cosí per tutta l'industria Sarda"

Da secoli in Sardegna si vive sotto la stessa forma di ricatto, vogliamo che adesso non sia cosí!? Che siamo veramente a una svolta storica?

Io non ci credo tanto, conoscendo gli intercorsi mi pare giá scontato il risultato finale, loro ci fanno lavorare, e noi quatti quatti alle urne per farci inchiappettare uno per uno ancora una volta.

Affinché non la smettiamo di piangere e di aspettare che vengano da fuori per risolvere i nostri problemi, che poi sono causati dagli stessi che si fanno avanti per risolverli, e ci uniamo in una sola forza per organizzare da noi il nostro futuro guardando il territorio con le risorse che offre, saremo sempre deboli, succubi e manovrabili, sempre alla merce del miglior offerente per il nostro bel vivere e con le stesse nostre risorse.

Naturalmente il Vaticano a monte specula sulle nostre debolezze e ci rendono sempre attivi nel contribuire a riempire le casse dei "signori"...
Di Barolus Viginti

mercoledì 29 agosto 2012

Merkel-Monti: FUMO NEGLI OCCHI

Campagna elettorale serpeggiante...
I frequenti incontri Merkel-Monti, Monti-Hollande, hollande -Merkel e viceversa non mi convincono nel contenuto. Ci stanno come al solito buttando fumo negli occhi. Come puó andare tutto bene se la situazione economica in Europa e ancor di piú Italia é disperata, il mercato paralizzato, il PIL da noi non fa storia, la disocupazione galoppante in tutti i paesi membri e lo stesso Euro é a rischio.
Gli elogi della Merkel verso le manovre di Monti sono artificiosi, non corrispondono al reale stato delle cose, basta guardare la situazione generale che ci si accorge, se pur sacrificando imeritatamente una parte degli italiani, le sforbiciate del governo Monti non porta fuori dal tunnel il paese (anche se lui dice il contrario).

Lo si capisce dunque ed é giustificato l'intento della Merkel e colleghi, si tratta quindi di mosse elettorali e si da il caso che per loro é meglio spianare la strada della continuità intrapresa che lasciare il campo libero al vento del cambiamento che con il movimento 5 stelle in testa spazzerà via la seconda Repubblica con tutti i politicanti che continuano nonostante tutto a godere di privilegi antichi e nuovi.
Italiani attenti alle trappole mediatiche quindi. Dare a questa gente un'altra chance significa perire sotto il loro strapotere.


martedì 28 agosto 2012

Voglia di Indipendenza

Sa Defenza
Sa Defenza.. приятно sardinia: Se un popolo non conquista la sua indipendenza politica non può essere soggetto della sua storia, ma resterà ai margini della storia di quella nazione che lo avrà vinto e dominato." (Antonio Simon Mossa) Il coraggio appartiene a quelli che agiscono per ciò che è bene e giusto, nel momento in cui è necessario, senza calcolare le conseguenze in cui incorrono. (Marc Levy) Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (George Orwell)



Indipendenzia


Indipendenza non vuol dire fare a meno delle istituzioni, del servizio pubblico. Indipendenza significa rafforzare il servizio pubblico sul territorio e gestirlo secondo le priorità locali senza condizianementi esterni. Indipendenza vuol dire più poteri decisionali ai comuni. Indipendenza vuol dire distribuire le risorse equivalenti ai meriti, ai doveri, ai diritti senza discriminazioni sociali. Indipendenza vuole dire tutela rigorosa del marchio DOC. Indipendenza vuol dire difesa del territorio cominciando con il controllo meticoloso delle frontiere. Indipendenza vuol dire continuità terrotoriale e scambio commerciale senza imposizioni in un mercato sano, libero, pulito. Indipendenza vuol dire servizio d'ordine che non manganelli i disoccupati che manifestano. Indipendanza vuol dire che non debbono decidere a Roma le politiche locali. Indipendenza vuol dire tante altre cose ma se manca la forza di volontà, la voglia di fare da soli invece di aspettare il piatto servito la Sardegna rimarrà per sempre Colonia dello Stato italiano con tutti i suoi risvolti negativi a danno del popolo Sardo.

Abbiamo una storia da raccontare e un territorio da difendere. Abbiamo una cultura profonda e delle tradizioni da tutelare. Abbiamo un'estensione territoriale di rara bellezza unica al mondo da condividere con il mondo in giusta e razionale misura.
Perché aspettare ancora: Forza gente de Sardigna, S'ora Este arribada...... 



Di Barolus

http://sadefenza.blogspot.de/2010/11/viva-la-sardegna-indipendente.html

mercoledì 15 agosto 2012

Giganti in Sardegna: mito o vera scoperta? Indagine giornalistica.



Perché non si sa piú nulla dei reperti trovati? Perché nessuno ne parla? Cosa c'é da nascondere per non dare spazio a degli studi mirati e magari divulgare i risultati in modo trasparente?

lunedì 4 giugno 2012

Uguaglianza, libertá e fratellanza....

....Sono parole rivoluzionarie. tempo fa lessi un'articolo che diceva che queste parole aprirono l'era del riscatto sociale, delle insurrezioni di massa contro Regni, regnanti e Monarchie di varia estrazione. "Se davanti a Dio siamo tutti uguali" qualé il motivo di tanta ostinazione nel manipolarne le menti precludendo che sia quello il giusto modello davanti a esso.
La giustizia presagisce gli stessi significati e gli incorpora in tutte le varianti ma puntualmente viene calpestata anche da chi ne deve fare rispettare le leggi.
Le religioni per dominare hanno bisogno di sottomettere i suoi adebiti con metodi funzionali collaudati nei secoli (la Religione é la droga dei popoli) e il resto vien da se perché forse se ne sente il bisgno davanti ai grandi misteri del creato.
Mi pare giusto quindi guardare con attenzione il cambio di rotta che ci catapulterá in una nuova era. Da anni stiamo vivendo una crisi mondiale senza precedenti causata dalle Banche per cui tutti siamo costretti a piegarci ai loro dettami senza neppure capirci un gran che dei suoi complessi meccanismi.
Vi sono le multinazionali che insieme alle banche tengono al guinzaglio il mondo ottenendo dai governanti di turno tutti i capitali e fondi pubblici a disposizione nonostante siano i responsabili materiali del disastro economico a cui é sottoposta la popolazione dei maggiori Stati industrializzati del pianeta. Massoni, multinazionali, banchieri e grandi gerarchie religiose, sono loro che tengono le chiavi delle nostre menti e del futuro economico-finanziario del pianeta. Tirando le somme quindi, ribellarsi sembra sia l'unico pensiero impellente e che apra una via verso un futuro piú rassicurante. Mi piace ad esempio l'aforisma usato da Beppe Grillo come base filosofica che caratterizza il suo movimento 5 Stelle: " ogni uno vale uno" da cui traggo le dovute conclusioni che solo con la conoscienza e lo studio possiamo difenderci dalle insidie elaborate dalle menti dei nostri simili che di diverso hanno il pallino della supremazia e del dominio della natura e dell'umanitá.
Di Barolus Vigintis

"La chiesa cattolica ha congegnato un metodo psicologicamente intelligente di manipolazione/sottomissione delle masse basato sull'induzione, la coltivazione e lo sfruttamento dei sensi di colpa: dapprima, con la socializzazione primaria inculca ai fanciulli sensi di peccaminosità e proibizione di molte cose (c.d super io)e soprattutto delle attività sessuali, in modo che si riproducano ricorrentemente in loro sensi di colpa; al contempo, li abitua a confessarsi e a sentirsi bene e riabilitati dopo, fino al prossimo peccato. In tal modo si induce un conflitto strutturale tra pulsioni e istanze morali socialmente impiantate (nevrosi) ed insieme si fa arbitra di quel medesimo conflitto, procurandosi potere sulle persone, rese dipendenti ed abituate ad accettare (e richiedere...) giudizi e penitenze. Un potere accresciuto dalla debolezza psicologica dell'essere in conflitto strutturale.I piccoli cattolici sono condizionati a credere di essere peccatori, quindi in colpa e bisognosi di guida da parte del clero, a prescindere da loro stessi, per effetto del peccato originale.La mortalità dell'uomo avvalora la realtà del peccato originale.Indurre dei sensi di colpa cronici è uno dei mezzi più efficaci per dominare e sfruttare le persone senza che capiscano ciò che si fa loro, anzi inducendole a crederlo un'attività benefica." (pag 243, cap 6 "Neuroschiavi", Della Luna, Cioni)

martedì 8 maggio 2012

Guardiamoci dentro - Le mentalitá fasciste e totalitarie quando non riescono a legarti dicono che sei un pazzo!

Le mentalitá fasciste e totalitarie quando non riescono a legarti dicono che sei un pazzo!
In questo caso mi torna in mente come fu tratatto Antonio Gramsci dal regime fascista di Mussolini:
“bisogna impedire a questo cervello di funzionare per 20 anni” Disseró allora i suoi "marescialli" e lo fecero morire di stenti rinchiuso in carcere.

Quando nel dopo guerra naque la prima Repubblica, in Italia vi fu grande entusiasmo e speranza,  le forze politiche e i cittadini vedevano il futuro con una grande voglia di riscossa sociale, di progresso, di fratellanza, di sviluppo: i socialisti erano veri socialisti; ai primi governi vi facevano parte anche alcuni esemplari combattenti Partigiani, i comunisti si distinsero nella lotta di classe nel rispetto e in difesa delle fasce deboli; attenti e scrupolosi nelle mediazioni fra i lavoratori e i padroni. Poi piano piano cambió tutto. I vinti, travestiti, una volta da moderati una volta da progressisti, sull'onta del sogno Americano mai realizzato, sulla scia di varie correnti, si sono nuovamente infiltrati sino ad occupare i punti nevralgici del potere. Il partito della democrazia cristiana  imbrattato di tutto meno che della sana e radicale parola di Cristo, forse anche inconsapevole, ne ha traghettato e portati agli albori odierni una quantitá impressionante. I Movimento Sociale nel confronto pareva il vero partito democratico, tant'é che anch'esso traghettava i voti  degli ignari cittadini a favore di chi ormai manovrava gli ingranaggi del potere.
 Il risultato oggi é sotto gli occhi di tutti. Morale Signori miei, bisogna ricominciare da dove eravamo partiti. Abbiamo solo un vantaggio o forse uno svantaggio ( dipende dai punti di vista) questa volta le macerie non sono reali, non ci sono i calcinacci delle case disentegrate dalle Bombe degli alleati. Le macerie oggi sono nel cervello di chi non vuole capire, di chi ancora ci vuole far credere che fino ad adesso in Italia ci sia Stato da allora un solo giorno di Democrazia.
Di Barolus vegentis

Foto:Antonio Gramsci

lunedì 19 marzo 2012

NUGA BEST: Le pietre che curano e guariscono


Le pietre che curano e guariscono una infinità di patologie
Mister Dom Cho Hann é un Ingegnere Sud Coreano veramente geniale. Alla fine del secolo scorso Cho Hann non si dava pace vedendo la madre e altre persone anziane a lui care, soffrire a causa dolori reumatici o legati a varie patologie che colpiscono le persone durante il corso della vita.
Col suo bagaglio di conoscenze scientifiche cominciò col pensare e mettere su le prime bozze di progetto per la realizzazione di un letto-massaggiatore e altri prodotti per uso medico con l'intento di salvaguardare la salute fisica.
A partire dal 2002 Cho Hann in Corea del Sud inizia con la produzione e apre una filiale specializzata nella vendita di attrezzature per il massaggio del corpo mirato a migliorare la salute e le condizioni di vita di chiunque ne faccia uso. Bastano dalle tre alle quattro settimane per sentirne veramente i benefici.
Io stesso da venti giorni a questa parte con quaranta minuti di trattamento al giorno, posso dire senza riserve di sentirmi decisamente meglio: sensazione di leggerezza, muscolatura più elastica, acciacchi e dolorini sono scomparsi.


Si chiama "Nuga Best Medical" la compagnia ideata e creata dal geniale ingegnere ed é già presente in settanta paesi con 3500 filiali dimostrative gratuite. Sono milioni le famiglie che utilizzano i prodotti in casa. Centinaia di migliaia sono gli istituti specializzati che ne fanno uso e lo consigliano ai loro pazienti.
Il costo del solo letto-massaggiatore si aggira sui duemila e quattrocento Euri. La gamma completa qui in Germania non supera tremila Euro lordi.
Che dire! La vita di ogni individuo vale molto di più di tremila Euro, vale quindi la pena investire sulla salute quando gli effetti benefici sono garantiti, miracolosi a mio avviso, e lo dico per esperienza diretta.

Per capire bene di cosa si tratta bisogna spiegare prima cominciando dai componenti principali che compongono le attrezzature inventate dal dott. Cho Hann.


Il Turmanium
e una speciale ceramica inventata nel 1960 circa: il materiale e composto da una lega che incorpora ben quattro tipi di roccia: Tormalina che dovrebbe essere il principale ingrediente, Germanio, roccia vulcanica e granito coreano

( io penso che il Granito Sardo della Gallura non sarebbe a meno e tanto meno la roccia vulcanica che caratterizza il massiccio del monte Ferru o di altre zone della Sardegna)

I quattro tipi di pietre vengono prima polverizzate poi fuse alla temperatura di millequattrocento gradi. La fusione trasforma tutti i componenti i una speciale ceramica chiamata appunto "Turmanium" per via della sua principale componente, come giá detto il "tormaline":
Il tormaline che si caratterizza con cariche elettriche-magnetico-cristallino permanenti generando raggi infrarossi a onda lunga e agiscono direttamente sul metabolismo cellulare ricreandone la dovuta e naturale vitalità, ne ripara i Difetti e le mantiene giovani in tutto il corso della loro esistenza per favorire poi la nuova riproduzione delle stesse.
Il sistema endocrino viene rinforzato e gli ormoni tendono a mantenere sane tutte le loro funzioni,; migliora per di più la capacità di ricezione dei componenti nutrienti e i tessuti, nonché il sistema immunitario ne trae rinvigorimento che tradotto si esprime in energia vitale.


Il Germanio riscaldato, insieme agli altri componenti, da trenta a settanta Gradi centigradi regolabili per via di un programma speciale, a contato con il corpo favorisce la produzione di onde di calore a raggi infrarossi stabilizzando i processi vitali del corpo influenzando l'intero sistema nervoso e gli organi principali: Cuore, polmoni, fegato, milza, reni, vescica, prostata, pancia e stomaco.

Il Germanio
é un semimetallo, più prezioso dell'oro, ed é necessario per garantire funzione in varie attività del corpo umano. Gli Americani ne sfruttano le sue proprietá sotto forma di farmaco per combattere alcune forme di cancro.
Le componenti del Germanio si trovano in Natura, negli alimenti: aglio e funghi.
Fu un certo Dott. Katsuhiho Assai che negli anni sessanta dedusse con successo che gli effetti di questo componente negli organismi viventi aumenta l'afflusso di ossigeno nel sangue, aggredisce le placche di colesterolo cattivo, aiuta a curare l'artrite, malattie reumatiche, l'osteoporosi e addirittura combatte e elimina varie infezioni virali.
Qui é d'obbligo una piccola parentesi. Sarà contento Benedetto XVI, Sodano e compagnia assortita
(non per nulla in conflitto perenne con la scienza)
tant'è che si dice che l'acqua Santa di Lourdes (Francia) conosciuta per le sue proprietà curative attribuite alla vergine Maria, siano invece per via della quantità elevata di Germanio.

Pietre Elvan (granito Coreano)


Rocce Vulcaniche dette anche pietre laviche, si usano da molto tempo nelle cure termali. Riscaldate e a contato della colonna vertebrale hanno la capacità di assorbire dal corpo la tensione negativa. Per questo é stata scelta come componente per creare la pietra che Guarisce (Turmanium ceramica )
Gli altri effetti positivi sono riscontrati nel miglioramento del sonno e della digestione, quindi di conseguenza si stabilisce un maggiore equilibrio psico-fisico razionale e stabile. Anche la pelle migliora, le rughe tendono ad attenuarsi invigorendo e dando un'aspetto più sereno e giovane.


Il criterio dell'invenzione e quindi della cura si basa sui fondamenti dell'antica medicina orientale in cui l'educazione fisica ne é la parte più importante, considerato che in oriente l'educazione fisica é prima di un dovere un'obbligo.
Una filosofia che l'inventore e ingegnere con la compagnia da lui creata "Nuga Best Medical" adotta a pieno in tutto il mondo, dando a tutti la possibilità ( anche a chi non ha le possibilità finanziarie per acquistare i prodotti) di usare a proprio beneficio le attrezzature pionieristiche per la salute fisica. Lo dimostrano poi i 3500 centri terapeutici gratis in 70 Nazioni, quasi con lo stesso criterio che adottarono gli scopritori che hanno sequenziato la mappatura del DNA mettendola poi disposizione dell'umanità senza nessun scopo di lucro.

Il pezzo forte di tutta la gamma di prodotti che sfruttano al meglio il potenziale curativo del Turmanium é sicuramente il lettino per i massaggi. La parte più importante sono dei rulli di ceramica multifunzionale che scorre tramite uno speciale programma lungo la colonna vertebrale, dai glutei sino alla nuca, praticando un massaggio lineare e punteggiando i tratti come fossero le mani e le dita di un pranoterapeuta. Al tempo stesso la colonna vertebrale tende ad allungarsi sotto la pressione, tutti i centri reattivi e nervosi vengono riscaldati in profondità, rendendo di conseguenza la schiena più elastica e flessibile dando per altro una sensazione di ringiovanimento.


La panca (il lettino) é studiato in modo che si adatti a tutte le altezze e peso del paziente in modo automatico. Inoltre per la parte estrema del corpo (cosce, gambe e piedi) vi sono stati applicati dei bottoni in ceramica Turamanium sino formare sistematicamente un rettangolo uniti nelle sue unitá da un circuito elettrico, il che questi si riscaldano a una temperatura regolabile tramite un termostato che varia dai trenta ai settanta gradi centigradi. Sono questi (Il turmanium caldo) che a contatto con le parti acquose del corpo esprimono il loro potenziale curativo producendo inoltre per via dei raggi infrarossi vitamina D.
Sono queste le multifunzione del lettino che dopo il trattamento curano e prevengono molte malattie, delle quali:


. il mal di schiena (colonna vertebrale)
. Osteocondrosi, scoliosi, scoliosi anche adolescenziale
. Sistema muscolare ( artrite, artrosi)
. Cardio-vascolare (prevenzione ictus infarti)
. Del sistema nervoso, stress etc.
. Paradontosi, infiammazioni gengivali etc.
. Urologia, ginecologia
. Inoltre ristabilisce la buona funzionalità di tutti gli organi

Molti di voi nel leggere quest'articolo penserà ad un'azione pubblicitaria ma non lo é. Ho voluto solo riportare a conoscenza di chi legge la mia esperienza diretta con questo prodotto. Non mi viene nulla in tasca. Ritengo inoltre che sia un'argomento che puó interessare a molti e può tornare utile a tutti nel corso della vita.


Con questo mi sento di dare alcuni consigli. Considerando l'utilità degli attrezzi e il successo che va acquisendo a livello globale.
A differenza dell'ingegnere Coreano, molti altri useranno questo prodotto applicando una tarifa di servizo: in futuro li troverete magari a disposizione in centri di cura, di centri vacanze, persino sulle navi da crociera a prezzi di prestazione quasi proibitivi a secondo del luogo in cui vi si offre questo tipo di servizio.
Ecco, a questo punto, qualsiasi somma voi spendiate per usare questo tipo di attrezzature sono buttati via, non avrete giovamento alcuno usando gli attrezzi solo per 15 giorni , un mese per poi tornare alle vostre vecchie abitudini. Mi spiego meglio: questi sono si attrezzi che curano in modo eccezionale, ma bisogna usarli per sempre, ogni giorno: bastano un'ora giornaliera ma sempre; deve essere un'abitudine come quella di lavarsi i denti o quella di curare l'igiene del proprio corpo etc. Una volta alla settimana ad esempio é solo tempo perso.
Se non avete la possibilità di acquistare questi prodotti (circa tremila Euro in Germania, ma so che in altri paesi il prezzo é più alto per via di altri interessi locali) potete solo sperare che aprano nella vostra zona un centro "Nuga Best Medical" altrimenti é preferibile puntare sulla salutare attività fisica (gratis; fai da te o in gruppo)per perseguire l'alimentazione in modo corretto: ecco in questo vale la pena farsi aiutare, magari spendendo qualche Euro, consultando un bravo dietologo.
Alla prossima

giovedì 1 marzo 2012

Perché nessuno parla di Rossella Urru?


DIFFONDIAMO QUESTO VIDEO NELLA SPERANZA CHE ROSSELLA URRU TORNI PRESTO A CONDURRE UNA VITA NORMALE INSIEME ALLA GENTE CHE AMA.

martedì 28 febbraio 2012

La Sardegna di Cappellacci servile e sottomessa al regime affonda sempre di piú: per quanto ancora?

Fotovoltaico a Narbolia
Questo tipo di progetti devono essere ideati e realizzati dai Sardi dopo avere verificato la sostenibilità Geologica ambientale . Fino a quando gli appalti vengono accaparrati da ditte o società esterne alla Sardi e in particolare ai cittadini dell'aria interessata non rimangono che le briciole. Se ai Sardi non é conveniente perché accettare nel cedere il territorio e farlo sfruttare da individui che provengono dal continente. Sveglia Sardegna alziamo la testa!

Fiduccia cresce per Monti!!??
Se gli italiani hanno veramente fiduccia di Monti E IN PARTICOLARE NOI SARDI, lo si vedrà quando si andrà alle urne. A mio avviso é uomo del sistema vecchio e logorato, gli italiani hanno bisogno di voltare pagina in tutti i sensi, Monti non é la persona giusta per questo, almeno fino a quando non prende le distanze dal sistema politico corrosivo che impedisce all'Italia di crescere, e dia un segnale forte nella lotta contro la corruzione a tutto campo. Inoltre non deve dimenticare che esistono fasce sociali che hanno bisogno di piú attenzione da parte delle istituzioni e deve prodigarsi nell'abbattere gli ostacoli che impediscono ai piú deboli di realizzarsi o di vivere un'esistenza piú degna. Non c'é democrazia senza uno Stato sociale forte ed equilibrato.
Gli italiani "assorbono" la manovra Cresce ancora la fiducia in Monti - Repubblica.it
www.repubblica.it
Il passaggio prima del decreto fiscale e poi delle liberalizzazioni, quindi la strada in salita, ancora da percorrere fino in fondo, della traduzione in leggi della manovra hanno fatto oscillare ma non indebolito il governo agli occhi degli italiani. Anzi, in particolare per la figura del